ANFIA: mercato auto europeo, a giugno ancora segno meno
Appena 151.000 unità in più rispetto al sesto mese del 2020, ancora pesantemente colpito dalle conseguenze dello shock pandemico con una perdita di oltre 360.000 unità rispetto a giugno 2019.
Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito a giugno le immatricolazioni di auto ammontano a 1.282.503 unità, il 13,3% in più rispetto a giugno 2020. Se confrontato con giugno 2019, tuttavia, il mercato risulta in calo del 14%.
Nel primo semestre del 2021, i volumi immatricolati raggiungono 6.486.351 unità, con una variazione positiva del 27,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma il 23% in meno rispetto a gennaio-giugno 2019.
“A giugno 2021 il mercato auto europeo registra un altro rialzo a doppia cifra (+13,3%), più moderato rispetto al mese precedente, che equivale, in termini di volumi, ad appena 151.000 unità in più rispetto a giugno 2020, mese che aveva perso 360.000 immatricolazioni (-24%) essendo ancora pesantemente colpito dalle conseguenze dello shock pandemico – afferma Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA. Nel confronto con giugno 2019, pre-pandemia, il sesto mese dell’anno corrente risulta quindi, in realtà, in calo del 14%.
I 5 major market incluso UK rappresentano il 72% del totale immatricolato a giugno e l’Italia cede un’ulteriore posizione nella classifica per volumi, diventando il quarto mercato dopo Germania, Francia e UK. Tutti e 5 i Paesi chiudono il mese con un segno positivo eccetto la Francia, che presenta una contrazione di mercato del 14,7% rispetto a giugno 2020, quando, al contrario, era stato l’unico dei major market a registrare un primo recupero, grazie alle misure di incentivazione all’epoca da poco introdotte.
Anche il recupero dei volumi immatricolati in UE-EFTA-UK nel primo semestre 2021 non riesce a compensare le perdite dello scorso anno, risultando al di sotto dei livelli di gennaio-giugno 2019 del 23%.
In un momento già difficoltoso, in cui mercato e filiera produttiva devono poter contare su misure di sostegno alla domanda per ripartire e adeguarsi agli obiettivi europei di progressiva decarbonizzazione della mobilità, la recente proposta di inasprimento dei target di riduzione delle emissioni di CO2 per auto e VCL al 2030 e 2035 è fonte di grande preoccupazione, come già espresso da ANFIA e altre associazioni automotive europee. All’industria automotive è richiesto uno sforzo insostenibile che mina la sopravvivenza di molte imprese della componentistica, necessitando, queste ultime, di un percorso di accompagnamento alla transizione produttiva, e non tiene conto dei pesantissimi impatti industriali, economici e sociali di scelte così ambiziose e categoriche”.
Clicca qui per il comunicato stampa completo e qui per il Focus, realizzato dall'Area Studi e Statistiche ANFIA, che analizza la struttura del mercato europeo dell'auto a GIUGNO 2021.
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