L'attuazione del PNRR e il Sud. Il punto dal Ministero

Per portare a compimento quanto previsto dal PNRR il Ministero per il Sud e la Coesione territoriale punterà su: rispetto cronoprogramma, monitoraggio delle attività e dei fondi destinati al sud e sostegno ai progetti.

L'attuazione del PNRR e il Sud. Il punto dal Ministero

Sono tre le direttrici principali che caratterizzano l'azione del ministro per il Sud e la Coesione territoriale in merito all'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza:

  • il rispetto del cronoprogramma degli interventi di competenza diretta;
  • il monitoraggio costante delle attività delle altre amministrazioni affinché rispettino il vincolo di destinazione al Sud del 40% delle risorse messe a bando;
  • il sostegno alla capacità di progettazione di attuazione degli interventi da parte degli enti territoriali del Mezzogiorno e delle aree interne.

Il ministro Mara Carfagna ha fatto il punto su queste attività in una audizione di fronte alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.

CRONOPROGRAMMA INTERVENTI E RIFORME

In merito all'attuazione degli 'Interventi speciali per la coesione territoriale' previsti dalla Missione 5 Componente 3 del PNRR, il ministro ha comunicato "il rispetto di tutti gli interventi previsti per il 2021, sia in termini di investimenti che di riforme". In particolare, Carfagna si è soffermata sulla riforma della governance delle Zone Economiche Speciali e sul riparto dei 630 milioni di euro destinati a finanziare interventi infrastrutturali nelle stesse ZES. Inoltre, sono stati nominati d'intesa con i presidenti di Regione tutti i relativi commissari. "Nei prossimi mesi - ha aggiunto il ministro - ci occuperemo di promuovere le ZES in Europa e nel mondo, per attrarre investimenti nazionali e internazionali, a partire da un evento a tema che terremo a marzo a Expo Dubai".

Inoltre, sono stati pubblicati gli avvisi pubblici relativi alle strutture sanitarie di prossimità nelle aree interne, alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, agli interventi di contrasto alla povertà educativa, nonché - con riferimento agli interventi ricompresi nel Piano complementare al PNRR - alla costituzione di Ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno. Infine, è stato pubblicato il Decreto interministeriale che ha ripartito le risorse per il miglioramento dell'accessibilità e della sicurezza delle strade nelle aree interne: "Nel primo semestre del 2022 - ha aggiunto in proposito il ministro Carfagna - si approveranno i piani di intervento che verranno redatti dai soggetti attuatori".

Carfagna ha anche spiegato che nel primo semestre 2022 "nell'ambito degli interventi di competenza del ministro per il Sud e la coesione territoriale, non sono previste milestone della Commissione europea", ma piuttosto 'obiettivi interni' propedeutici al raggiungimento nei prossimi semestri degli obiettivi fissati con Bruxelles. "In particolare - ha aggiunto il ministro - entro il primo trimestre di quest'anno pubblicheremo un avviso pubblico per i 500 milioni di nuove risorse previste nell’ambito dell’intervento di 'potenziamento dei servizi e infrastrutture sociali di comunità' rivolto ai Comuni delle aree interne interessati dalla misura". Nel secondo semestre 2022, infatti, l'aggiudicazione di tutti gli interventi di questa misura rappresenta una milestone concordata con la Commissione europea, mentre nello stesso periodo sarà pubblicato un nuovo avviso per gli interventi di contrasto alla povertà educativa, che rappresenta un altro degli obiettivi a rilevanza interna.

    

MONITORAGGIO DELL'ATTIVITÀ DI ALTRE AMMINISTRAZIONI

Nel corso dell'audizione, il ministro Carfagna ha confermato che, per il rispetto della quota del 40% delle risorse del PNRR al Sud, "un meccanismo di monitoraggio ex post non è in sé sufficiente. È stata dunque condivisa l'esigenza di garantire un meccanismo di controllo preventivo: un lavoro congiunto che vede direttamente coinvolto il Dipartimento per la Coesione, il MEF, nonché tutte le amministrazioni titolari degli interventi".

   

SOSTEGNO AGLI ENTI TERRITORIALI

"Siamo consapevoli della fragilità amministrative del Sud - ha affermato Carfagna - e per questo abbiamo lavorato per implementare una 'rete di sicurezza', attraverso misure di varia natura finalizzate a sostenere e supportare le amministrazioni locali". Le principali iniziative in proposito sono riassunte nella guida pubblicata sul nostro sito.

A queste si aggiungerà il PON Capacità per la coesione 2021-2027, previsto dall'Accordo di Partenariato attualmente all'approvazione di Bruxelles, che prevede per questo Programma una dotazione di circa 1,3 miliardi di euro. "Questo programma - ha spiegato il ministro per il Sud e la Coesione territoriale - permetterà l'assunzione a tempo determinato di ulteriori professionalità e la creazione di veri e propri centri di servizio sul territorio, che faranno rete grazie al ruolo di coordinamento dell’Agenzia per la Coesione".