Anfia: indice della produzione in calo a febbraio
Trend negativo nella produzione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori (-5,1%) mentre si registra una variazione positiva (+5%). La produzione di autovetture cresce del 7,6%.
A febbraio 2023, secondo i dati ISTAT, la produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme registra un calo dello 0,8% rispetto a febbraio 2022, mentre nei primi due mesi del 2023 diminuisce dell’1,4%. Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, l’indice della fabbricazione di autoveicoli (codice Ateco 29.1) registra una variazione tendenziale positiva del 5% a febbraio 2023 e cresce dell’1,6% nei primi due mesi dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo del 2022; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (codice Ateco 29.2) cala del 3,2% nel mese e aumenta del 4,9% nel cumulato, e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori diminuisce del 5,1% a febbraio e del 4,9% nel cumulato 2023.
Secondo i dati preliminari di ANFIA, la produzione domestica delle sole autovetture a febbraio 2023 risulta in crescita del 7,6% rispetto allo stesso mese del 2022, mentre nel cumulato del bimestre aumenta del 3,6%.
Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale italiana complessiva in calo rispetto ai livelli dello scorso anno: a febbraio 2023, infatti, l’indice della produzione industriale nel suo complesso chiude a -2,3% rispetto a febbraio 2022 e risulta in flessione dello 0,5% nei primi due mesi dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo del 2022.
Il fatturato dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) è in aumento del 12,2% a gennaio 2023, ultimo dato disponibile (+12,5% sul mercato interno e +11,4% sui mercati esteri).
“Nel secondo mese dell’anno si registra un altro calo, sebbene lieve, per l’indice della produzione automotive italiana (-0,8%) – afferma Gianmarco Giorda, Direttore Generale di ANFIA. Nel dettaglio, anche l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori mantiene un trend negativo (-5,1%), mentre l’indice della fabbricazione di autoveicoli torna ad avere una variazione positiva a febbraio (+5%). Infine, la produzione di autovetture, secondo i dati preliminari di ANFIA, cresce del 7,6% nel mese, registrando circa 3.000 unità in più rispetto a febbraio 2022. In vista dell’intervento del Governo sull’ecobonus entro fine aprile, riteniamo fondamentale prevedere una rimodulazione degli incentivi attualmente in vigore per l’acquisto delle vetture e dei veicoli commerciali leggeri a zero e a bassissime emissioni. In particolare, è opportuno riallocare gli oltre 250 milioni di euro avanzati dall’ecobonus 2022 per l’incentivazione delle autovetture nelle fasce 0-20 g/km di CO2, aumentandone il contributo unitario per spingere una più ampia diffusione delle vetture elettriche, e 61-135, oltre che per l’incentivazione dei veicoli commerciali leggeri purché ci sia una rottamazione contestuale. Infine, chiediamo l'apertura alle persone giuridiche per le fasce 0-20 e 21-60 e il rialzo dell'incentivo al 100% (oggi al 50%) per le società di noleggio”.
A gennaio-dicembre 2022 (ultimo dato disponibile), l’export di autoveicoli (autovetture e veicoli industriali nuovi) dall’Italia vale 18,1 miliardi di Euro, mentre l’import vale 25,9 miliardi. Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 18,2%, seguiti da Germania (17,4%) e Francia (12,5%). Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 23,5 miliardi di Euro, con un saldo positivo di 5,2 miliardi di Euro.
Il fatturato del settore automotive nel suo complesso presenta una variazione positiva del 22% a gennaio (ultimo dato disponibile), grazie ad una componente interna in crescita del 32,3% e ad una componente estera a +10,3%.
Infine, il fatturato delle parti e accessori per autoveicoli e loro motori presenta una crescita del 15,5% nel mese di gennaio, con una componente interna a +17% e una componente estera a +14,2%.
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