Banca d'Italia: tassi soglia e TEGM terzo trimestre 2023

Bankitalia pubblica i tassi effettivi globali medi rilevati in conformità con la normativa in vigore e i tassi soglia validi per il terzo trimestre 2023.

Banca d'Italia: tassi soglia e TEGM terzo trimestre 2023

La Banca d’Italia comunica i Tassi Effettivi Globali Medi (TEGM) applicati nel primo trimestre 2023 dagli intermediari, rilevati su delega del Ministero dell’Economia e delle Finanze ai sensi della Legge n.108/96 (antiusura) in base alle categorie omogenee di operazioni definite annualmente dal MEF stesso. I valori medi derivanti dalla rilevazione statistica periodica, corretti per le eventuali variazioni dei tassi sulle operazioni di politica monetaria successive al trimestre di riferimento, costituiscono la base per il calcolo dei “tassi soglia”. Questi ultimi rappresentano il limite oltre il quale gli interessi sono considerati “usurari”, da chiunque pretesi o incassati (art.644, comma 3 del codice penale, Legge n.108/1996, art.2). Ai tassi rilevati è stata apportata una correzione al rialzo pari a circa 83 punti base in ragione delle variazioni del tasso BCE sulle operazioni di rifinanziamento principale (Legge n. 108/96, art.2). La tabella dei TEGM è stata trasmessa al MEF che la pubblica nella Gazzetta Ufficiale mediante un apposito Decreto, contenente anche le “soglie di usura” valide per il terzo trimestre 2023. I Decreti trimestrali riportano inoltre i valori della maggiorazione media dei tassi di mora contrattuali rispetto ai tassi di interesse corrispettivi, risultanti da una rilevazione statistica campionaria condotta a fini conoscitivi dalla Banca d’Italia, d’intesa con il Ministero. I “decreti tassi” sono disponibili anche sul sito istituzionale del MEF; essi sono affissi dagli intermediari creditizi nei locali aperti al pubblico. A fini informativi, la Banca d’Italia rende noti, altresì, i valori medi dei compensi di mediazione percepiti nel primo trimestre 2023 dai Mediatori Creditizi autorizzati, aggregati in tre categorie di operazioni. La L. n.108/96 prevede il reato di mediazione usuraria nel caso in cui il compenso richiesto o incassato risulti sproporzionato rispetto all’opera di mediazione prestata, senza tuttavia stabilire una soglia.

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