Bankitalia in audizione lancia allarme su reddito e contante
Si è tenuta l’audizione del Dott. Balassone, Capo del Servizio Struttura economica di Banca d’Italia, in merito al Ddl di bilancio e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.
Il Dott. Balassone nella sua Audizione ha evidenziato come le ripercussioni economiche del conflitto in Ucraina si sono fino ad ora manifestate soprattutto sul mercato internazionale delle materie prime, i cui prezzi hanno subito rialzi e oscillazioni di entità eccezionale. Il prezzo del gas in particolare ha registrato una brusca impennata, raggiungendo un picco di 340 euro per megawattora nel corso dell’estate. Da allora, anche grazie al conseguimento degli obiettivi di stoccaggio da parte dei principali paesi europei, si è notevolmente ridimensionato, continuando a scendere anche nel mese di novembre. Tuttavia il suo livello rimane elevato, intorno a 140 euro, sette volte quello osservato all’inizio del 2021. La crescita dei prezzi delle materie prime ha determinato un deciso innalzamento dell’inflazione globale, che secondo il Fondo Monetario Internazionale raggiungerebbe il 9 per cento quest’anno. Questi andamenti, insieme all’aumento dell’incertezza determinato dal conflitto, si sono riflessi in un significativo deterioramento delle prospettive di crescita. Nelle sue più recenti valutazioni, il Fondo stima che il prodotto mondiale decelererebbe il prossimo anno al 2,7 per cento (dal 3,2 del 2022). Il rallentamento sarebbe più marcato nell’area dell’euro, per la quale il Fondo e l’OCSE stimano una crescita pari allo 0,5 per cento nel 2023; la stima della Commissione europea è di appena lo 0,3 per cento. In questo difficile contesto la congiuntura nel Paese ha mostrato per il momento una sostanziale tenuta. Il PIL nel terzo trimestre dell’anno è aumentato dello 0,5 per cento, sostenuto soprattutto dall’aumento, superiore alle attese, dei consumi di servizi e beni durevoli e dall’andamento ancora molto favorevole degli investimenti in beni strumentali. Gli indicatori più recenti puntano però a un indebolimento dell’attività per il trimestre in corso, in cui è proseguito il rialzo dell’inflazione che, nella definizione armonizzata, ha toccato un picco del 12,6 per cento a ottobre, mantenendosi su valori simili a novembre...visualizza il documento completo fonte Banca d'Italia