IL RATING BANCARIO

Il rating bancario è l’indice di affidabilità delle aziende che viene calcolato e preso in esame dagli istituti bancari dall'analisi economico-finanziaria, di settore, quantitativa e qualitativa.

IL RATING BANCARIO

CHE COS'È?

COME SI CALCOLA?

QUALI SONO LE CLASSI DI RATING?

Alzi la mano chi, tra gli imprenditori, i liberi professionisti, coloro che hanno una partita IVA, non si è mai sentito pronunciare la fatidica frase: “Mi dispiace, il rating ha detto no”.

È inevitabile: quando decidiamo di effettuare un investimento per il nostro business e abbiamo bisogno di un prestito, recarci in banca per depositare domanda di accesso al credito rappresenta il primo step. Ed è in questa fase che riceviamo riscontro positivo o negativo da chi sta dall’altra parte dello sportello.

Ma su che base la banca decide di accontentare o meno la nostra richiesta di credito?

Sulla base del rating bancario, ossia una valutazione della capacità dell’azienda richiedente il prestito di ripagare poi i propri debiti. Un giudizio che possiamo paragonare al voto che si riceve a scuola: tanto migliore è la valutazione assegnata alla nostra impresa, tanto maggiore è la nostra possibilità di accedere al finanziamento e di ottenere migliori condizioni in termini di tassi di interesse.

È quindi importante monitorare e cercare costantemente di migliorare il nostro rating per avere più facilmente accesso al credito: la questione è di vitale importanza per l’impresa, se pensiamo che l'8% delle PMI italiane considera la ricerca di risorse finanziarie il problema più importante, più ancora della ricerca di nuovi clienti o di personale adeguato.

Quali sono i documenti presi in esame dagli istituti bancari per esprimere un giudizio sul rating in fase preliminare?

  • Bilanci degli ultimi due anni di esercizio e dell'anno corrente
  • Centrale dei Rischi (CR)

Come si calcola il rating di un’azienda?

L’emissione di un rating societario è un’operazione che impone a chi la svolge uno studio molto dettagliato, soprattutto perché i giudizi che saranno emessi sono in grado di influenzare anche lo stesso mercato.

La valutazione di un rating si suddivide in:

  • analisi economico-finanziaria, che permette di esaminare il bilancio, la redditività, la remunerazione del capitale, i flussi di cassa, la capacità dell’azienda di produrre risorse e reddito e un’altra serie di parametri societari fondamentali.
  • analisi di settore, attraverso cui si svolge un paragone con le aziende simili operanti nello stesso contesto. Questo tipo di analisi permette anche di mettere in luce le prospettive future dell’intero mercato, le quali possono avere ripercussioni sulla società valutata e dunque sul rating ad essa assegnato.
  • analisi quantitativa e qualitativa, nella quale si esamina anche lo stesso management, la gestione generale, la struttura, gli obiettivi e le scelte effettuate.

Dopo aver ottenuto tutta la documentazione necessaria, consultato la Centrale dei Rischi e monitorato tutti i movimenti dell’azienda, il rating dell’azienda viene emesso in 90 giorni circa.

Quali sono le classi di rating?

La normativa di riferimento, ovvero i cosiddetti accordi di Basilea, ha indicato le classi di merito seguenti:

 

 

AAA

Valore di rating più alto, l’impresa a cui si dà credito ha un’estrema capacità di restituzione del finanziamento e degli interessi relativi.

AA

L’azienda debitrice ha una capacità molto alta di coprire la cifra del prestito e degli interessi; anche eventuali eventi imponderabili non potrebbero far diminuire tale capacità.

A

L'impresa a cui è andato il finanziamento ha una forte capacità di restituirlo, anche se potrebbe risultare sensibile a eventuali episodi imprevisti e avversi.

BBB

Sufficiente capacità di restituire il capitale prestato da parte dell'azienda, capacità che però potrebbe essere compromessa da situazioni economiche particolarmente critiche.

BB

L'impresa, soprattutto nel breve periodo, riesce ad adempiere agli impegni presi, ma in casi di complicazioni economiche tale sicurezza e tranquillità potrebbero venire meno.

B

L'impresa è particolarmente vulnerabile, soprattutto per quanto riguarda il futuro, il lungo termine e casi straordinari. Al momento presente, però, resiste in una condizione di stabilità.

CCC

L'azienda è molto vulnerabile, il rischio di insolvenza è concreto e potrebbe subentrare in situazioni economiche critiche forti.

CC

Al presente, l'impresa in questione è assolutamente vulnerabile.

C

Nei confronti dell'azienda è stata presentata un'istanza di fallimento, anche se tutti i pagamenti sono stati effettuati.

RD

Rischio di Default, l'impresa non ha rispettato alcuni pagamenti e potrebbe andare verso il fallimento, nonostante rispetti le obbligazioni.

D

L'impresa è insolvente a tutti gli effetti, non ha possibilità alcuna di rimborso e pertanto è in condizione di default o fallimento.

 

 

Quindi, alla luce di quanto hai appena letto, è importante cercare di migliorare in maniera costante il rating aziendale per riuscire a ottenere in maniera semplice e rapida ogni genere di finanziamento o prestito. Per farlo, tuttavia, è fondamentale capire prima quali siano i parametri di valutazione della banca a cui si ha intenzione di rivolgersi, oltre a costruire un business plan per avere a portata di mano un progetto di medio periodo che consenta di migliorare l’indice di affidabilità ai suoi occhi: e per questo, noi di Italfinance Group, siamo pronti a offrirti la nostra assistenza! Contattaci