Confindustria: serve Europa forte per ambiente e digitale
Pan al Sole24Ore: Serve una UE forte per vincere la sfida della transizione ambientale e digitale. Al via l’undicesimo forum Confindustria - BDI.
“Siamo il primo e il secondo paese manifatturiero nell’Ue, il nostro lavoro comune è fondamentale per realizzare una nuova e più forte identità europea, che consideri l'industria per quello che realmente è: motore di sviluppo, creazione di benessere e di integrazione sociale per ridurre le disuguaglianze, in una fase di snodo determinante per rilanciare l'economia dopo il Covid. È con questo obiettivo che si terrà l'incontro tra la Confindustria italiana e la BDI”. Così il Delegato del Presidente di Confindustria per l'Europa, Stefan Pan, in un’intervista al Sole 24 Ore, indicando le priorità comuni alla vigilia dell’11° Forum Confindustria – BDI, la Confederazione delle industrie tedesche, in programma a Roma il 6 e 7 settembre 2021.
Al centro del confronto la strategia europea sull’energia, le proposte sull’economia digitale e le regole sulle infrastrutture transeuropee di trasporto. “Siamo davanti a due rivoluzioni, la transizione energetica e quella digitale” - ha affermato Pan. “L’Ue sta varando la nuova strategia energetica con il pacchetto Fit-for-55 insieme al Green Deal, e sono in via di definizione le proposte legislative per sviluppare l'economia digitale. Cambiamenti profondi che si incrociano con il Next Generation Eu e l'attuazione dei Piani di ripresa e resilienza nei vari paesi, le nuove regole sulle infrastrutture transeuropee di trasporto, gli equilibri internazionali, a cominciare dai rapporti con Usa, Cina e Russia e il rilancio del multilateralismo. Per questo – ha aggiunto – serve un’Ue forte, che dialoghi alla pari con le economie delle altre macroaree mondiali”.
Tuttavia, Pan ha osservato che “il risultato di queste grandi sfide può tradursi in un'Europa più forte e competitiva, oppure il rischio è che si riveli un boomerang. Il Green Deal, ad esempio, deve essere una vera transizione, non uno shock per il sistema imprenditoriale, con l'effetto di penalizzare la competitività delle imprese e di perdere intere filiere, come l'automotive, la siderurgia, la chimica, la ceramica” – ha avvertito. “Sebbene l’Italia sia leader nell'economia circolare, a riprova dell'impegno del sistema industriale italiano per la sostenibilità” - ha proseguito Pan - “l'Europa rappresenta il 9% delle emissioni di CO2. Bisogna conciliare le ambizioni con il realismo. E spiegare, a chi si immagina un’Ue post-industriale, che l'industria è la soluzione e non il problema, e che un manifatturiero forte è fondamentale per lo sviluppo dei servizi. Per questo – ha evidenziato il Delegato del Presidente per l’Europa – occorre rivedere le regole degli aiuti europei, aumentare la quota di investimenti pubblici e privati: l'Italia dovrebbe investire per la transizione energetica 600 miliardi, il Pnrr ne mette a disposizione 70”.
Criticità, queste, condivise dagli industriali tedeschi: “Sono tanti i temi a cui lavoriamo insieme nel corso dell'anno e il Forum annuale Confindustria – BDI è l'occasione per farne una sintesi” – ha spiegato Pan. “Per esempio, stiamo lavorando intensamente sugli Ipcei, gli Importanti progetti di interesse comune europeo, a cominciare dalle filiere. La pandemia ha messo ancora più in evidenza la nostra dipendenza dall'estero su produzioni essenziali, che vanno riportate in Europa”.
Altro tema cruciale secondo il Delegato del Presidente è il digitale: “dobbiamo realizzare un cloud europeo con l'obiettivo di avere una sovranità dei dati in Europa. Un traguardo su cui Confindustria è impegnata in prima linea, anche attraverso il dialogo con i colleghi tedeschi” – ha detto. “La digitalizzazione è fondamentale per stimolare la ricerca e l'innovazione, rendere più efficiente la PA, per la competitività del mercato interno, il cui funzionamento va rafforzato” – ha fatto notare. “L’Ue è il mercato più ricco del mondo, quindi, serve implementare le quattro libertà fondamentali, libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali. Lo abbiamo visto durante la pandemia, in cui abbiamo corso il rischio di bloccare tutta l'Europa e di andare incontro ad un infarto dell'economia”.
In conclusione, in vista dell’11° Forum Confindustria – BDI, il Delegato per l’Europa ha ricordato l’importanza del rapporto con le istituzioni, considerato “fondamentale”. Per questo motivo, ai lavori del Forum, che saranno aperti dai Presidenti delle due confederazioni, Carlo Bonomi e Siegfried Russwurm, parteciperanno il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario agli Affari europei, Enzo Amendola, il sottosegretario tedesco all'Economia ed Energia, Claudia Dörr-Voß. “Da quando Mario Draghi è Presidente del Consiglio dei Ministri, la considerazione verso il nostro Paese è decisamente aumentata, agevolando l'interlocuzione con le imprese europee”, ha osservato Pan, ricordando l’importante bilaterale con la Confindustria francese Medef dello scorso giugno, e annunciando il terzo incontro trilaterale Italia, Francia e Germania, che si terrà a Parigi il prossimo novembre.
“In questi passaggi politici il ruolo delle imprese è determinante per rafforzare un’identità europea improntata alla crescita, che sappia ridare ai giovani il segno del futuro” ha concluso Stefan Pan.