Ce:il pacchetto d'autunno risponde sfide economiche del 2025

La seconda parte del pacchetto d'autunno del semestre europeo risponde alle sfide socioeconomiche del 2025 .

Ce:il pacchetto d'autunno risponde sfide economiche del 2025

La Commissione ha presentato il 18 dicembre la seconda parte del pacchetto d'autunno del semestre europeo. La prima parte, presentata il 26 novembre, ha segnato l'avvio del primo ciclo di attuazione del nuovo quadro di governance economica. Questa seconda parte muove dalla prima e comprende quanto segue: la proposta di raccomandazione della Commissione sulla politica economica della zona euro per il 2025, la relazione 2025 sul meccanismo di allerta e la proposta della Commissione di relazione comune sull'occupazione 2025.

Il semestre europeo continuerà a individuare le sfide socioeconomiche e a fornire orientamenti sull'azione politica necessaria per affrontarle. A tale scopo il ciclo del semestre europeo 2025 migliorerà la propria base analitica e rafforzerà il dialogo con gli Stati membri e gli altri portatori di interessi su azioni politiche concrete. Su questa base il pacchetto di primavera del semestre europeo fornirà raccomandazioni specifiche per paese volte ad affrontare le principali sfide specifiche per paese emerse da tali relazioni.

Proposta di raccomandazione sulla politica economica della zona euro per il 2025

La raccomandazione per la zona euro fornisce una consulenza strategica agli Stati membri che ne fanno parte sulle questioni che incidono sul funzionamento della stessa nel suo complesso.

La raccomandazione per la zona euro di quest'anno invita gli Stati membri ad agire sia individualmente, in particolare attraverso l'attuazione dei loro piani per la ripresa e la resilienza, sia collettivamente in seno all'Eurogruppo per migliorare la competitività, promuovere la resilienza economica e continuare a garantire la stabilità macroeconomica e finanziaria.

In particolare la raccomandazione invita a: 

  • rafforzare l'innovazione, anche nell'ambito delle tecnologie critiche;
  • migliorare il contesto imprenditoriale, potenziando l'accesso ai finanziamenti e riducendo gli oneri amministrativi e la complessità normativa;
  • sostenere gli investimenti pubblici e privati nei settori delle priorità comuni, quali le transizioni verde e digitale e lo sviluppo di capacità di difesa;
  • promuovere il miglioramento delle competenze dei lavoratori e la loro riqualificazione e, nel contempo, aumentare ulteriormente la partecipazione al mercato del lavoro;
  • garantire il rispetto del nuovo quadro di bilancio, migliorare la sostenibilità del debito e monitorare i rischi per la stabilità macrofinanziaria.

Relazione sul meccanismo di allerta

La relazione sul meccanismo di allerta funge da strumento di screening per individuare potenziali squilibri macroeconomici che potrebbero incidere sull'economia dei singoli Stati membri o dell'UE nel suo complesso. La relazione sul meccanismo di allerta segna l'inizio del ciclo annuale della procedura per gli squilibri macroeconomici, evidenziando quali Stati membri necessitano di esami approfonditi volti a determinare l'eventuale presenza di squilibri al loro interno.

Nel 2025 saranno preparati esami approfonditi per i 9 paesi nei quali erano stati individuati squilibri o squilibri eccessivi nel 2024: Germania, Grecia, Italia, Cipro, Ungheria, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia e Svezia.

La relazione sul meccanismo di allerta di quest'anno conclude che, nel caso dell'Estonia, è giustificato un esame approfondito ulteriore in ragione del rischio specifico di nuovi squilibri emergenti. Il paese continua infatti a dover far fronte all'accumularsi di perdite di competitività di costo dovute alle forti pressioni sui costi, al peggioramento delle partite correnti, all'aumento dei prezzi delle abitazioni e all'indebitamento delle famiglie.

Proposta di relazione comune sull'occupazione

La proposta di relazione comune sull'occupazione conferma che il mercato del lavoro dell'UE resta particolarmente resiliente. Il tasso di occupazione nell'UE ha raggiunto il livello record del 75,3% nel 2023 ed è ulteriormente salito al 75,8% nel secondo trimestre del 2024. Allo stesso tempo il tasso di disoccupazione è sceso a un minimo storico del 6,1% nel 2023, una tendenza proseguita nel 2024. Nel 2023 la produttività del lavoro ha continuato a decelerare, dopo aver subito un notevole rallentamento tra il 2010 e il 2019. Ciò potrebbe compromettere la capacità dell'UE di competere a livello mondiale e di mantenere la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e il miglioramento del tenore di vita.

I salari reali hanno iniziato a riprendersi nella seconda metà del 2023, con l'allentamento delle pressioni inflazionistiche. Tuttavia questi incrementi non hanno ancora riassorbito completamente la perdita di potere d'acquisto degli anni precedenti. Salari minimi adeguati rimangono essenziali per proteggere i lavoratori a basso salario e ridurre la povertà lavorativa, stimolando la domanda e rafforzando gli incentivi al lavoro. Le diffuse carenze di manodopera e di competenze rimangono un freno alla crescita della produttività, all'innovazione e alla competitività. Nel marzo 2024 la Commissione ha presentato un piano d'azione per contrastare le carenze di manodopera e di competenze, muovendo dalle iniziative esistenti e definendo nuove azioni che l'UE, gli Stati membri e le parti sociali dovranno attuare.

La relazione comune sull'occupazione 2025 continua a essere incentrata sulla situazione specifica di ciascun paese in materia di occupazione, competenze e aspetti sociali, sulla base dei principi del quadro di convergenza sociale, come previsto nel nuovo quadro di governance economica. La relazione monitora inoltre i progressi compiuti verso il conseguimento degli obiettivi per il 2030 stabiliti nel piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali. L'UE è sulla buona strada verso il conseguimento del suo obiettivo principale in termini di tasso di occupazione, ossia il 78% entro il 2030. Tuttavia sono ancora necessari progressi significativi per fare in modo che il 60% degli adulti partecipi ogni anno ad attività di apprendimento e per ridurre di almeno 15 milioni il numero di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale.

Prossime tappe

La Commissione europea invita l'Eurogruppo e il Consiglio ad esaminare la seconda parte del pacchetto d'autunno e ad approvare gli orientamenti proposti oggi. La Commissione attende inoltre con interesse un dialogo costruttivo con il Parlamento europeo sui contenuti di questo pacchetto e su ogni tappa successiva del ciclo del semestre europeo, così come un ulteriore coinvolgimento delle parti sociali e dei portatori di interessi.

Contesto

Il semestre europeo fornisce un quadro consolidato per il coordinamento delle politiche economiche e occupazionali degli Stati membri. Dalla sua introduzione nel 2011 è diventato un consesso consolidato in cui discutere delle sfide relative alle politiche di bilancio, economiche e occupazionali dei paesi dell'UE secondo un calendario annuale comune... continua a leggere l'articolo