Mediatori creditizi in Italia: indagine semestrale OAM
Il comparto, che si presentava, prima della pandemia, vitale e con previsioni di crescita, conferma il suo ruolo fondamentale nella filiera dell’intermediazione creditizia.
Al fine di raccogliere evidenze sull’andamento del mercato dei Mediatori creditizi nel primo semestre 2020, abbiamo realizzato un’indagine quantitativa basata su un questionario sottoposto ai Mediatori creditizi iscritti negli Elenchi che segue quella relativa al secondo semestre 2019. La raccolta dei nuovi dati, terminata i primi di novembre, rappresenta l’oggetto dell’attuale report e comprendono l’intermediato del I semestre 2020 e le aspettative del II semestre 2020.
Abbiamo ricevuto un tasso di risposta al seguente questionario del 25% cosicché il campione è risultato composto da 71 rispondenti, rappresentativi del 74% del totale intermediato tramite l’attività di mediazione. Dal punto di vista dimensionale, abbiamo suddiviso il campione in 5 classi sulla base del numero di collaboratori: Micro (1-5 coll), Piccoli (6-20 coll), Medi (21-50 coll), Grandi (51-150 coll), Molto Grandi (>151 coll).
La distribuzione delle filiali è abbastanza omogenea, con prevalenza nelle regioni quali Lombardia (19%), Lazio (14%) e Campania (10%). Pochissime filiali sono invece presenti in Valle d’Aosta (1) e Molise (6). Rimane costante l’alta concentrazione di collaboratori che si registra in Lombardia (oltre il 28%) seguita da Lazio e Campania in cui la concentrazione dei collaboratori è rispettivamente del 13% e dell’11%.
La maggior parte dell’intermediato (76%) deriva da mutui retail. Se però si esclude tale prodotto, sono gli strumenti finanziari dedicati al settore corporate a ricoprire il 59% del mercato.
Per quanto attiene ai collaboratori, coloro che lavorano con Medie, Grandi e Molto Grandi società rilevano il più alto importo medio intermediato sui mutui retail, viceversa, per coloro che collaborano con Micro e Piccole società, importi elevati di intermediato si registra per Finanziamenti e Mutui Chirografari.
Riguardo alle aspettative dei Mediatori rispetto all’andamento del mercato in cui operano, nella prima survey, per quasi tutti i prodotti finanziari, oltre il 50% dei rispondenti si aspettava stabilità sull’intermediato nel primo semestre 2020, ad eccezione per i prodotti quali Cessione del V, Prestiti Personali Retail e Fidejussioni in cui la maggior parte del campione prospettava una crescita tra l'1% ed il 10%. Inoltre, anche relativamente alle aspettative inerenti al numero dei collaboratori, convenzioni, gamma dei prodotti trattati e numero sedi utilizzate per l'incontro con il cliente, oltre la metà del campione prevedeva un andamento stabile nel I semestre 2020.
Ad aprile poi, sono state sottoposte ai Mediatori creditizi poche e brevi domande relative alle aspettative sull’attività di mediazione nei vari prodotti di credito trattati. All’indagine avevano risposto 64 società di mediazione (102 nella precedente survey), tra cui le prime 10 più grandi in Italia: può considerarsi quindi rappresentativa dei Mediatori creditizi presenti nel territorio.
Oltre il 60% dei rispondenti prevedeva, per il I semestre 2020, una riduzione degli elementi strutturali interni alla società (numero collaboratori, numero convenzionati, gamma prodotti, sedi incontro clienti) compreso tra il -1% ed il -10%. Oltre il 50% prevedeva una riduzione della domanda di credito proveniente da persone fisiche compresa tra il -1% ed oltre il -30%. Circa il 40% prevedeva una riduzione della domanda di credito proveniente da società e ditte individuali compresa tra il -1% ed oltre il -30%.
Anticipiamo da subito che i dati di questa seconda survey evidenziano una conferma delle aspettative del I semestre 2020 registrate nell’aprile scorso mentre si evidenzia una possibilità di recupero per le aspettative del II semestre 2020, in particolare per le società di medie e grandi dimensioni.
Ad oggi infatti, i Mediatori prevedono un andamento abbastanza stabile o in diminuzione sugli importi intermediati nel II semestre 2020. Solo per i prodotti quali: Cessione del V, Mutui Ipotecari Retail, Prestiti Finalizzati Corporate, Leasing e Mutui Corporate, si prospetta una crescita degli importi intermediati per circa il 40%. Società Medie, Grandi e Molto Grandi, si aspettano in generale buone prospettive di crescita, sentiment più pessimistico è invece rilevato dalle società Micro e Piccole. Quanto alle aspettative future sul numero dei collaboratori, convenzioni, gamma dei prodotti trattati e sedi utilizzate per l'incontro con il cliente, si confermano i dati della precedente survey (quella relativa all’intermediato nel II semestre 2019). Oltre il 50% dei rispondenti prevede stabilità dimensionale su tali elementi strutturali. In particolare, società Medie, Grandi e Molto Grandi rilevano una prospettiva di crescita tra l'1% ed il 10% sul numero di Convenzioni stipulate e sul numero di collaboratori; Micro e Piccole società sono quelle che meno immaginano un cambiamento a riguardo. In particolare oltre il 18% prevede una riduzione del numero dei collaboratori e circa l’11% sulle convenzioni e sulla gamma dei prodotti.
Maggio dettagli cliccando qui.