Assilea fotografa il Leasing nello "Slancio" di Credem

Assilea entra nel vivo dell'analisi delle DNF delle Associate partendo da quella del Gruppo Credem che, con il titolo evocativo "Slancio", vuole centrare la sostenibilità del leasing.

Assilea fotografa il Leasing nello "Slancio" di Credem

La sostenibilità di Credemleasing è descritta dalla Dichiarazione Non Finanziaria del Gruppo (DNF) Credem, che ogni anno riporta le informazioni di carattere non finanziario ai sensi del D. Lgs. 254 su base volontaria, con riguardo alle società del gruppo, e tenendo conto dei Financial services sector disclosures standards (Global Reporting Initiative - GRI 2013) nonché delle Linee guida sull’applicazione in banca degli Standards GRI in materia ambientale del 2020 di ABI Lab.

La DNF è di responsabilità del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, che contribuisce a definire la matrice di materialità, utile per confermare le linee di indirizzo e gli obiettivi di sostenibilità, mentre il Comitato consiliare rischi di gruppo presidia il processo di rendicontazione finanziaria. La redazione della DNF è opera della funzione Relazioni istituzionali e Sostenibilità che si avvale dal Regolamento di sostenibilità di Gruppo, all’interno della quale è inclusa una guida operativa a supporto della Capogruppo e delle società del Gruppo. Anche gli stakeholder hanno partecipato attivamente al processo di redazione della DNF attraverso l’utilizzo di survey online dedicate a loro. Infine, il Consiglio di Amministrazione approva la versione finale della DNF.

Il documento si suddivide in sei sezioni, a ciascuna delle quali è assegnato un titolo che richiama gli elementi descrittivi della “Danza” come se si volesse porre in evidenza il connubio tra arte e sport (Disciplina, Armonia, Coinvolgimento, Equilibrio, Preparazione, Performance) per descrivere le numerose iniziative finalizzate ad ottimizzare le risorse interne e supportare una crescita sostenibile del Gruppo con “Slancio”.

L’area dedicata alla sostenibilità è sviluppata nella sezione “Armonia” e include una serie di azioni volte ad armonizzare l’impatto delle attività di Credem con le esigenze dell’ambiente circostante, in linea con gli obiettivi della Commissione Europea. In tale sessione emerge la priorità massima dell’obiettivo di neutralità rispetto alle emissioni di gas ed effetto serra provenienti dalle attività del Gruppo (gestione flotta aziendale, utilizzo di edifici la cui energia attualmente proveniente al 100% da fonti rinnovabili e altre attività aziendali) entro il 2025. La carbon neutrality richiede una immediata quantificazione della carbon footprint, prevista per il 2021, al fine di ridefinire i target di riduzione degli impatti ambientali nel biennio successivo, e un’attività di afforestazione per la compensazione delle emissioni residue (UNFCCC certification). Per le questioni ambientali, sociali ed economiche l’attenzione fa soprattutto riferimento all’accordo di Parigi sul clima e l’Agenda ONU 2030 aderendo, oltretutto, allo scoring CDP (Carbon disclosure project) e vantando il punteggio di C - “Awarness” (consapevole e a conoscenza dei temi e degli impatti di climate change).

La sapiente gestione dei rifiuti e dei materiali utilizzati rende Credem allineata anche agli obiettivi legati all’economia circolare.

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Credem è fortemente allineata all’Agenda ONU 2030 e definisce gli obiettivi di sostenibilità [Fig. 1] del Gruppo considerando i 17 SDG e selezionandone 11, i temi analizzati dalla Matrice di materialità si basano sui requisiti di rendicontazione dei GRI (Global Reporting Initiative) Sustainability reporting standards.

Dall’analisi di materialità risulta che gli “impatti ambientali” sono più rilevanti per gli stakeholder che per il Gruppo, mentre la sostenibilità economica rileva sia per gli stakeholder che per il Gruppo; non stupisce che la Finanza sostenibile non sia ancora percepita come molto rilevante per le due parti [Fig. 2].

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Le Autorità, le organizzazioni internazionali, le istituzioni finanziarie, gli intermediari finanziari e le imprese stanno compiendo un importante sforzo nell’individuare e misurare i rischi per il cambiamento climatico. In particolare, Credem ha descritto nella prima sezione i rischi di sostenibilità e li ha raggruppati secondo i temi materiali, per ciascuno dei quali si ha una descrizione della modalità di presidio; relativamente ai temi “impatti ambientali” e “finanza sostenibile” si evidenzia il rischio di non conformità alla normativa, il rischio operativo e il rischio reputazionale derivante dalla clientela. Nella seconda sezione, Credem dichiara di aver svolto nel 2020 un’analisi settoriale relativa ai rischi indiretti per valutare l’esposizione al climate change.

Da tale ricognizione risulta che i portafogli crediti (prestiti, mutui, leasing, factoring) sono maggiormente esposti ai rischi fisici rispetto agli investimenti, mentre rimane nella media l’esposizione al rischio di transizione. Questa attività di screening ha il duplice beneficio di preparare l’Istituto ai requisiti di legge, ma soprattutto di avere una chiara lettura della situazione e individuare le migliori strategie di gestione.

Il leasing è trattato inizialmente come parte del credito per poi assumere una propria identità nella parte dedicata al Welfare per le imprese clienti. In quest’ultima sezione, chiamata “Prosperità”, Credem pone in evidenza il leasing descrivendo le iniziative a favore dei propri clienti offerte su piattaforma, suddivise in prodotti e servizi con finalità sociali e ambientali. In particolare, l’offerta Credem4Green richiama l’attenzione su Leasing Energia di Credemleasing (1), un servizio creato per l’installazione dei pannelli fotovoltaici e altre fonti di energie rinnovabili. Inoltre, il leasing consente l’accesso alle agevolazioni del MiSE finalizzate all’acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature e alla digitalizzazione delle Piccole e Medie Imprese. Anche questa opportunità offerta dai prodotti leasing contribuisce alla Prosperità di Credem, che è strumentale all’Equilibrio del Gruppo stesso.

Il leasing è spesso presente nel settore delle rinnovabili, questo è un riscontro importante per l’attività associativa finora effettuata sia sul fronte istituzionale che commerciale nel comparto energy. In questi anni stiamo vivendo un’estensione dell’energy alla sostenibilità, questa estensione è determinata soprattutto dalla finanza sostenibile, che sta portando, a sua volta, ad un processo d’integrazione di altri temi oltre quelli relativi alle rinnovabili e creando nuove opportunità. Per “sostenibilità” si fa riferimento sia all’Agenda ONU 2030 delle Nazioni Unite (UN) che alla definizione della Commissione europea (New Green Deal). Tra i 17 obiettivi segnalati dalle UN vi è l’obiettivo n. 7 “Energia pulita e accessibile” dedicato alle fonti di energia rinnovabili, tuttavia il leasing può offrire strumenti validi per contribuire al raggiungimento di altri obiettivi ambientali, sociali ed economici dei privati e della pubblica amministrazione.

Si può concludere che l’integrazione della sostenibilità è una strada da percorrere e Credem dimostra di percorrerla con “Preparazione” attraverso iniziative (la board induction, newsletter trimestrali sulla sostenibilità, e-learning e webinar sostenibili) che consentano di “fare cultura” per consolidare e far crescere i risultati di sostenibilità finora ottenuti.

Nota: (1) La società è specializzata nello sviluppo e nell’offerta di pacchetti integrati di leasing che opera in tutti i comparti di attività della locazione finanziaria: targato, strumentale, immobiliare e navale.
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