TLTRO: che cosa sono?

TLTRO: tutto quello che c'è da sapere nella pillola "Finanza per tutti" di Italfinance Group.

TLTRO: che cosa sono?

Un giorno da “Draghi”: scopriamo insieme che cosa sono le TLTRO, misure di politica monetaria non convenzionale introdotte dall’ormai ex Presidente della Banca Centrale Europea (BCE) Mario Draghi.

Che cosa sono?

Come vengono erogati?

Quanti ne ha concessi la BCE?

Negli ultimi giorni abbiamo sentito nominare spesso il suo nome, forse più spesso che negli ultimi 8 anni, durata della sua carica di Governatore della Banca Centrale Europea: Mario Draghi termina proprio oggi, 31 ottobre 2019, il mandato alla BCE, l’istituzione responsabile della politica monetaria dell’UE, e lo termina tra gli applausi dei massimi capi di Stato.

Ma che cos’ha fatto il nostro connazionale per conquistarsi i meriti del proprio lavoro?

Tra i vari strumenti non convenzionali adottati dalla BCE durante il suo mandato, Mario Draghi ha introdotto le TLTRO, acronimo per “Targeted Longer Term Refinancing Operations”, ossia operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (durata massima del prestito: 4 anni).

Che cosa sono?

I TLTRO sono fondi che la BCE mette a disposizione delle banche, che a loro volta devono utilizzarli per potenziare l’erogazione di prestiti bancari a favore del settore privato non finanziario dell’Eurozona (quindi società non finanziarie e famiglie, a eccezione di quelle che devono acquistare abitazioni).

La finalità di questi prestiti agevolati è rendere le banche in grado di stimolare l’economia reale*, gli investimenti e i consumi attraverso una maggiore circolazione di liquidità nel sistema economico.

Come vengono erogati?

I TLTRO vengono erogati dalla BCE in tranche, attraverso aste a cui possono partecipare le banche dell’Eurozona per chiedere i prestiti quadriennali.

Il tasso di interesse* a cui la BCE presta il denaro dipende dall’atteggiamento delle banche: maggiore è il numero di prestiti che quest’ultime concedono a società non finanziarie e famiglie, più attraente (e quindi meno costoso) diventa il tasso d’interesse che pagano alla BCE sulle TLTRO.

Per incentivare ulteriormente le banche a fare uso dei TLTRO concessi, il tasso di interesse può scendere anche in territorio negativo. Quindi, se le banche non utilizzano i TLTRO, devono poi pagare un tasso molto alto alla BCE e, per evitare che ciò accada, non conviene non utilizzare i fondi concessi ma immetterli nel sistema economico: ecco come la Banca Centrale Europea diretta da Mario Draghi è riuscita a stimolare e a iniettare liquidità in tutta Europa, distribuendola in modo capillare a famiglie e aziende attraverso le singole banche.

Quanti ne ha concessi la BCE?

Finora abbiamo assistito a tre aste di TLTRO:

TLTRO I: nel 2014 la BCE concesse alle banche un plafond* per un importo pari al 7% dell’ammontare totale dei prestiti erogati dalla singola banca. Vigeva poi l’obbligo di restituzione dei fondi per chi non avesse utilizzato queste risorse per il fine a esse destinato a scadenze prestabilite.

TLTRO II: nel 2016 anche i finanziamenti della seconda asta organizzata dalla BCE per le banche era in funzione del totale dei prestiti già concessi da ogni istituto, come per la prima TLTRO.

TLTRO III: la terza tornata di TLTRO è stata annunciata lo scorso marzo, una serie di operazioni da lanciare nel periodo compreso tra settembre 2019 e marzo 2021 e con scadenza a 2 anni, con lo scopo di preservare condizioni favorevoli del credito bancario e una regolare trasmissione della politica monetaria.

Quindi le TLTRO rappresentano un aiuto, vicino e concreto, che la Banca Centrale Europea offre alle imprese sul nostro territorio, anche a quelle dietro casa che non ci immagineremmo. Questo è un forte segnale di presenza da parte di un’istituzione europea che si può spesso avvertire come lontana e in una realtà a sé, ma risponde perfettamente a quello che è il pensiero di Mario Draghi e che lui stesso a ribadito nel discorso di fine mandato: “Abbiamo bisogno di più Europa. È il momento di avere più Europa, non meno. Ci serve un’Europa più forte. In un mondo globalizzato, condividere la sovranità vuol dire guadagnare sovranità. Nessun obiettivo fondamentale può essere raggiunto da un singolo Paese da solo. Il mio obiettivo è sempre stato quello di rispettare il mandato sancito dal Trattato, perseguito in totale indipendenza e portato avanti attraverso un'istituzione che è diventata una moderna banca centrale in grado di gestire qualsiasi sfida”.

 

Whatever it takes. 

*L’economia reale è l’ambito “tangibile” del sistema economico, legato alla produzione e alla distribuzione di beni e servizi, oltre alle proprietà quali fabbriche, fabbricati, immobili, terreni, macchinari, impianti e tutto ciò che riguarda la produzione in generale. Si contrappone all’economia finanziaria, l’ambito “non tangibile” del sistema economico, che non produce nulla ma è indispensabile per il buon funzionamento dell’attività economica reale: esso comprende azioni, obbligazioni, derivati, mutui, polizze, finanziamenti e prodotti finanziari in genere.

*Il tasso di interesse è il valore, espresso in percentuale, dell’interesse applicato a un prestito e corrisponde alla remunerazione che riceve chi ha concesso il finanziamento. Quando viene erogato un prestito, il debitore deve infatti impegnarsi a rimborsare interamente il creditore con il capitale ricevuto in prestito, più una somma di denaro a titolo di interesse. La differenza tra quanto versato dal debitore e quanto percepito al momento del prestito corrisponde al tasso interesse.

*Il plafond è l’importo limite di un fido bancario, ossia dell'impegno assunto da una banca a mettere una somma a disposizione del cliente, o di assumere per suo conto un'obbligazione nei confronti di un terzo.