Crediti deteriorati: in 5 anni lo stock ridotto di 1/3

Grazie agli interventi straordinari per minimizzare gli impatti dell’emergenza, si registra un miglioramento del tasso di default delle imprese, soprattutto per le persone giuridiche e per le società di capitali.

Crediti deteriorati: in 5 anni lo stock ridotto di 1/3

In allegato il comunicato relativo alla prima edizione dell’Osservatorio NPE realizzato da CRIBIS Credit Management, la società del Gruppo CRIF specializzata nella gestione in outsourcing dei processi di collection e di NPL management, con l’obiettivo di fornire una visione complessiva e costantemente aggiornata del mercato rispetto al rischio di credito e alla dinamica delle procedure giudiziali.

L’analisi dei tassi di default nel periodo compreso tra giugno 2016 e giugno 2020 mostra un andamento decrescente, in misura contenuta per le persone fisiche, più marcato per le persone giuridiche e ancora più pronunciato per le società di capitali. In particolare, nell’ultima rilevazione le persone giuridiche presentano un tasso di default compreso tra 2,5% e 3,5%, mentre per le persone fisiche questo è inferiore al 2%, seppur in crescita sotto la pressione dello shock economico causato dalla pandemia.

Considerando l’andamento degli stock di mercato degli NPE tra dicembre 2015 e giugno 2020, si evidenzia un trend decrescente delle posizioni deteriorate, che passa da circa 300 miliardi di € a poco più di 110 miliardi di €, con una riduzione più consistente tra il 2017 e il 2018.

Infine, la suddivisione in base alla tipologia di soggetti non finanziari mostra che il 77% dei crediti deteriorati presenti sul mercato a giugno 2020 è imputabile alle Società non Finanziarie (cioè società di capitali, società di persone e società semplici o di fatto con più di 5 addetti), con uno stock in netta contrazione rispetto a dicembre 2015, dovuto principalmente alla riduzione delle sofferenze. Alle Famiglie produttrici (che comprendono imprese individuali e società semplici) è invece imputabile l’8% dello stock di crediti deteriorati rilevato a giugno 2020, mentre alle Famiglie consumatrici è riferibile il rimanente 15% dello stock.

Scarica il file: Comunicato Oss NPE_CRIBIS Credit Management_Dic2020 final.docx