UniCredit: risultati di Gruppo nel primo trimestre 2021
Commissioni eccellenti e costo del rischio contenuto per effetto della stagionalità producono una robusta redditività nel primo trimestre dell'anno.
Utile netto sottostante di €0,9 miliardi [1] nel 1trim21 grazie al rialzo dei ricavi, al contenuto costo del rischio e alla continua disciplina sui costi
Costo del rischio contabile [2] a 15 punti base nel 1trim21 per effetto della stagionalità, delle riprese di valore e dell'anticipazione degli impatti economici futuri [3] effettuata nel 2020. Per il FY21 costo del rischio sottostante ora atteso al di sotto di 60 punti base [4]
Bilancio molto solido con posizioni robuste di capitale e di liquidità: CET1 ratio fully loaded al 15,92 per cento [5] nel 1trim21, CET1 MDA buffer fully loaded a 689 punti base [5], il livello più elevato di sempre
Ricavi per il FY21 attesi sostanzialmente in linea con le stime di consensus [6] e costi sui livelli del FY19; utile netto sottostante atteso sostanzialmente in linea con la precedente guidance
Il 5 maggio 2021 il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. ("UniCredit" o "il Gruppo") ha approvato i risultati consolidati del Gruppo al 31 marzo 2021.
Nel primo trimestre 2021 il Gruppo ha registrato ricavi per €4,7 miliardi, spinti dal rialzo dei proventi da attività di negoziazione e dalle commissioni a livelli record, il cui effetto combinato ha ampiamente compensato l'impatto di condizioni di mercato ancora sfavorevoli per il margine di interesse. L'eccellente performance delle commissioni è stata sostenuta in particolare da quelle su investimenti, a conferma della forza della rete di distribuzione di UniCredit.
La continua attenzione del Gruppo all'efficienza e alla rigorosa disciplina dei costi ha prodotto una significativa leva operativa nel 1trim21, che ha portato a un rapporto costi/ricavi del 51,5 per cento, il più basso in oltre un decennio. Questo risultato è stato possibile grazie a una riduzione del numero di FTE più rapida del previsto, che ha determinato una diminuzione dei costi HR anno su anno, e grazie ad un miglioramento nei costi non HR anno su anno, trainato dalla diminuzione delle spese per viaggi e immobiliari.
Il costo del rischio contabile [2] per il Gruppo è stato estremamente contenuto nel 1trim21 per effetto della stagionalità, nonché delle riprese di valore e dell'anticipazione di impatti economici futuri[3] effettuata nel 2020. Il costo del rischio sottostante per il FY21 è ora atteso al di sotto dei 60 punti base. Tale guidance comprende modesti accantonamenti per overlay nella restante parte del FY21.
Il Gruppo ha conseguito un significativo utile netto sottostante di €0,9 miliardi nel 1trim21 grazie alla crescita dei ricavi, ottenuta nonostante il perdurante impatto dei lockdown sull'attività della clientela nel trimestre, e al ridotto costo del rischio.
Il bilancio molto solido di UniCredit e le robuste posizioni di capitale e di liquidità si riflettono nel CET1 ratio fully loaded al 15,92[5] per cento con CET1 MDA buffer fully loaded a 689 punti base[5], al livello più elevato di sempre, e un Liquidity Coverage Ratio al 183 per cento[7] nel 1trim21.
Nel 2021 la distribuzione ordinaria è pari a €447 milioni[8] , la distribuzione in contanti di €268 milioni è stata pagata il 21 aprile 2021, e la distribuzione tramite riacquisto di azioni proprie di €179 milioni, approvata da BCE e Assemblea degli Azionisti, dovrebbe essere completata entro la fine del 3trim21. In aggiunta, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato in aprile una distribuzione straordinaria da eseguirsi non prima del 1 ottobre 2021 per un importo di €652 milioni, interamente sotto forma di riacquisto di azioni proprie, soggetto ad approvazione della BCE.
La combinazione di queste distribuzioni ordinaria e straordinaria per una somma totale di €1,1 mld sarebbe pari a un rendimento totale di circa il 6 per cento per il FY21[9]. Si conferma la politica di distribuzione ordinaria del 50 per cento dell'utile netto sottostante[1], con il 30 per cento tramite dividendo in contanti.
Per il FY21 UniCredit prevede un utile netto sottostante sostanzialmente in linea con la precedente guidance, con ricavi sostanzialmente in linea con le stime del consensus[6]. Costi per il FY21 confermati sui livelli del FY19. È confermato il completo azzeramento del portafoglio Non Core entro il FY21.
Si prevede che la review strategica avviata successivamente all'insediamento del nuovo Amministratore Delegato e del nuovo Consiglio di Amministrazione sarà portata a termine nel secondo semestre 2021 e verrà comunicata ai mercati in un Capital Markets Day.
Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit S.p.A.:
"Un significativo utile netto trainato da un notevole aumento delle commissioni e delle attività di negoziazione, un costo del rischio contenuto per effetto della stagionalità supportato da riprese di valore, e una continua disciplina dei costi: tutto ciò ha più che compensato l'impatto di condizioni di mercato ancora sfavorevoli per il margine di interesse. Voglio esprimere la mia gratitudine nei confronti di tutto il team per il duro lavoro e la determinazione che hanno portato a questo risultato positivo.
A seguito delle decisioni prese in passato in termini di propensione al rischio, il margine di interesse continuerà probabilmente per un certo periodo ad affrontare condizioni di mercato sfavorevoli anche rispetto ai concorrenti. In futuro, potremmo anche non beneficiare nella stessa misura dei fattori che hanno positivamente compensato questo trimestre.
Avremo bisogno di tempo per rilanciare e rafforzare il business, passando da una fase di ridimensionamento a una caratterizzata da una crescita disciplinata della redditività e da una creazione di capitale sana ed organica.
Rafforzeremo la centralità del cliente in tutto ciò che faremo. Realizzeremo una maggiore integrazione della tecnologia nelle nostre attività e semplificheremo il nostro modo di lavorare rimuovendo gli ostacoli che ci impediscono di fornire ai nostri clienti un servizio adeguato.
Abbiamo bisogno di tempo per garantire che i cambiamenti che abbiamo in mente vengano apportati, sempre nel miglior interesse a lungo termine del nostro business, mentre noi siamo già impegnati a valutare, rivedere e sviluppare un piano che determinerà la nostra strategia per i prossimi anni".
Stefano Porro, Chief Financial Officer di UniCredit S.p.A.:
"L'utile netto sottostante di UniCredit è migliorato nel primo trimestre a 0,9 miliardi di euro. Si tratta di una performance rilevante e di un inizio d'anno incoraggiante, considerando che l'impatto del Covid-19 sulle economie e sulla vita delle persone ha continuato a farsi sentire.
Abbiamo assistito a una ripresa dei nostri ricavi, con il livello più alto di commissioni raggiunto da oltre cinque anni e una forte dinamica dell'attività commerciale. Questa ripresa della performance top-line, unita a una rigorosa disciplina dei costi, ci ha permesso di ottenere il più basso cost-income ratio in oltre un decennio, al 51,5 per cento. Abbiamo anche registrato un costo del rischio particolarmente basso, grazie alla qualità del credito che è rimasta stabile.
Questo ci ha permesso di remunerare i nostri azionisti con un ritorno di capitale complessivo che per quest'anno è stimato a oltre 1 miliardo di euro tramite distribuzione di dividendi e riacquisto di azioni, equivalente a un rendimento di circa il 6 per cento. Siamo stati in grado di fare tutto questo mantenendo la nostra solidità patrimoniale, chiudendo il trimestre con un CET1 ratio fully loaded del 15,92 per cento e un buffer MDA record per la banca.
Questa è una performance di cui tutti i membri del team di UniCredit devono essere orgogliosi e ci fornisce basi forti su cui costruire il nostro futuro. Non vedo l'ora di lavorare con Andrea e il Consiglio di Amministrazione per contribuire a sviluppare il nuovo piano strategico".
Note:
[1] Utile netto sottostante è la base di calcolo per la politica di distribuzione ordinaria. Utile netto sottostante normalizzato per rivalutazioni immobiliari (+€4 mln nel 1trim21).
[2] Costo del rischio contabile basato su Conto Economico e Stato patrimoniale riclassificati
[3] Anticipazione di impatti economici futuri: maggiori overlay, classificazione proattiva e quadro normativo avverso, inclusa la nuova definizione di Default.
[4] Costo del rischio sottostante definito come costo del rischio contabile escluso quadro normativo avverso.
[5] Include la deduzione del riacquisto di azioni proprie per €179 mln, ma non il riacquisto di azioni straordinario per €652 mln già approvato dall'Assemblea degli Azionisti e soggetto ad approvazione della BCE (purché il 30 settembre 2021 la BCE ritiri la raccomandazione del 15 dicembre 2020).
[6] Sulla base del consensus pubblicato dalla società il 26 aprile 2021 all'indirizzo https://www.unicreditgroup.eu/en/investors/equity-investors/consensus.html.
[7] Il Liquidity coverage ratio indicato è il point in time ratio al 31 marzo 2021, il dato regolamentare pubblicato nel terzo pilastro al 1trim21 sarà del 180 per cento (media degli ultimi 12 mesi).
[8] Distribuzione ordinaria del capitale (€447 mln): 60 per cento in contanti (€268 mln), 40 per cento riacquisto di azioni proprie (€179 mln) ('SBB'). Distribuzione ordinaria in contanti: €0,12 per azione, approvata dall'Assemblea degli Azionisti e pagata in data 21 aprile 2021. La distribuzione ordinaria tramite SBB è stata approvata sia da BCE che dall'Assemblea degli Azionisti e dovrebbe essere completata entro la fine del 3trim21. Distribuzione straordinaria del capitale (€652 mln): da effettuarsi al 100 per cento tramite SBB. Distribuzione straordinaria del capitale approvata dall'Assemblea degli Azionisti ad aprile 2021 e soggetta ad approvazione delle Autorità competenti (purché il 30 settembre 2021 la BCE ritiri la raccomandazione del 15 dicembre 2020). La distribuzione straordinaria del capitale tramite SBB è attesa non prima del 1 ottobre 2021.
[9] Dividendo FY21 calcolato come distribuzione totale per il FY21 di €1.099 mln (distribuzione ordinaria per il FY21 di €447 mln + distribuzione straordinaria per il FY21 di €652 mln soggetta ad approvazione delle Autorità competenti purché il 30 settembre 2021 la BCE ritiri la raccomandazione del 15 dicembre 2020) divisa per la capitalizzazione di mercato al 03 maggio 21 pari a €19.509 mln, che si traduce in un dividendo stimato per il FY21 del 5,6 per cento.