Moratorie e performance creditizie dei clienti nel leasing

Il contenzioso in BDCR Assilea ha visto un rallentamento nel 2020, Al contrario l'insoluto sui contratti – non tali quindi da portare il contratto in contenzioso - ha visto toccare un picco. Conectens ci spiega perchè.

Moratorie e performance creditizie dei clienti nel leasing

L’andamento della segnalazione di contratti in contenzioso in BDCR Assilea ha visto un rallentamento importante nel 2020, come già commentato su queste pagine in un precedente articolo. Al contrario la segnalazione di insoluto sui contratti – non tali quindi da portare il contratto in contenzioso - ha visto toccare un picco, inusuale se confrontato con gli anni precedenti, riassorbito nella seconda metà dell’anno. I primi dati relativi all’andamento nel 2021 confermano i trend evidenziati. Quando andiamo ad analizzare i dati a livello cliente – valutando quindi complessivamente i diversi contratti che detiene – si verifica un incremento importante rispetto all’anno precedente dei clienti che hanno subito segnalazioni di insoluto ed in modo particolare per coloro per i quali si sono registrate più segnalazioni mensili consecutive di insoluto. Se differenziamo l’analisi tra coloro che hanno usufruito di almeno una moratoria nel corso del 2020 su uno dei contratti detenuti rispetto a coloro che non hanno usufruito di tale sospensiva dei pagamenti, troviamo inoltre che per i primi si è registrato un numero maggiore di segnalazioni di insoluto e, in misura 4 volte superiore, la presenza di almeno 3 segnalazioni mensili consecutive di insoluto.

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Vale la pena sottolineare che la sospensiva di moratoria vale per il singolo contratto e che non necessariamente ha coperto l’intero anno in analisi, lasciando quindi la possibilità che insoluti si verificassero sugli altri contratti detenuti oppure sullo stesso contratto nel periodo non coperto da moratoria. Molto più ridotto invece è il tasso di clienti con segnalazioni di contenzioso tra quelli con almeno un contratto in moratoria, rispetto ai clienti senza moratoria. L’osservazione di questi dati sembra suggerire che la presenza di moratorie su almeno un contratto abbia spinto generalmente le Società di Leasing a contenere l’apertura di contenzioso pur in presenza di mancati pagamenti. Questo elemento depone a favore della tesi per la quale il profilo di rischio dei clienti che hanno attivato moratorie sui contratti è più elevato rispetto ai clienti che non hanno beneficiato di moratorie, fatto salvo quelli che non potevano richiedere sospensive perché già in default. Un altro elemento a conferma di tale tesi è la diversa distribuzione di clienti con contratti in moratoria rispetto a quelli senza moratoria, rispetto al Bureau Score Comportamentale di BDCR Assilea di inizio periodo. Infatti se andiamo a valutare la percentuale di clienti che cadono nelle diverse classi, troviamo per i primi una minore consistenza nelle prime classi di score (quelle meno rischiose) ed una maggiore consistenza in quelle più alte a maggior rischio.

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L’osservazione congiunta dei clienti con contratti in contenzioso e dei clienti con 3 segnalazioni consecutive di insoluto, porta ad aumento complessivo dei clienti potenzialmente classificabili in default, valutabile nell’ordine del 10% rispetto all’anno precedente e pone anche qualche domanda su quello che sarà l’effetto complessivo sul rischio di credito al termine delle moratorie. Come suggerito nel precedente articolo già menzionato è solo attraverso un attento monitoraggio di tutte le fonti informative, con l’obiettivo di individuare tempestivamente segnali di deterioramento, che si può cercare di gestire il momento e anticipare azioni e possibili impatti di bilancio.

Un supporto alla sintesi delle informazioni può essere dato dagli strumenti previsionali del rientro in bonis ovvero del mancato rientro a seguito della manifestazione di insoluti quali, ad esempio, il Bureau Score di Collection implementato in BDCR Assilea che ordina i clienti che presentano insoluti sulla base della probabilità di rientro. In Figura 3 sono rappresentati i clienti che presentavano insoluti in partenza (1 1 2020) classificati, sulla base delle informazioni allora disponibili, nelle 10 classi di score di collection ove classe 1 è quella per la quale si prevede un maggior tasso di rientro in bonis e classe 10 è quella per la quale si prevede una maggiore presenza di peggioramento dello stato di insolvenza. Le perfomance registrate si riferiscono a fine 2020.

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I dati in figura permettono di apprezzare come i clienti che lo score considerava a maggiore probabilità di rientro (classe 1) siano quelli che effettivamente nella maggior misura sono rientrati dall’insolvenza e come invece i clienti per i quali lo score prevedeva un peggioramento dell’insolvenza (classe 10) siano quelli per i quali a 12 mesi di distanza tale previsione si sia avverata in modo preponderante. Inoltre si apprezza come lo score da classe 1 a classe 10 ordini i clienti progressivamente rispetto alla probabilità di rientro/peggioramento. Lo score calcolato mensilmente in banca dati, si aggiorna quindi sulla base delle nuove informazioni disponibili (rimborso, nuove segnalazioni, accensione nuovi contratti, …) e può aiutare a monitorare tempestivamente i comportamenti dei clienti con insoluto e prevederne gli esiti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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