G20 Spazio: l'industria italiana protagonista
MISE: l'industria dello spazio sta diventando sempre più centrale e l'Italia ha molte imprese nel settore leader mondiali. Tuttavia per attrarre investimenti occorrono regole certe.
Il ministro Giancarlo Giorgetti ha partecipato al convegno “G20, l’Italia per lo Spazio” organizzato a Roma dalla Fondazione Leonardo.
”Lo spazio è diventato luogo di business e profitto, un mercato dove l’industria italiana è forte”, ha dichiarato il ministro nel corso del suo intervento, in cui ha sottolineato che "il nostro Paese è ricco di aziende del settore e grazie al PNRR può puntare alla crescita e rafforzare il proprio ruolo da protagonista nello scenario internazionale”.
“L’Italia è stato uno dei primi Paesi al mondo a lanciarsi nella corsa allo Spazio”, ha aggiunto Giorgetti, evidenziando come oggi “abbiamo piena autonomia, coprendo la produzione e il lancio di satelliti, la realizzazione di stazioni di terra, l’erogazione di servizi e dove ambisce ad ospitare spazioporti commerciali nel prossimo futuro”. Il ministro ha quindi rimarcato il ruolo italiano in questo settore altamente tecnologico: “Siamo tra i Paesi leader nello Spazio in Europa e all’interno dell’Esa, sia per livello di investimenti che di caratura tecnologica ed istituzionale”.
L’importanza di avere regole certe per diventare ancora più attrattivi per gli investimenti è stato un elemento centrale del discorso di Giorgetti: “è necessario supportare le aziende del settore e loro filiere con semplificazioni burocratiche relative all'export, con una più strenua difesa della proprietà intellettuale, un maggiore supporto sui mercati esteri fortemente influenzati da aspetti geopolitici e da relazioni intergovernative”, ha proseguito il ministro che ha inoltre sottolineato come ciò richieda collaborazioni strategiche su tematiche chiave legate alla difesa europea “dove il nostro Paese può senza dubbio ambire a partecipazioni di pari peso rispetto a Francia e Germania”.
”Lo spazio - ha continuato Giorgetti - ha una valenza di difesa e sicurezza, dalla difesa attiva fino alla cybersecurity: la creazione in numerose nazioni di 'forze armate spaziali' evidenzia la necessità di investire in tecnologie e in capacità anche logistiche che siano in grado di garantire un'autonomia industriale ed operativa. Ci vogliono però regole più precise in questo campo, specie se diventa un mercato. Il settore dello spazio è, per molti aspetti, meno regolamentato rispetto a quelli di aeronautica e difesa”.
”Non si può fare impresa - ha concluso il ministro - senza regole certe, il dovere di uno Stato è garantire al proprio comparto produttivo la certezza delle regole, altrimenti non si può essere attrattivi soprattutto in settori all'avanguardia che hanno insito sia un rischio d'impresa, spesso insostenibile per il privato, almeno da noi, che un numero di benefici incalcolabili per l'umanità”.