Banca d'Italia: sondaggio congiunturale imprese e servizi
Secondo Bankitalia il sentiment delle imprese dell'industria e dei servizi non finanziari con almeno 20 dipendenti è, nel complesso, positivo ma, rispetto al 2022, rallentano tutte, la manifattura per prima.
I giudizi delle imprese dell'industria in senso stretto e dei servizi non finanziari con almeno 20 addetti sulle vendite nei primi nove mesi del 2023 sono nel complesso positivi, ma segnalano un rallentamento rispetto allo scorso anno, soprattutto nella manifattura. Per i prossimi sei mesi la crescita del fatturato proseguirebbe a un ritmo analogo a quello osservato nel complesso dei primi nove mesi dell'anno.
La dinamica dell'occupazione rimarrebbe positiva: le ore lavorate per addetto nei primi nove mesi del 2023 sono aumentate e continuerebbero a crescere nei successivi sei; vi si assocerebbe un complessivo incremento della compagine nell'anno in corso.
Le condizioni di indebitamento sono nettamente peggiorate, riflettendo l'aumento dei tassi di interesse; la domanda di prestiti bancari ha lievemente rallentato, la liquidità rimarrebbe adeguata a coprire le necessità operative delle imprese.
Le imprese hanno confermato per il 2023 i piani di investimento formulati alla fine dello scorso anno,
che programmavano una contrazione per l'industria in senso stretto e un'espansione per i servizi.
Per il 2024 in tutti i settori le imprese prevedono una crescita degli investimenti.
In linea con le attese di un anno fa, nel 2023 si è ulteriormente rafforzata l'attività del settore delle
costruzioni, anche grazie alle misure di sostegno alla ristrutturazione del patrimonio edilizio. Ne hanno beneficiato l'occupazione e la redditività. Per il 2024 le imprese si attendono un'ulteriore espansione dell'edilizia pubblica e privata.
Periodo di riferimento 2023
Testo del report