Gli effetti della pandemia sul fabbisogno di liquidità

La pandemia ha aumentato la sete di liquidità delle imprese, con ricadute sui bilanci societari e sulla rischiosità delle aziende frutto del maggiore indebitamento. Banca d'Italia nella nota fotografa la situazione.

Gli effetti della pandemia sul fabbisogno di liquidità

"Gli effetti della pandemia sul fabbisogno di liquidità, sul bilancio e sulla rischiosità delle imprese", è la nota curata da ricercatori della Banca d'Italia che ha per focus la necessità di liquidità causata dall'epidemia da Covid-19.

La recessione innescata dall'epidemia di Covid-19 accresce in maniera significativa la quota di società di capitali italiane che nel 2020 registrerebbero un fabbisogno di liquidità e un deficit patrimoniale. Le principali misure di sostegno varate dal Governo tra marzo e agosto attenuano fortemente questi effetti: hanno sostanzialmente annullato il maggior deficit di liquidità; hanno ridotto, pur non eliminandolo, il peggioramento nelle condizioni patrimoniali. Il ricorso a nuovi prestiti, anche grazie alle garanzie pubbliche, amplia tuttavia ulteriormente l'indebitamento, in particolare per le aziende più rischiose. L'indebolimento dei bilanci che ne risulta aumenta la probabilità di insolvenza delle imprese.