La nuova carta d’identità delle imprese italiane

Sempre più social e oltre confine. È il quadro che emerge sul profilo delle imprese italiane descritto all’interno dell’analisi originale condotta nel corso del 2019

La nuova carta d’identità delle imprese italiane

Da parte delle imprese si riscontra sempre maggiore interesse verso il digitale e l’import-export. È il quadro che emerge sul profilo delle imprese italiane descritto all’interno dell’analisi originale condotta nel corso del 2019 da CRIF, alimentata dai dati del CRIF Information Core, il patrimonio informativo del Gruppo. Riportiamo di seguito alcune evidenze della ricerca

Il profilo a portata di swipe up
Il web appassiona, sempre di più, anche le imprese. L’analisi mostra che oltre il 10% degli imprenditori fa abitualmente uso di almeno 3 social network, e 1 impresa su 2 possiede almeno una identità digitale.

Lo "stato civile"
Oltre il 15% delle imprese italiane ha un titolare effettivo indiretto, ovvero un soggetto che non compare direttamente tra i soci ma che detiene il controllo tramite una struttura societaria ad albero, in taluni casi complessa e di difficile ricostruzione.

I confini geografici
Tra le altre, una delle maggiori sfide che le imprese italiane dovranno affrontare nei prossimi anni consisterà nell’incremento delle esportazioni: il 70% delle imprese attive sull’import-export si concentra attualmente soltanto in 5 regioni italiane. Sono tre i principali settori che stanno guardando oltre oceano.


Scopri quali sono i settori trainanti nell’infografica completa della ricerca CRIF Market
Outlook, “Credit2Business: oltre il solito network”, pubblicata su CRIF Finance Next.

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