Coronavirus, le Regioni a sostegno di Famiglie e Imprese

Per contrastare gli effetti negativi del virus su famiglie e imprese anche le Regioni stanno adottando misure di sostegno e contenimento. Ecco una mappa aggiornata ad oggi dei provvedimenti.

Coronavirus, le Regioni a sostegno di Famiglie e Imprese

Per contrastare i pesanti danni che il Coronavirus sta creando a imprese e cittadini non ci sono solo le misure del Governo centrale. Un numero crescente di Regioni, infatti,  sta mettendo in campo una serie di misure per sostenere imprese e famiglie alle prese con i danni causati dall'emergenza Covid-19. Ecco quali sono ad oggi.

 

Lazio: Moratoria regionale straordinaria 2020 per i prestiti concessi dalla Regione

La Regione Lazio ha approvato un nuovo provvedimento per assicurare liquidità alle imprese e partite iva in questo momento di difficoltà causato dal Coronavirus. Nella delibera viene infatti decisa:

  • Una moratoria per i rimborsi dei crediti concessi dalla Regione tramite i numerosi bandi varati in questi anni. Parliamo del Fondo Rotativo per il Piccolo Credito, di Fondo Futuro, dei prestiti partecipativi a sostegno del circolante e dello Smart Energy Fund. Tutti i beneficiari di questi bandi (con una posizione debitoria “sana”) possono chiedere la sospensione delle rate per massimo di 12 mesi, oppure un allungamento del periodo di ammortamento del finanziamento (per massimo il 100% della durata residua e comunque per non oltre 5 anni);
  • La sospensione, per i vincitori dei bandi FESR, di tutti i termini per gli adempimenti, come quelli per la costituzione delle ATI/ATS, la sottoscrizione degli Atti di Impegno, la realizzazione dei progetti, la richiesta di anticipo e la presentazione della fidejussione e le richieste di Saldo, etc;
  • La proroga di 60 giorni delle scadenze per partecipare a quattro bandi: “DTC-seconda fase”, i due bandi non ancora aperti sull’internazionalizzazione e quello, anch’esso ancora chiuso, per le APEA.

La Giunta della Regione Lazio ha inoltre varato il Piano ProntoCassa da 400 milioni di euro con cui saranno messi in campo interventi a sostegno delle imprese. Ecco come saranno articolate le misure:

  • Attivazione di un “Fondo Rotativo per il Piccolo Credito” di 55 milioni di euro, che sarà operativo entro la prima decade di aprile grazie alla piattaforma “Fare Lazio” gestita da Artigiancassa e Mediocredito Centrale. Il Fondo erogherà prestiti di 10mila euro a tasso zero da restituire in cinque anni (con un anno di preammortamento) per far fronte alle esigenze di liquidità di aziende e partite iva;
  • Attivazione di una provvista BEI di 100 milioni, che sarà messa a disposizione degli istituti di credito del Lazio per generare 200 milioni di prestiti (di importo superiore a 10mila euro) alle imprese, a tasso agevolato (ulteriormente ridotto grazie ad un fondo regionale di 3 milioni con cui garantire l’abbattimento degli interessi). Per accedervi la imprese potranno rivolgersi direttamente alle banche convenzionate (che saranno selezionate entro il 20 aprile), senza passare dalla Regione;
  • Attivazione di una sezione speciale all’interno del Fondo Centrale di Garanzia dedicata alle imprese e ai liberi professionisti del Lazio per: il rilascio di garanzie (con copertura dell’80%) e per la riassicurazione delle operazioni dei Confidi (con copertura del 90%), utilizzando le opportunità del Decreto “Cura Italia”. Il plafond iniziale della sezione sarà di 10 milioni di euro (5 milioni stanziati dalla Regione Lazio e 5 milioni dalle Camere di Commercio) a cui si potranno aggiungere ulteriori 10 milioni del MISE.

Gli altri interventi della Regione Lazio riguardano lo smart working, i servizi socio-assistenziali e le scuole. Sul primo fronte le iniziative sono rappresentate da due bandi da 2 milioni di euro ciascuno per l’erogazione di contributi:

  • Ai piccoli Comuni del Lazio per potenziare lo smart working. Per accedere al bando c’è tempo fino al 20 aprile 2020;
  • Alle imprese di tutte le dimensioni (con almeno due dipendenti) e alle partite IVA per la riorganizzazione aziendale verso il lavoro agile. Grazie al contributo si potranno acquistare sia servizi di consulenza e formazione per l’adozione di un piano di smart working (azione obbligatoria), sia strumenti tecnologici (facoltativa). Al bando si può accedere dal 12 marzo, fino a esaurimento delle risorse. 

Per quanto riguarda i servizi socio-assistenziali, la Regione ha assegnato 5,5 milioni di euro ai distretti sanitari regionali per garantire il mantenimento o l'attivazione di funzioni come: 

  • Assistenza domiciliare per disabili, anziani e minori;
  • Accoglienza notturna, trasporto e mense sociali;
  • Prestazioni di consegna a domicilio dei generi di prima necessità come alimenti, pasti, medicinali, potendo stipulare accordi con le catene di distribuzione alimentare e dei servizi di ristorazione che offrono prestazioni a domicilio nonché con le farmacie

Infine c’è il capitolo scuola. Per le superiori, alle prese con la didattica online, la Regione ha lanciato invece il bando “Progetto classe virtuale” da 2,7 milioni di euro, che prevede la concessione di un contributo a fondo perduto di 3mila euro a scuola. Fondi con cui favorire:

  • Le attività di animazione e formazione per i docenti sull’utilizzo delle modalità e-learning;
  • L’acquisto/affitto attrezzatura dedicata;  
  • L’attivazione tecnici ed esperti esterni;  
  • La produzione di materiale, contenuti didattici;  
  • L’affitto/accesso piattaforme per garantire la formazione a distanza.

Il bando è a sportello e ciascuna scuola potrà presentare una sola domanda.

 

Calabria: stop ai pagamenti delle rate per i finanziamenti concessi dalla Regione

Anche la Regione Calabria mette in campo un provvedimento per sostenere la liquidità delle imprese. La Giunta regionale, infatti, ha deliberato la sospensione fino al 30 settembre 2020 del pagamento delle rate di rimborso dei finanziamenti concessi dalla Regione, a valere sui seguenti Fondi che erogano prestiti alle imprese: Fuif e Frif, Fondo regionale occupazione e inclusione (Foi), Fondo unico per l’occupazione e la crescita (Fuoc) e Fondo Garanzia Microcredito. 

La Calabria ha inoltre disposto la sospensione (dal 31 gennaio 2020 al 30 settembre 2020) dei termini previsti dai bandi per la realizzazione degli investimenti, per il loro completamento e per la rendicontazione finale. 

Sono sospesi, infine, i termini per la presentazione delle domande di agevolazione relative al Fondo per il sostegno all’Artigianato.

Basilicata: Per sostenere le imprese si punta su credito e liquidità

La Regione Basilicata ha varato quattro misure per sostenere le imprese, ma anche i lavoratori, nell’affrontare la crisi generata dall’epidemia.

La prima riguarda il differimento dei termini per gli investimenti cofinanziati dalla Regione e la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti agevolati concessi dal Micro Credito.

E’ stato inoltre istituito il Fondo "Piccoli prestiti per il sostegno e il rafforzamento delle micro imprese lucane" da 9 milioni di euro, che ha l’obiettivo di contrastare il credit crunch verso questa tipologia di imprese. In particolare il Fondo concede un finanziamento (in parte a tasso zero e in parte a tasso agevolato) a favore di microimprese già esistenti ed attive che hanno difficoltà di accesso ai canali tradizionali del credito per ottenere liquidità per: 

  • Realizzare nuovi progetti; 
  • Espandere l’impresa; 
  • Rafforzare le sue attività generali compreso operazioni sul circolante.

Al Fondo possono accedere le microimprese, i lavoratori autonomi ed i liberi professionisti, operanti in tutti i settori produttivi (industria, turismo, commercio, artigianato, servizi, socio sanitari -assistenziali, agroindustriali). 

Inoltre la Basilicata, come già fatto da altre Regioni, ha pubblicato un bando da 3 milioni di euro per sostenere lo smart working delle imprese, incluse quelle di grandi dimensioni.

Infine la Regione ha aderito all“Accordo per il credito 2019” sottoscritto a novembre 2019 dall’ABI e dalle principali Associazioni Imprenditoriali, che sospende o allunga il pagamento delle rate di mutuo attivate dalle PMI verso le banche, su investimenti cofinanziati da strumenti di incentivazione regionale.

Le misure delle province di Trento e Bolzano

Aumentano anche le misure che le due province autonome di Trento e Bolzano stanno adottando per sostenere imprese e famiglie.

Trento la Provincia ha approvato una nuova legge provinciale (la 2-2020) con cui vengono adottate “Misure urgenti di sostegno per le famiglie, i lavoratori e i settori economici connesse all'emergenza epidemiologica Coronavirus”. Tra i principali provvedimenti figurano:

  • Una serie di semplificazioni per gli appalti che, in buona sostanza, intendono favorire un maggiore coinvolgimento delle imprese trentine, grazie a criteri premianti che valorizzino la territorialità e la filiera corta; 
  • Il concorso della Provincia all’abbattimento degli interessi su linee di credito di durata fino a 24 mesi, contratte dalle imprese trentine con banche che hanno aderito al protocollo siglato con la provincia;
  • L’accelerazione dell’erogazione dei contributi regionali, anche ricorrendo a soggetti esterni per l'istruttoria delle domande;
  • Il differimento del pagamento della prima rata dell’Imposta Immobiliare Semplice (IMS), dall’attuale 16 giugno 2020 alla scadenza della seconda (16 dicembre 2020), fermo restando, per chi vuole, la facoltà di effettuare il versamento secondo la scadenza ordinaria. Ciò farà sì che nel portafoglio di famiglie ed imprese rimanga, nell’immediato, una disponibilità monetaria complessiva pari a circa 90 milioni di euro;

La Provincia di Trento ha, inoltre, avviato il Progetto “Io resto a casa” di assistenza all’utenza fragile over 75, tramite la consegna gratuita a domicilio della spesa e dei farmaci

Bolzano, invece, l’ultima novità riguarda le scuole che riceveranno un contributo di 15mila euro (a valere sui fondi europei) per l'acquisto di strumenti digitali con cui sostenere la didattica online. Ciascuna scuola darà la strumentazione in comodato d'uso a studenti (principalmente) o docenti, che ne abbiano necessità.

La Provincia affiancherà anche il differimento del pagamento di prestiti ottenuti dal fondo di rotazione (L.P. 9/1991).

La Giunta metterà inoltre a disposizione delle cooperative di garanzia capitale aggiuntivo per consentire la rinegoziazione e il rifinanziamento del debito. 

Più in generale la Provincia di Bolzano rende noto che sta lavorando a un complessivo Pacchetto Alto Adige trasversale ai settori economici e amministrativi per supportare in tutti gli ambiti in cui le famiglie, le imprese e le organizzazioni.

A Bolzano, infine, le banche altoatesine hanno concesso un differimento per i mutui a famiglie e imprese. Si tratta nello specifico di una dilazione fino a 12 mesi per crediti a medio-lungo termine, così come – in alternativa o in aggiunta – la possibilità di prolungarne la durata fino a 24 mesi per ottenere in questo modo una riduzione della rata.

Valle d’Aosta: Da aprile sospensione dei mutui concessi dalla Regione

La Regione Valle d’Aosta ha approvato la LR 4-2020 con cui è stata prevista la possibilità, previa domanda degli interessati, di sospendere per 12 mesi il pagamento delle rate dei mutui concessi da FINAOSTA S.p.A. a partire dal 1° maggio;

Per i titolari di mutuo FINAOSTA S.p.A con rate in scadenza nel mese di aprile, la sospensione potrà essere, invece, attivata sin da subito.

La misura fa seguito al precedente annuncio della Regione che informava sull'imminente varo di un primo pacchetto di misure per sostenere il tessuto produttivo regionale e le famiglie valdostane alle prese con i danni causati dal Coronavirus. Tra gli interventi previsti ci sono:

  • L’anticipazione dell’erogazione sul trattamento di integrazione salariale per garantire continuità del reddito dei lavoratori in caso di sospensione o riduzione dell’attività produttiva, implementando così le misure del Decreto Cura Italia del Governo;
  • Il trasferimento straordinario alla Camera di Commercio per la costituzione di un fondo di garanzia da utilizzare in convenzione con enti di garanzia collettiva dei fidi territoriali, cioè i Confidi. 

 

Liguria: Approvato l’accordo quadro per la cassa integrazione in deroga

Anche la Regione Liguria ha completato tutti i passaggi per attivare la cassa integrazione in deroga (CIGD) prevista dal decreto Cura Italia. La Giunta ha infatti approvato l'accordo quadro per la CIGD delle imprese liguri a cui saranno destinati 32 milioni del Cura Italia. Nell’attesa della pubblicazione del decreto di riparto dei fondi alle regioni (atteso a giorni), sono intanto disponibili sul sito della Regione Liguria:

  • I facsimile della domanda da inviare e dell'accordo sindacale che devono sottoscrivere le aziende con più di cinque dipendenti;
  • La piattaforma per l'invio delle domande (che sarà possibile effettuare non appena sarà pubblicato il decreto).

Oltre agli ammortizzatori sociali, la Regione ha anche varato una serie di misure per le imprese. Si tratta anzitutto del bando da 5,5 milioni a favore di Micro e Piccole Imprese del Turismo, Commercio e Artigianato, che si apre il 10 aprile. Parliamo di un Fondo a sostegno del circolante di queste imprese e che opera a Garanzia diretta del finanziamento concesso da una Banca Convenzionata o fornendo una controgaranzia ad un Confidi convenzionato che garantisce il finanziamento. 

Le banche convenzionate potranno erogare finanziamenti per il sostegno del circolante di importo tra i 10mila e i 30mila euro, con pre-ammortamento di 12 mesi e durata ammortamento compresa tra i 24 e i 72 mesi. Il Fondo sarà attivo fino al 30 settembre 2020.

Oltre al Fondo di garanzia da 5,5 milioni, la Regione Liguria pubblicherà altre tre misure, rispettivamente per il commercio ambulante, la cultura e lo sport.

Il primo intervento avrà una dotazione di 700 mila euro con cui sarà istituito un Fondo rotativo per la concessione di prestiti rimborsabili per il circolante a condizioni vantaggiose (tasso 0,75% annuo), rivolto alle imprese del commercio ambulante. Il Fondo sarà attivo dal prossimo 6 aprile fino ad esaurimento risorse.  In questo caso l’importo del finanziamento garantito, nella misura del 100%, è tra i 5 mila e i 35 mila euro.

Saranno inoltre istituiti due Fondi rotativi, uno per la cultura e uno per lo sport, da 500 mila euro ciascuno, tramite cui i soggetti operanti in questi settori potranno chiedere un anticipo a Filse per quelle spese correnti che in questo momento faticano a sostenere, in modo da avere un sollievo finanziario in attesa di riprendere l’attività. I fondi prevedono, infatti, la possibilità di finanziamento da 10 mila a 25 mila euro, a un tasso dello 0,75%, e una durata dell’ammortamento in 5 anni. Nello specifico:

  • Il Fondo per la cultura è destinato a soggetti privati, piccole e medie imprese che, in forma societaria o di associazione o di fondazione esercitano attività imprenditoriale in locali aperti al pubblico nei settori della cultura e dello spettacolo, sia dal vivo che riprodotto;
  • Il Fondo rotativo per lo sport è destinato a singole associazioni o società sportive dilettantistiche iscritte al registro delle società sportive del Coni o alla sezione parallela del Cip, che svolgono attività giovanile (per i ragazzi fino a 16 anni) e/o attività per persone diversamente abili. 

E’ già attivo, infine, anche il bando da 748mila euro che mira a sostenere le famiglie con entrambi i genitori che lavorano, ad accudire i figli con meno di 15 anni che, in questo momento, restano a casa dopo la chiusura delle scuole. Più nello specifico al bando possono partecipare le famiglie con ISEE inferiore ai 50mila euro per la copertura di spese per:

  • Gli strumenti informatici per la frequenza a distanza o gli esercizi assegnati a casa,
  • L’assistenza domiciliare,
  • Il trasporto e la logistica.

Il contributo a nucleo familiare, a prescindere dal numero di figli, ha un importo ricompreso tra i 300 e i 500 euro, a seconda dell’ISEE. Le domande potranno essere presentate dal 16 marzo, fino al 16 aprile 2020.

 

Abruzzo: Ecco come richiedere la sospensione dei mutui concessi dalla Regione

Dopo avere pubblicato l’Ordinanza n. 9 del 18 marzo 2020 per la “Sospensione dei termini di pagamento delle rate dei mutui/prestiti facenti capo alle società in-house Abruzzo Sviluppo e FiRA”, la Regione rende note le modalità operative per accedere a questa possibilità. 

In particolare l’ultimo aggiornamento riguarda le istruzioni per chiedere la sospensione dei mutui erogati da FIRA. L’Ordinanza infatti accorda la possibilità, per i titolari di questi mutui ipotecari, di sospendere le rate di mutuo fino alla cessazione dello stato di emergenza, ovvero fino al 30 settembre 2020. 

Per quanto riguarda invece i mutui concessi da Abruzzo Sviluppo, le imprese interessate alla sospensione possono fare domanda alla società che ne verificherà la regolarità. Possono infatti possono beneficiare della sospensione e di un corrispondente allungamento della durata dei piani di ammortamento, solo i soggetti in regola con i pagamenti (ma anche chi regolarizza la propria posizione prima della presentazione della richiesta, inclusi coloro che a seguito di provvedimenti di revoca hanno già sottoscritto un nuovo piano di rientro e fatta eccezione per coloro che non intendano avvalersi della sospensione). La sospensione, lo ricordiamo:

  • Riguarda il rimborso dei prestiti che è sospeso a partire dalla rata del mese di marzo 2020 e fino alla data del 30 settembre 2020;
  • Opera fino al 30 settembre 2020 e coinvolge tutti i termini perentori in corso posti a carico dei soggetti beneficiari dei prestiti con scadenza dal 1 marzo 2020;
  • Durante la durata del periodo di sospensione dei pagamenti non sarà applicato alcun tasso di interesse.

Per quanto riguarda la società regionale FIRA, invece, è sospeso fino al 30 giugno il pagamento delle rate da parte delle imprese abruzzesi (in base alla L.R. 16/2002).

Ma per venire incontro alle necessità delle imprese, la Regione Abruzzo - come molte altre regioni italiane - ha deciso anche di prorogare i bandi finanziati con i fondi POR FESR, incluso quello da 5,6 milioni di euro per sostenere investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili (Azione 3.1.1) e quello da 3 milioni che sostiene l’inserimento dei ricercatori nelle imprese per favorire le attività di R&S a livello aziendale (Azione 1.1.1). 

Soluzioni analoghe si stanno pensando anche per il comparto cultura dove si punta sull’accelerazione delle attività di rendicontazione delle domande relative al 2019 afferenti alla L.R. 55/13 (che finanzia eventi nel settore cultura) e alla L.R. 46/14, ma anche alla rapida pubblicazione dei nuovi bandi 2020.

 

Sicilia: Contributi per l'acquisto di PC a favore di studenti con difficoltà economiche

La Regione Sicilia ha diramato una circolare che mette a disposizione di ogni scuola un contributo massimo di 2.500 euro, per supportare le dotazioni tecnologiche individuali degli studenti con maggiori difficoltà economiche. L'iniziativa mira infatti a sostenere la didattica on-line, attraverso contributi agli istituti scolastici medi e superiori, per l'acquisto, il noleggio o il comodato d'uso di computer portatili (ma anche tablet e dispositivi mobili idonei all'apprendimento in modalità FAD) da mettere a disposizione di studenti con un ISEEnon sia superiore ai 30mila euro. I fondi a disposizione sono 970mila euro e per ottenere il contributo, le scuole possono inviare una PEC alla Regione.

La misura si aggiunge all’imminente pubblicazione di un bando per l'individuazione del soggetto gestore del Fondo per la realizzazione di operazioni cosiddette "Tranched Cover" (garanzie di portafoglio), per oltre 25 milioni di euro, soldi provenienti da somme liberate dalla precedente programmazione europea. Si tratta di una complessa operazione di ingegneria finanziaria che consente di mobilitare, attraverso garanzie per l'accesso al credito bancario, oltre 250 milioni di euro di finanziamenti per PMI in modo da alimentare capitale circolante nella difficile fase di carenza di liquidità determinata dall'epidemia Covid-19. Per favorire l'accesso al credito delle PMI siciliane, le risorse del Fondo saranno prioritariamente impegnate per l'attivazione di strumenti finanziari riferibili alla costituzione di garanzie a copertura. Si tratta di misure che saranno adottate grazie all'attivazione di convenzioni con banche, intermediari finanziari e confidi autorizzati dalla Regione Siciliana e operanti sull’isola.

Questa misura si affianca alle risorse già destinate al Fondo centrale di garanzia (102 milioni di euro già assegnati, che la giunta Musumeci ha deciso di incrementare di ulteriori 100 milioni e che garantiscono l'80% dei finanziamenti bancari per le imprese), che consentono di finanziare 20mila imprese con oltre 2 miliardi di euro di risorse liquide da immettere sul mercato.

Tra le altre misure finora adottate dalla Regione Siciliana per sostenere imprese e cittadini in questa fase così difficile causata dall’emergenza Coronavirus ci sono poi:

  • La proroga, dal 31 marzo al 30 giugno, per la presentazione dell'attestato di esenzione del ticket sanitario relativo all'anno 2019/20, per evitare affollamenti alle ASL;
  • L’emissione del pagamento ai Comuni della quarta trimestralità del Fondo di parte corrente, in modo da garantire adeguata liquidità nelle casse degli enti locali per continuare a fornire servizi alla cittadinanza.

Regione e ABI, inoltre, hanno concordato l’avvio di una moratoria sui mutui contratti con il sistema bancario prima del 31 gennaio. Un accordo che consente:

  • Per tutti i rapporti di mutuo di medio e lungo termine (compresi i leasing immobiliari) di sospendere le rate mensili, evitando il pagamento della quota capitale per un anno;
  • Di allungare il debito fino al 100% della durata residua dell'ammortamento, con conseguente dimezzamento dell'importo della rata e liberazione di liquidità.

Si tratta di un’opportunità che è stata estesa anche agli enti regionali Irfis Finsicilia, Ircac e Crias. 

E’ stato previsto anche un intervento per sostenere indirettamente le imprese del settore trasporti. La Regione, infatti, ha annunciato che “garantirà ai vettori di trasporto i costi fissi per salvaguardare innanzitutto gli stipendi dei lavoratori”. 

Nei giorni passati, inoltre, la Regione ha deciso di sbloccare anticipatamente gli stati di avanzamento dei lavori in deroga ai capitolati d'appalto regionali (dove le opere e i cantieri lo rendano necessario), garantendo la regolare prosecuzione dei cantieri (ma solo dove sarà possibile rispettare le misure di blocco del contagio a cominciare da quelle sulla distanza tra i lavoratori). La decisione è stata presa dopo che il settore edile dell’isola aveva lanciato un grido d’allarme, paventando uno stop completo dei cantieri a grave danno delle imprese edili.

Si segnala infine, il comunicato del Governatore Nello Musumeci che annunciava che IRFIS Finsicilia (la banca controllata dalla Regione) “sospenderà sino a un anno il pagamento delle quote capitali dei finanziamenti in essere alla data del 31 gennaio scorso, erogati in favore delle imprese danneggiate dall'emergenza epidemiologica Covid-19. Si tratta di una necessaria attività di supporto al mondo imprenditoriale isolano in questo momento di particolare difficoltà". 

Lombardia: smart working, didattica online e cassa integrazione

La Regione Lombardia ha esteso la possibilità di accedere al bando “Smart working” da 4,5 milioni di euro, anche a quelle aziende che, nel periodo dell’emergenza epidemiologica, hanno introdotto forme di lavoro agile a partire dal 25 febbraio 2020. Viene quindi modificato il bando che, nella sua versione originaria, considerava ammissibili solo le spese sostenute dopo l’approvazione del progetto presentato.

La misura - lo ricordiamo - concede un voucher tra i 2.500 euro e i 15mila euro a imprese e professionisti con partita iva per l’adozione di piani aziendali di Smart Working. Con il voucher sarà infatti possibile acquistare:

  • Servizi di consulenza e formazione per l’adozione di un piano di smart working con relativo accordo aziendale o regolamento aziendale approvato e pubblicizzato nella bacheca e nella intranet aziendale;
  • Strumenti tecnologici, funzionali all’attuazione del piano di smart working.

Il bando si aprirà il 2 aprile 2020 e resterà attivo fino all’esaurimento dei fondi a disposizione (e comunque non oltre il 15 dicembre 2021).

La Lombardia ha anche varato una misura per sostenere la didattica online delle scuole.

Si tratta di una manifestazione di interesse rivolta a una serie di soggetti (aziende, Università, associazioni e soggetti del terzo settore) che si occupano di didattica innovativa e che vogliono sostenere - a titolo gratuito - le scuole impegnate nella transizione verso l’e-learning. 

I soggetti interessati, quindi, potranno registrarsi sulla piattaforma «Community Open Scuola» e indicare gli strumenti, i servizi e l’assistenza che sono pronti a rendere disponibili in modo gratuito alle scuole.

Oltre al bando smart working e all'iniziativa sulla didattica online, nei giorni passati la Lombardia ha annunciato anche lo stanziamento di 135 milioni di euro per l’attivazione della cassa integrazione e per la cassa integrazione in deroga a favore della imprese lombarde. 

Si tratta di una “misura anti-licenziamenti” che ha l'obiettivo di “estendere a tutti i lavoratori strumenti che garantiscano l’erogazione di indennità sostitutive del reddito che viene a mancare a causa della riduzione delle attività economiche”, ha affermato l’Assessore al lavoro Melania Rizzo. La misura sarà immediatamente attiva, con effetto retroattivo al 23 febbraio.

 

Campania: al via WEBEX, la piattaforma per la didattica online creata assieme a Apple

Dalla Regione Campania arriva, invece, una bella iniziativa - Smart School - per sostenere le scuole nella complessa evoluzione verso la didattica online.

Grazie alla sinergia tra l’Università di Napoli, Cisco e la Apple Academy, infatti, è stata creata Webex, una piattaforma che consente a migliaia di classi di svolgere attività didattiche a distanza. La piattaforma è utilizzabile da ogni dispositivo, computer, smartphone e tablet e rappresenta uno strumento per aiutare le scuole e gli studenti a superare questa fase di emergenza epidemiologica dovuta al Coronavirus.​

Per gli insegnanti interessati, è previsto un supporto volontario da remoto offerto dai docenti, i mentor e gli studenti del gruppo che ha creato la piattaforma, in modo da assicurare il corretto svolgimento della didattica a distanza.

 

Marche: posticipati i bandi per le imprese

La Regione Marche punta, invece, a dare più tempo alle imprese marchigiane per consegnare la rendicontazione dei vari progetti finanziati con i bandi del FESR, sia a prorogare la chiusura del bando sull’internazionalizzazione. 

L’annuncio è arrivato dall’Assessora Manuela Bora che ha spiegato che la nuova scadenza per rendicontare è quella del 25 marzo, ma che “ci sarà un ulteriore rinnovo, qualora le misure contenute nel Dpcm dell’11 marzo scorso vengano ulteriormente prorogate”.

 

Puglia: sospensione mutui e misure per turismo, cultura e spettacolo

Nell’ambito dell’emergenza Coronavirus, la Regione Puglia sta varando una serie di prime misure a sostegno delle imprese pugliesi.

L’ultima in ordine di tempo la decisione di accelerare le attività di liquidazione e di pagamento dei contributi ai vincitori dei bandi regionali finanziati con fondi europei. A tal fine, rende noto la Regione, si sta procedendo ad una riorganizzazione degli uffici per rendere più veloci le pratiche per l’erogazione dei fondi, garantendo in tal modo maggiore liquidità alle imprese in questa fase di difficoltà.

Nei giorni passati la Regione aveva deciso interventi a sostegno degli operatori della cultura, dello spettacolo, del cinema e del turismo. Il nuovo pacchetto di misure urgenti prevede:

  • Il rinvio di 12 mesi di tutti gli adempimenti prescritti e connessi agli investimenti cofinanziati dalla Regione nell'ambito delle seguenti azioni: aiuti alle PMI per la valorizzazione di attrattori culturali: sale cinematografiche, teatri e luoghi dello spettacolo dal vivo (Teatro, Musica e Danza); Apulia Film Fund per il sostegno alle produzioni cinematografiche, annualità 2017 e 2018/2020; Programmi straordinari in materia di Cultura e Spettacolo, annualità 2018 e 2020; 
  • La proroga di 12 mesi per lo svolgimento delle attività finanziate nell'ambito del cd. Bandone triennale Cultura e Spettacolo 2017/2019 per i beneficiari che abbiano in corso attività al 30 gennaio 2020;
  • La proroga di 6 mesi per la realizzazione delle attività finanziate nell'ambito dell'Avviso ospitalità 2020;
  • La proroga al 1° gennaio 2021 del termine di decorrenza dell'obbligo di pubblicazione del Codice identificativo di struttura di cui alla L.R. n. 57/2018;
  • L’applicazione generalizzata a tutti i procedimenti in corso (nei settori cultura, spettacolo, cinema), anche con carattere retroattivo, dei principi e degli strumenti di semplificazione, ottimizzazione ed accelerazione procedurale, per favorire al massimo le anticipazioni dei finanziamenti già ottenuti e accelerare i pagamenti.

Gli interventi sul settore cultura e turismo si aggiungono alla sospensione fino a sei mesi dei mutui concessi dall’Amministrazione Regionale (attraverso Puglia Sviluppo) a valere sugli strumenti denominati “N.I.D.I.”, “Tecnonidi”, “Microcredito” e “Fondo a favore delle Reti per l’Internazionalizzazione”.

A ciò si aggiunge anche la possibilità, per le imprese che ne faranno richiesta, di traslare di dodici mesi i monitoraggi sugli adempimenti successivi alla conclusione degli investimenti cofinanziati dalla Regione nell’ambito della misure denominate “Contratti di Programma e “P.I.A. piccole imprese”, “ P.I.A. Medie imprese “, “P.I.A. Turismo”.

 

Il Friuli Venezia Giulia vara un pacchetto di misure per le imprese

La Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato un pacchetto di misure a tutto tondo per le imprese danneggiate dal Coronavirus.

Tra i principali interventi figurano anzitutto i finanziamenti agevolati a valere sulle sezioni anticrisi, destinati alle imprese coinvolte nell’emergenza epidemiologica che avranno le seguenti caratteristiche: 

  • I finanziamenti agevolati serviranno per il consolidamento finanziario o il sostegno delle esigenze di credito a breve e medio termine, al fine di ovviare ai danni provocati dal Coronavirus;
  • Potranno essere concessi anche senza l’acquisizione di garanzie reali o fideiussioni bancarie, assicurative o di garanzie rilasciate da confidi o fondi pubblici di gara.

La Regione ha stabilito anche la possibilità di richiedere la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate a valere sui fondi di rotazione regionali, per le imprese toccate dalla crisi. In particolare la misura prevede:

  • Che l’operazione di sospensione possa essere effettuata in relazione a rate in scadenza o già scadute;
  • Per usufruire di questa possibilità, le imprese in difficoltà devono fare richiesta di sospensione alla banca convenzionata mutuante, che trasmette all’organo gestore dei fondi la proposta;
  • L’operazione di sospensione non determina l’applicazione di interessi di mora per il periodo di sospensione.

Previsti anche interventi per l’attivazione di garanzie a favore delle imprese coinvolte nella crisi. Su questo fronte la Regione ha stabilito di assegnare ulteriori risorse ai Confidi pari a:

  • 3,8 milioni di euro da destinare alla concessione di garanzie;
  • 200mila euro da destinare, invece, alla concessione delle contribuzioni integrative per l’abbattimento delle commissioni di garanzia.

Per quanto riguarda le imprese dei settori ricettivo, turistico, commercio (e dei servizi connessi) il Friuli concederà contributi (anche in forma di credito di imposta), prevedendo maggiorazioni di intensità contributiva rispetto ai corrispondenti interventi previsti a livello statale. A tal fine le risorse disponibili saranno pari a 7,5 milioni di euro.

Sempre sul fronte del turismo, poi, la Regione ha deciso che i beneficiari dei contributi per la realizzazione di attività di promozione turistica concessi a decorrere dal 15 giugno 2019 e che, a causa dei provvedimenti sul Coronavirus, non si sono più potuti svolgere, possono fruire (previa richiesta motivata) di proroga per la loro realizzazione entro il 31 dicembre 2020. 

La Regione, infine, ha deciso:

  • La proroga del versamento dell’IRAP al 30 settembre 2020;
  • L’abbattimento delle rette a carico delle famiglie per i servizi educativi per la prima infanzia.

 

Emilia Romagna: credito, mutui e welfare per imprese e famiglie

La Regione Emilia Romagna ha annunciato che sono in corso di definizione le modalità di presentazione delle domande di cassa integrazione in deroga prevista dall’art. 17 del DL n. 9 del 2 marzo 2020.

Si tratta dei 38 milioni di euro messi a disposizione nei giorni passati grazie all’accordo raggiunto tra Regione e Sindacati e che prevede:

  • La decorrenza retroattiva dal 23 febbraio;
  • La durata di un mese.

Possono accedervi in deroga i datori di lavoro del settore privato e le unità produttive o operative situate in Emilia-Romagna, a beneficio dei lavoratori subordinati il cui rapporto di lavoro sia stato sospeso in tutto o in parte o a cui sia stato ridotto l’orario di lavoro a causa degli effetti economici negativi conseguenti alle ordinanze.

Accedono anche:

  • I datori di lavoro che siano appaltatori di opere o di servizi; 
  • I soci lavoratori con contratto di lavoro subordinato delle società cooperative.

Restano esclusi, invece, i datori di lavoro domestici.

Ai 38 milioni per la cassa integrazione in deroga, si aggiunge anche un pacchetto di misure da 45 milioni di euro per sostenere imprese e cittadini in queste ore buie dell’emergenza Coronavirus. Si tratta di fondi con cui saranno attivati i seguenti interventi:

  • 10 milioni di euro per l’intero sistema delle imprese, a partire dalle Pmi, per l’accesso al credito a zero interessi. L’operazione sarà realizzata assieme a Consorzi fidi e banche e sarà in grado di generare investimenti per almeno 100 milioni di euro, con l’obiettivo di garantire liquidità nell’immediato e far ripartire gli investimenti non appena possibile. 
  • Fino a 5 milioni di euro per misure di welfare a favore dellefamiglie. Fondi straordinari destinati ai Comuni con i quali si stanno già definendo gli interventi.

A questi si aggiungono poi altri 30 milioni di euro con cui invece verranno erogati nei prossimi giorni, in anticipo rispetto a scadenze fissate nei prossimi mesi:

  • Oltre 18 milioni ai Comuni, già assegnati per finanziare i servizi per l’infanzia.
  • Fino a 6 milioni di euro per il settore cultura, come primo acconto dei contributi previsti dalla legge regionale sullo spettacolo.
  • 3,4 milioni di euro per abbattere i tassi di interesse sui mutui delle imprese agricole.
  • 3 milioni di euro a fondo perduto per il comparto turismo e gli albergatori.

 

Veneto: approvato l’accordo quadro per gli ammortizzatori sociali in deroga

La Regione Veneto si prepara a sostenere la cassa integrazione in deroga per le imprese con meno di 6 dipendenti. 

“In Veneto - ha affermato l’assessore al lavoro Elena Donazzan ci sono già risorse disponibili - grazie ad una oculata gestione delle crisi aziendali fatta negli anni dalle parti e dalla Regione.” Si tratta di 58 milioni di euro, cui si aggiungono 5,5 milioni di euro sbloccati dalla Giunta.

In tale contesto Regione e parti sociali hanno quindi approvato l’accordo-quadro che attiva le prime risorse per gli ammortizzatori sociali a tutela di occupazione e imprese. Risorse che la Regione mira a rendere accessibili con procedure il più semplificate possibili.

 

Piemonte: liquidità, stop a mutui, credito e export

Anche la Regione Piemonte si appresta a varare un pacchetto di misure a sostegno delle imprese che stanno subendo i danni causati dal Coronavirus. In una conferenza stampa passata, il Governatore del Piemonte Alberto Cirio ha infatti annunciato:

  • L’anticipazione dei tempi di erogazione dei contributi e dei finanziamenti dovuti agli enti e alle associazioni. Un’azione che permetterà di mettere subito in circolo 200 milioni di euro di risorse;
  • La sospensione del pagamento delle rate dei mutui che mille aziende piemontesi hanno in corso con Finpiemonte, per un importo complessivo di 110 milioni di euro;
  • Il ricorso dal 13 marzo al Fondo di garanzia per aiutare, con 54 milioni di euro, le PMI in difficoltà a pagare gli interessi che hanno nei confronti delle banche e ad accedere a nuove forme di credito che potranno servire, ad esempio, a pagare gli stipendi dei dipendenti.

A queste misure, se ne aggiunge un’altra che sarà attuata quando l’emergenza sarà finita. Si tratta di un investimento di 7 milioni per una campagna di promozione del Piemonte sui mercati nazionale e internazionale.