NPL e UTP: una terra promessa

Con l'avvento degli Npl e degli Utp, con il loro mercato improvviso, si sono creati nuovi scenari, mai di facile lettura, facendo sorgere la necessita' di resettare e ri-settare le strategie d'impresa

NPL e UTP: una terra promessa
Parafrasando sfortunate situazioni biblico storiche, esiste un parallelo con cio' che, di fatto, in questi ultimi anni e' accaduto nel nostro settore.
 
Con l'avvento degli Npl e degli Utp, con il loro mercato improvviso, in un certo senso estraneo ai vecchi meccanismi, le societa’ di Service per il Leasing come noi, ma anche quelle con strutture piu’ contenute e meno radicate, si sono trovate senza le moli di lavoro a cui da anni erano abituate.
 
Organizzazioni piu’ o meno complesse sono finite in un batter d’occhio in un guado, in assenza di una normalita’ di carico degli affidi. I costi fissi hanno cominciato a pesare sempre di piu’ in funzione dello scorrere inesorabile del tempo. I nuovi scenari, mai di facile lettura, hanno fatto sorgere la necessita' di resettare e ri-settare le strategie d'impresa.
 
Alcuni fra i service, una gran parte, non ce l’hanno fatta, taluni sono rimasti in attesa del ritorno degli incarichi , altri hanno deciso di farsi acquisire da strutture piu' grandi legandosi completamente ad esse e perdendo autonomia e spazi di mercato , infine altri,come noi, hanno deciso di resistere ed anzi di fare investimenti contro corrente , consci delle enormi opportunita’ che avrebbe offerto il mercato a venire.
 
In realta’ ci eravamo preparati alla tempesta perfetta , anche con un po’ di fortuna l’avevamo letta in anticipo, ma il tempo necessario perche’ si arrivasse sull’altra sponda rappresentava pur sempre una grande e forse grave incognita.
 
E qual'e' ora ad inizio 2020 la situazione?
 
In generale c’e’ sempre tempesta in mare aperto e mancano pur sempre e per tutti determinate certezze , questo anche per la forma irreversibile che ha preso il mercato, sempre piu’ impalpabile, volatile, ergo flessibile in ragione di uno strano mondo, fatto di pochi punti fermi.
 
Ma le nostre, di navi sono dall'altra parte, hanno messo saldamente l'ancora e senza padrone alcuno , sono in terra promessa con tutto e sottolineo tutto il loro equipaggio. Ma ora bisogna costruire , edificare il nuovo al di la’ dal mare.
 
Proviamo ad immaginare e ci troviamo a pensare ad un posto stimolante, fatto di nuove dinamiche, in cui e' prioritaria la capitalizzazione veloce dei crediti specie se deteriorati, in cui domina il renting, in cui e' fondamentale avere processi efficienti e aggiornati costruiti sulla disponibilita’ e sulla lettura attenta dei bigdata, in cui si padroneggiano le nuove tecnologie e i famosi blockchain.
 
Un luogo fatto di relazioni professionali solide, di trasparenza e collaborazione, di sana concorrenza si’ ma anche di condivisione di idee e di ideali, un luogo fatto di pulizia e di correttezza in ragione dell’uomo inteso come centro di qualita’ professionali ma anche e soprattutto come centro di  umanita’. 
 
Nietszsche diceva che il male e il bene non esistono singolarmente ma insieme concorrono alla costruzione del nuovo; ed e’ li’ che bisogna edificare. Li’ bisogna far correre il cervello e l’immaginazione in ragione di un sogno. Ed e’ li’ che dopo trentatre’ anni di leasing e di annesse problematiche, intendiamo raccogliere con entusiasmo il guanto di una nuova meravigliosa sfida.