Legge di delegazione europea e DL PA-Bis approvati dal CdM

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 15 giugno 2023, ha approvato, tra gli altri, il ddl di Delegazione europea che delega il Governo al recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’UE .

Legge di delegazione europea e DL PA-Bis approvati dal CdM

Riportiamo di seguito un estratto di quanto deliberato dal Consiglio dei Ministri relativamente al DL PA bis e il ddl di Delegazione europea:

Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della pubblica amministrazione, di sport e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica 2025 (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e dei Ministri per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, per lo sport e i giovani Andrea Abodi, dell’interno Matteo Piantedosi, della giustizia Carlo Nordio, della difesa Guido Crosetto, dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini, della cultura Gennaro Sangiuliano, della salute Orazio Schillaci e del turismo Daniela Santanchè, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di organizzazione della pubblica amministrazione, di sport e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica 2025.

Il decreto prevede, tra l’altro:

  • disposizioni in materia di organizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri 
  • la riorganizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la modifica dell’assetto organizzativo dell’Ispettorato nazionale del lavoro, per l’assorbimento delle competenze fin qui attribuite all’Agenzia nazionale politiche attive lavoro (ANPAL);
  • risorse per la valorizzazione del personale tecnico-amministrativo delle università statali;
  • l’incremento del Fondo risorse decentrate del Ministero della salute;
  • disposizioni sull’Agenzia italiana del farmaco (AIFA);
  • l’estinzione delle società partecipate dall’Ente strumentale alla Croce Rossa Italiana (ESACRI);
  • norme in materia di Piano oncologico nazionale e per l’attuazione del Registro tumori;
  • risorse per la digitalizzazione dei cammini giubilari;
  • indennità aggiuntive e l’aumento dell’organico per la dirigenza penitenziaria;
  • il rinvio del termine, attualmente previsto nel 30 giugno 2023, a partire dal quale si applica alle impugnazioni il nuovo “rito cartolare” introdotto dalla riforma “Cartabia”;
  • la velocizzazione delle procedure concorsuali per il personale docente, in attuazione di quanto previsto dal PNRR;
  •  assunzioni a tempo determinato (anche attraverso agenzie di somministrazione), per la durata di un anno, di 30 unità da inquadrare nel profilo di funzionario, per supportare le Prefetture delle province interessate dagli eventi alluvionali;
  • la previsione che, per le società sportive professionistiche, solo le plusvalenze biennali (e non più annuali) contribuiscono a formare reddito;
  • norme sui giudizi sportivi comportanti penalizzazioni di punti, che dovranno iniziare non prima della fine del campionato e concludersi non oltre l’inizio di quello successivo;
  • l’eliminazione dell’applicabilità alle società dilettantistiche delle (future) norme di giustizia sportiva relative ai provvedimenti per l’ammissione ai campionati;
  • la previsione per le società sportive professionistiche a controlli di natura economico-finanziaria per garantire il regolare svolgimento del campionato;
  • un credito d’imposta, per l'anno 2023, alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie;
  • un’esenzione dall’IVA (anche) per le attività didattiche e formative svolte dagli organismi riconosciuti dal CONI e dagli enti sportivi senza fini di lucro iscritti al Registro Nazionale delle attività sportive;
  • la reintroduzione del vincolo sportivo per gli atleti praticanti discipline sportive dilettantistiche.

LEGGE DI DELEGAZIONE EUROPEA

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione Europea – Legge di delegazione europea 2022-2023 (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge di delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione Europea - Legge di delegazione europea 2022 – 2023.

Il testo ha lo scopo di garantire un più rapido adeguamento dell’ordinamento nazionale a quello europeo, di prevenire l’apertura di procedure d’infrazione e di agevolare la chiusura di quelle pendenti.

La volontà di assicurare un adeguamento dell’ordinamento interno a quello europeo in tempi più rapidi rispetto al passato è confermata dal fatto di aver preso in considerazione gli atti dell’Unione Europea pubblicati dal luglio 2021 al corrente mese di giugno 2023.

Le deleghe previste riguardano, tra l’altro:

  • l’adozione di disposizioni recanti sanzioni penali o amministrative per le violazioni di obblighi contenuti in direttive europee attuate in via regolamentare o amministrativa o in regolamenti dell'Unione europea, per i quali non siano già previste;
  • il recepimento della direttiva (UE) 2022/2557 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2022, relativa alla resilienza dei soggetti critici;
  • il recepimento della direttiva (UE) 2021/2167 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2021, relativa ai gestori di crediti e agli acquirenti di crediti;
  • il recepimento della direttiva (UE) 2022/431 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2022, sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni;
  • l’adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) n. 2022/2036, in materia di trattamento prudenziale degli enti creditizi e delle imprese di investimento di importanza sistemica (caratterizzate dal notevole grado di interdipendenza con il sistema finanziario e con l’economia a livello mondiale) con strategia di risoluzione a punto di avvio multiplo (ponendo, cioè, in risoluzione solo alcune componenti del gruppo bancario e non l’intero gruppo) e metodi di sottoscrizione indiretta degli strumenti ammissibili per il soddisfacimento del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (necessari per verificare la capacità di assorbimento delle perdite). Il regolamento, inoltre, modifica la direttiva 2014/59 (BRRD – Bank Recovery Resolution Directive), recepita con d. lgs. n. 180/2015 in materia di gestione delle crisi delle banche;
  • l’adeguamento della normativa nazionale sia alle disposizioni del regolamento (UE) 2018/1672, in materia di controlli sul denaro contante di valore pari o superiore a 10.000 euro in entrata nell’Unione o in uscita dall’Unione, sia alle disposizioni del regolamento di esecuzione (UE) 2021/776;
  • l'adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) 2022/2554 e l’attuazione della direttiva (UE) 2022/2556, entrambi relativi alla resilienza operativa digitale per il settore finanziario.

Infine, il disegno di legge contiene l’Allegato A, nel quale sono elencate sette direttive da recepire senza la necessità di introdurre ulteriori criteri e principi direttivi...leggi il comunicato completo