Banche fuori dal tunnel, ma focus su fusioni e costi

I dati: nel primo semestre 2019 l’incidenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore sul totale dei prestiti è scesa dal 4,3 al 4,0 %; era del 9,8 alla fine del 2015, 3%, alla fine del 2021.

Banche fuori dal tunnel, ma focus su fusioni e costi

Le banche italiane sembrano ormai fuori dal tunnel ma molto resta ancora da fare sul fronte delle aziende di minori dimensioni che non potranno sottrarsi al processo di concentrazione mentre non va allentato il rigido controllo dei costi. L’analisi compiuta di recente dal Governatore della Banca d’Italia non lascia margini di dubbio sulla strada che il sistema deve seguire. Un sistema che per Antonio Patuelli, presidente dell’Abi,
l’Associazione Bancaria Italiana, ha fatto ‘miracoli’ in questi anni. I dati innanzitutto: dall’analisi di Visco merge che “nel primo semestre di quest’anno l’incidenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore sul
totale dei prestiti è scesa dal 4,3 al 4,0 per cento per il complesso del sistema; era del 9,8 alla fine del 2015.
Secondo i piani di riduzione presentati dalle banche, sia quelle significative sia le minori, dovrebbe ridursi
ancora, intorno al 3 per cento, alla fine del 2021”.

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