Riforma fiscale, audizione Leo

Audizione del Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, sulle tematiche relative alla riforma fiscale incentrata sulle riforme relative ai tributi diretti e indiretti.

Riforma fiscale, audizione Leo

Riportiamo di seguito, un sunto dei temi trattati durante l’audizione.

  • Introduzione – Il Viceministro ha aperto il suo intervento sottolineando come il progetto di riforma fiscale si muova nel solco di quello fatto nella passata legislatura, con la volontà di approfondire tematiche di maggior interesse per i contribuenti, le imprese e lavoratori autonomi. Il disegno di legge di delega al Governo è strutturato in quattro parti: i principi generali, i tributi, il procedimento e i materiali.
  • Principi generali – La prima parte reca i principi relativi alla certezza del diritto. L’obiettivo è quello di combattere l’evasione fiscale occupandosi, al tempo stesso, di tematiche di fiscalità internazionale, rispettando gli orientamenti della normativa europea, delle pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e le raccomandazioni dell’OCSE. Ha sottolineato come il Governo abbia a cuore anche le tematiche del facilitamento all’investimento nel nostro territorio e quindi di creare una fiscalità confident per le imprese italiane che si sono spostate all’estero o quelle estere che vogliono accedere al nostro mercato.
  • Tributi – Per quanto riguarda i tributi, ha espresso la volontà di sviluppare riforme a 360 gradi, sia sui tributi diretti sia su quelli indiretti senza dimenticare gli altri segmenti del sistema. I vari interventi riguarderanno:
  • IRPEF – Il Governo vuole ridisegnare l’imposizione lavorando sulle diverse categorie reddituali. Per esempio, per i redditi immobiliari vorrebbero introdurre una cedolare secca, vorrebbero poi creare un’unica categoria per i redditi finanziari e da capitale. Per quanto riguarda i redditi da lavoro autonomo, vogliono ridisegnare il meccanismo per l’applicazione di una ritenuta più bassa. Per le imprese minori, vogliono introdurre l’IRI, cioè un meccanismo analogo alle società di capitali che hanno un’imposta proporzionale del 24%. Per quanto riguarda i redditi diversi vogliono stabilizzare la rivalutazione delle partecipazioni dei terreni.

Da ciò poi l’obiettivo è lavorare sulle deduzioni, eliminando quelle meno necessarie. Da qua, trovando la base imponibile, il Governo lavorerà sugli scaglioni, con interventi già dal 2024, con l’obiettivo di arrivare a 3 scaglioni e 3 aliquote. Fatto questo, andranno ad incidere sulle detrazioni tra cui quelle più rilevante è quella dei crediti di imposta che ad oggi sono 227 e sui quali si faranno interventi di pulizia per mettere le risorse risparmiate a servizio della riduzione dell’IRPEF.

  • IRES – Il Ministro ha continuato dicendo che il Governo vuole attuare interventi mirati alla riduzione del carico IRES a condizione che l’utile detassato venga finalizzato a interventi per occupazione o investimenti. L’obiettivo è riallineare gli asset civilistici con gli asset fiscali.
  • IVA – Obiettivo è armonizzare la disciplina con le regole dell’Unione Europea rivedendo il meccanismo delle esenzioni e del presupposto dell’imposta.
  • Tributi minori – Obiettivo è fare ordine pensando anche di eliminare i microtributi per portare alla razionalizzazione del sistema
  • Dogane – Obiettivo è allineare la nostra normativa a quella dell’Unione Europea.
  • Accise – Obiettivo è ridurre il carico delle accise dove vengono fatti interventi, in relazione, per esempio, al carburante.
  • Tabacchi e alcool – Ritiene necessario effettuare delle rivisitazioni in una logica di semplificazione per entrambi i settori, per esempio ripensando al sistema delle etichette degli alcolici usando sistemi più innovativi.
  • Giochi – Non vuole abbandonare il sistema delle concessioni ma ha sottolineato l’importanza di salvaguardare la salute, disciplinando anche il gioco online.
  • Procedimenti – Ha continuato parlando dei procedimenti collaborativi tra amministrazione finanziaria e contribuente e il procedimento accertativo.
  • Procedimento accertativo – Il Governo vuole realizzare il “cambia verso” per le piccole imprese, cioè introdurre il concordato preventivo biennale per ottenere il reddito di quel contribuente in maniera millimetrica, lavorando anche con l’intelligenza artificiale. Per le imprese di maggiori dimensioni, invece, il Governo si muove verso la cooperative compliance, introducendo un meccanismo che guardi all’attività di accertamento ex ante e non ex post.
  • Riscossione – Per quanto riguarda la parte della riscossione, l’obiettivo è la semplificazione del meccanismo del ruolo, definendo una riduzione del tempo entro cui l’Agenzia delle Entrate deve effettuare la riscossione.
  • Contenzioso tributario – Per quanto riguarda il contenzioso tributario, faranno interventi per correggere la legge 130/2022 in particolare sulla questione mediazione, e interventi sulla tutela cautelare accelerando i processi e introducendo meccanismo conciliativi.
  • Sanzioni – Il Viceministro ha espresso la volontà di riallineare il processo tributario con quello penale. Vogliono rivedere il meccanismo sanzionatorio amministrativo, introducendo il meccanismo di proporzionalità, e i meccanismi del concorso e della continuazione.
  • Materiali – In conclusione, ha annunciato che il Governo sta già lavorando sui Testi unici che auspica esser pronti già all’inizio dell’anno. Arriverà poi anche il codice tributario con una parte generale e una parte speciale che riguarda i singoli tributi.

Audizione completa sulla WebTV della Camera