Banca d'Italia: Una politica economica a misura dei giovani
Il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco è intervenuto al Convegno “Italia: riprendere il filo della crescita” e ha parlato di economia e di politica economica con uno sguardo al futuro, rivolto verso i più giovani.
Riportiamo dal sito di banca d'Italia il discorso del Governatore.
"Sono particolarmente lieto di partecipare a questo convegno in onore di Stefano Micossi, cui da cinquant’anni mi lega un’amicizia iniziata con la nostra assunzione in Banca d’Italia, giovani vincitori nel 1972 di borse di studio intitolate a Bonaldo Stringher e Giorgio Mortara. Ringrazio quindi gli organizzatori per il gradito invito, che mi offre anche l’opportunità di discutere di economia e di politica economica con uno sguardo al futuro, rivolto verso i più giovani. Per valutare le risorse e le politiche necessarie per affrontare tempi oggi così incerti, può essere utile partire da una breve sintesi degli straordinari cambiamenti osservati in questi ultimi cinquant’anni. Se, seguendo Carlo M. Cipolla, ogni situazione storica rimane unica ed irripetibile, dalle esperienze passate è tuttavia possibile trarre qualche lezione utile per il presente. Una comprensione adeguata di come si è andata determinando la realtà che oggi viviamo, in particolare, può servire soprattutto ad aiutarci per evitare gli errori del passato e a riflettere su come meglio prepararci per affrontare le sfide che abbiamo davanti, come ridurre l’incertezza e, soprattutto per i più giovani, i costi della transizione a nuovi “equilibri”, nuove “normalità”, dopo crisi finanziarie, pandemie e persino guerre che ritenevamo non più ripetibili. E una delle principali lezioni di questi ultimi anni è forse proprio che “equilibri” e “normalità”, se costituiscono utili termini di riferimento sul piano analitico, sono però concetti effimeri nel tempo storico. I fenomeni da comprendere e approfondire per costruire un futuro sicuro, sostenibile e prospero sono proprio i continui cambiamenti e i gravi squilibri che hanno segnato e continuano a segnare il tempo che abbiamo vissuto e gli anni che oggi viviamo. In una fase come quella attuale dobbiamo soprattutto sottolineare l’importanza per i giovani cittadini di oggi di essere preparati, anzitutto sul piano culturale, per fare fronte agli imprevisti del presente e alle incognite di un futuro anche prossimo, che appaiono e sono forse maggiori di quanto apparissero nei giorni della nostra giovinezza. Ma, oltre alle risorse “culturali” occorre anche potenziare, oggi, le risorse “economiche” ed “istituzionali”, perché i giovani possano, prendendo a prestito le parole di Amartya Sen, “fare ed essere” ciò che ritengono importante nella vita...continua a leggere