Economia
Richieste di credito: nel 2021 prevista una solida crescita
La performance più positiva è attesa per i prestiti finalizzati oltre i 5.000 Euro. Prospettive incoraggianti anche per i mutui, seppur in rallentamento rispetto al IV trimestre 2020.
In allegato il comunicato relativo alla più recente ricerca condotta da CRIF e SDA Bocconi che, oltre a indagare l’andamento delle richieste di credito durante la prima fase della pandemia, cerca di individuare i possibili trend nella prima parte del 2021.
Tenendo conto che le stime possono essere smentite sia in peggio (ad es. a causa di una terza o quarta ondata di contagi) sia anche in meglio (vaccini pienamente efficaci, nuove terapie, attenuazione spontanea della virulenza, ecc), si è arrivati all’individuazione di uno scenario centrale/baseline rispetto al quale sono poi stati definite due diverse ipotesi, una più critica (Low), e una più favorevole (High).
Per il primo trimestre 2021 è possibile prevedere:
- Un andamento positivo dei prestiti finalizzati superiori a 5.000 Euro sia rispetto al primo sia rispetto all’ultimo trimestre del 2020, nei confronti del quale in particolare i valori mostrano un incremento in una forchetta tra il +2% e il +13% in tutti gli scenari, ovvero con variazioni positive anche in caso di contesto non favorevole (scenari “Low”).
- Diverso è l’andamento del credito finalizzato inferiore a 5.000 Euro: mentre l’andamento del primo trimestre 2021 è migliore di quello del 2020, si nota un indebolimento della performance di questo comparto rispetto alle positive ipotesi di chiusura dell’ultimo trimestre dell’anno con un decremento tra il -29% e il -26%.
- I prestiti personali, che sembravano non aver approfittato del rimbalzo della domanda di credito post fine lockdown, mostrano invece un recupero più lento ma più costante che accelera nell’ultimo trimestre 2020. Nello scenario low i risultati sono in crescita rispetto al 2020, nello specifico +8% rispetto al primo trimestre 2020 e +17% rispetto al quarto trimestre 2020.
- I mutui nei primi mesi del 2021 performano meglio del pari periodo del 2020 con una variazione positiva tra il +11% e il +26%, anche se rallentano rispetto all’ultimo trimestre dell’anno corrente con un picco negativo nello scenario Low del -5%; non va però dimenticato che l’andamento dei mutui è stato comunque molto più positivo di quello degli altri prodotti anche per effetto delle straordinarie condizioni di tasso che hanno alimentato il mercato delle surroghe e delle rinegoziazioni.