Banca d'Italia al 1° Forum sul credito in Agricoltura
Paolo Angelini, Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, è intervenuto al 1° Forum sul credito in Agricoltura "Gli accordi di Basilea: l'urgenza di cambiare", organizzato a Roma presso la Camera dei Deputati.
L’economia italiana, così come quella globale e dell’area dell’euro, sta rallentando a seguito delle tensioni geopolitiche derivanti dalla guerra scatenata dalla Russia. Secondo le stime più recenti della Banca d’Italia, pubblicate a gennaio, la crescita del PIL nel nostro Paese nel 2023 sarebbe dello 0,6 per cento. La previsione è stata rivista al rialzo rispetto a quella precedente. L’incertezza del quadro previsivo rimane tuttavia assai elevata. Il 2022 è stato un anno difficile per il settore agricolo. Al rincaro dei prezzi delle materie prime energetiche e dei fertilizzanti si sono sommati eventi climatici avversi, prima tra tutti una grave siccità, che hanno compromesso numerosi raccolti. Secondo stime preliminari la produzione agricola sarebbe diminuita dello 0,7 per cento in volume, il valore aggiunto dell’1 per cento1 . Purtroppo non vi sono segnali che il problema della siccità sia in attenuazione. In Italia l’agricoltura dà lavoro a oltre 1 milione di persone2 ; contribuisce alla difesa del territorio, costituisce una componente fondamentale della nostra cultura. Nel 2021 il valore aggiunto del comparto rappresentava circa il 2 per cento del totale (fig. 1), un valore sostanzialmente stabile nell’ultimo decennio e relativamente elevato nel confronto internazionale: tra le principali economie europee è secondo solamente a quello registrato in Spagna, dove sfiora il 3 per cento, e quasi doppio rispetto al dato tedesco (fig. 2)...continua a leggere il documento sul sito di Banca d'Italia