Crif, frodi creditizie:oltre 150mlndi euro nel 2023 (+14,5%)

Secondo l'analisi effettuata da Crif nel 2023 si evidenzia una diminuzione del numero di frodi (-5,4%), ma l’importo medio delle truffe cresce di oltre il +21%.

Crif, frodi creditizie:oltre 150mlndi euro nel 2023 (+14,5%)
  • Cambio di strategia dei criminali: impennata delle frodi con importi compresi tra i 5.000 e i 10.000 euro (+46,7%), e di quelle con importo superiore ai 20.000 euro (+28,6%)
  • Diminuisce l’interesse per carte di credito: contrazione delle truffe del -32%
  • Bene la tempistica di scoperta delle frodi: il 50% viene scoperto entro l’anno

Le frodi basate sul furto di identità rimangono una minaccia preoccupante per il settore del credito, in particolare per il credito al consumo. Stando ai dati riportati dall’Osservatorio CRIF – Mister Credit sulle Frodi Creditizie relativi all’intero 2023, lo scorso anno sono stati registrati oltre 32.400 casi in Italia, con un importo medio per frode di 4.666 Euro.

Sebbene il numero di casi sia in leggero calo rispetto all’anno precedente (-5,4%), il valore economico complessivo è in aumento del +14,5%, superando i 151 milioni di euro. Ancora più allarmante è l’aumento del +21,1% dell’importo medio frodato, che evidenzia un impatto finanziario più pesante per le vittime.

“I dati riportati dal nostro Osservatorio confermano la necessità di un impegno congiunto su più fronti per contrastare efficacemente le frodi creditizie basate sul furto di identità. Se i frodatori appaiono sempre più esperti, aiutati anche dalle nuove tecnologie che permettono attacchi sempre più sofisticati e credibili, gli utenti invece non appaiono in grado di difendersi. In linea con i risultati dello studio OECD/INFE del 2023, che evidenzia una correlazione tra la bassa conoscenza finanziaria e la maggiore vulnerabilità alle frodi, CRIF ritiene che rafforzare l'educazione finanziaria sia un elemento chiave nella lotta alle frodi creditizie. Oltre a strumenti di prevenzione sempre più sofisticati, è fondamentale dotare i cittadini di conoscenze e competenze adeguate a riconoscere e difendersi da tentativi di frode.” – afferma Beatrice Rubini, Executive Director della linea Mister Credit di CRIF.

“Le evidenze del fenomeno delle frodi rivelano purtroppo come i criminali siano sempre più esperti, aiutati anche dalle nuove tecnologie che, da un lato, abilitano attacchi sempre più sofisticati e difficili da identificare a danni di persone e aziende e, dall’altro, permettono di creare identità nuove ma inesistenti per perpetrare la frode creditizia. I player finanziari devono quindi continuare a investire per potenziare i sistemi di prevenzione e controllo, facendo leva su analytics e piattaforme digitali avanzate, ad esempio sfruttando le potenzialità offerte dall’AI, per rendere i processi di onboarding e origination del credito sempre più efficienti e sicuri” – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.

 

Le caratteristiche delle frodi: crescono gli importi

L’importo medio delle transazioni fraudolente è in crescita. Analizzando i trend per fasce di importo l’Osservatorio CRIF – Mister Credit registra che se da un lato i casi di frode con importi inferiori ai 1.500 Euro mostrano una rassicurante contrazione (-25,8%) attestandosi al 28,8% del totale, dall’altro emerge una preoccupante crescita delle frodi con importi più elevati.

Si nota in particolare l’aumento del +12,9% delle frodi nella fascia tra i 1.500 e i 3.000 euro, segnale di un’evoluzione del modus operandi dei frodatori, sempre più abili a colpire bersagli con maggiore capacità di spesa. Ancora più allarmante è l’impennata delle frodi con importi compresi tra i 5.000 e i 10.000 euro, che registrano un incremento del +46,7%, e di quelle con importo superiore ai 20.000 euro, in crescita del +28,6%.

Questi dati evidenziano un cambio di paradigma nelle strategie dei frodatori, che si concentrano sempre più su colpi di maggiore entità, sfruttando sofisticate tecniche di attacco e approfittando di una crescente complessità del panorama finanziario.

 continua a leggere l'analisi sul sito di Crif