La Banca d’Italia ha deciso di mantenere il coefficiente della riserva di capitale anticiclica allo zero per cento per il primo trimestre del 2021.
La crisi di eccezionale gravità che ha colpito l’economia mondiale e quella italiana ha reso necessaria l’adozione di numerosi interventi da parte delle autorità per favorire l’afflusso di credito e liquidità all’economia. Nel terzo trimestre del 2020 il fabbisogno di liquidità delle imprese, causato dalla pandemia, è stato soddisfatto anche con l’aumento del credito bancario, che ha beneficiato dell’ampliamento delle garanzie pubbliche. Nello stesso periodo il PIL ha registrato un forte recupero, ma è rimasto ancora inferiore a quello del terzo trimestre dello scorso anno. A questi andamenti è attribuibile la riduzione dello scostamento del rapporto tra credito totale e prodotto dal trend di lungo periodo. Anche gli altri indicatori utilizzati per valutare le condizioni macroeconomiche e finanziarie sono influenzati dalle misure adottate dal Governo per contrastare la crisi. L’incidenza dei prestiti deteriorati alle imprese risente positivamente delle misure di moratoria, l’aumento del tasso di disoccupazione è stato frenato da un eccezionale aumento dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali e dal blocco dei licenziamenti.