Assilea, Covid-19: Moratorie e ristrutturazioni leasing

Il Centro Studi e Statistiche di Assilea, a seguito del rilevante impatto delle misure adottate in risposta all’emergenza Covid-19, ha ritenuto importante proseguire lo studio sulle concessioni di sospensione dei canoni di leasing. L’indagine sulle moratorie leasing si basa sui dati BDCR e prende in esame un campione di 38 società che rappresentano oltre l’81% dell’outstanding leasing registrato a settembre 2020. Secondo i recenti dati sono state concesse oltre 197.000 moratorie leasing con un debito residuo di oltre 20 miliardi di euro, che incidono sul totale portafoglio leasing per il 24,9% sul numero dei contratti in essere e per il 36,5% sul loro debito residuo. Dalla ripartizione per tipologia di moratoria di seguito riportata, si osserva la netta prevalenza delle moratorie governative con una quota superiore al 79% sia nel numero delle concessioni sia nel relativo debito residuo. Le misure di soccorso che sono state istituite per affrontare gli effetti della pandemia, confermano, anche nel mondo del lease, il trend di crescita che, dal periodo estivo, ha evidenziato un lieve ma progressivo incremento.

Fonte: elaborazioni su dati BDCR Assilea

L’analisi evidenzia che il ricorso alle moratorie è stato maggiormente significativo nell’ambito del segmento delle società di capitali, seguite, in numero, dalle ditte individuali, persone fisiche e professionisti, e in valore, dalle società di persone che rappresentano l’11% del debito residuo dei contratti in moratoria. A causa delle diverse forme di confinamento della popolazione, come le misure di blocco e il distanziamento sociale, è stata colpita un'ampia gamma di settori. Nel mercato del lease, tra i principali settori di attività economica della clientela, le richieste di moratoria accolte predominano tra le attività manifatturiere, le attività immobiliari, commercio all’ingrosso e al dettaglio e trasporto e magazzinaggio.