LAGARDE: non ci impegniamo in anticipo sul calo dei tassi
La Presidente è intervenuta in audizione in Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo. L'estratto del suo discorso.
La Presidente è intervenuta in audizione in Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo. Di seguito un passaggio significativodel suo discorso.
L’inflazione aumenterà temporaneamente nel terzo trimestre 2024
Passando all’inflazione, quella headline è ulteriormente aumentata al 2,3% a novembre dal 2,0% di ottobre, secondo la stima flash di Eurostat. L’aumento negli ultimi dUe mesi, dopo una decelerazione nei mesi precedenti, è stato guidato principalmente da una moderazione nella caduta dei prezzi dell’energia e da un aumento dell’inflazione alimentare.
L’inflazione di fondo, escludendo energia e cibo, è rimasta invariata al 2,7% a novembre e si prevede che si aggirerà intorno ai livelli attuali fino all’inizio del 2025. L’inflazione dei servizi rimane il principale fattore che contribuisce all’inflazione e si è attestata al 3,9% a novembre, in parte guidata dalla recente elevata crescita salariale. Nel complesso, la crescita dei costi del lavoro si è moderata negli ultimi trimestri, nonostante la volatilità della crescita salariale negoziata durante l’estate, e dovrebbe continuare ad attenuarsi. Anche le pressioni inflazionistiche interne stanno diminuendo poiché i profitti hanno ammortizzato gli sviluppi ancora elevati dei costi del lavoro.
Guardando al futuro, si prevede che l’inflazione aumenterà temporaneamente nel quarto trimestre di quest’anno, poiché i precedenti bruschi cali dei prezzi dell’energia non saranno più considerati nei tassi annuali, prima di scendere fino all’obiettivo nel corso dell’anno prossimo.
La politica monetaria della Bce non cambia, non ci impegniamo in anticipo per un percorso di tasso particolare.
Vorrei ora passare alla nostra posizione di politica monetaria.
A ottobre la Bce ha abbassato i suoi tassi di interesse chiave di 25 punti base, dopo i precedenti tagli dei tassi a giugno e settembre. Le informazioni disponibili alla nostra riunione di ottobre hanno confermato che il processo disinflazionistico era sulla buona strada. Il nostro tasso di deposito, il tasso attraverso il quale indirizziamo la posizione della politica monetaria, ora si attesta al 3,25%.
Rivedremo la nostra posizione la prossima settimana, seguendo il nostro approccio dipendente dai dati e meeting-by-meeting. Pertanto, non ci stiamo impegnando in anticipo per un percorso di tasso particolare.
Il nuovo quadro di governance economica rappresenta un’importante opportunità
Vorrei ora passare (…) al nuovo quadro di governance economica dell’UE.
La politica fiscale è essenziale per affrontare le molteplici sfide che l’Europa sta attualmente affrontando, che vanno dalle transizioni verdi e digitali alla sicurezza economica e alla difesa. Ma, affinché la politica fiscale sia credibile e potente, deve anche poggiare su solide fondamenta.
Il nuovo quadro di governance economica dell’UE trova un equilibrio tra la garanzia della sostenibilità fiscale a medio termine e la promozione di investimenti strategici e riforme volte a stimolare la crescita.
Se implementata in modo efficace, offrirà tre importanti vantaggi.
In primo luogo, può aiutare ad affrontare le sfide legate agli elevati livelli di debito, che sono in parte emersi da politiche concepite per tamponare l’impatto delle recenti crisi in tutta l’economia. Il framework si concentra sulla sostenibilità del debito, supportando così anche la trasmissione della politica monetaria.
In secondo luogo, il quadro si sforza di bilanciare un consolidamento fiscale graduale e sostenuto con incentivi per investimenti e riforme strutturali tanto necessari. Introduce la possibilità di estendere i percorsi di aggiustamento fiscale da quattro a sette anni. Tali estensioni sono subordinate all’implementazione di investimenti e riforme che favoriscano la crescita, il che a sua volta rafforzerebbe ulteriormente la sostenibilità del debito aumentando la crescita potenziale. La riduzione degli elevati livelli di debito aumenta anche lo spazio per investimenti strategici a livello nazionale ed europeo.
In terzo luogo, il nuovo quadro può contribuire a rendere l’orientamento fiscale più anticiclico, attenuando le fluttuazioni economiche e sostenendo così la crescita a lungo termine in condizioni di stabilità dei prezzi.
L’attuazione completa e trasparente del quadro rivisto di governance economica è pertanto fondamentale per salvaguardare la capacità degli Stati membri di investire ora e in futuro.