Banca d'Italia:multilateralismo, sfide globali e prospettive
Ignazio Visco, Governatore della Banca d'Italia, è intervenuto su "Sfide globali e prospettive del multilateralismo" alle Giornate di economia "Marcello De Cecco", svolte a Lanciano.
Riportiamo, fonte Banca d'Italia, il discorso in cui il Governatore Ignazio Visco, in occasione dell'evento Le Giornate di economia "Marcello De Cecco", analizza lo scenario macroeconomico inserendolo nel panorama geopolitico attuale.
"Sono ormai molti anni che viviamo momenti difficili. In particolare, come tutti ricordano, negli ultimi decenni ai lacci e lacciuoli di un tempo, peraltro in gran parte non sciolti, si sono aggiunte difficoltà gravi nel mantenere e rendere più dinamica la nostra economia, incertezze sulle prospettive di lungo periodo, tassi di occupazione ancora bassi, differenze territoriali ampie e crescenti, insufficienti livelli nella ricerca e nelle conoscenze, anche di base, spazio fiscale notevolmente ridotto per la stabilizzazione dell’economia e il contrasto alle sacche di povertà e al rischio di disuguaglianze, non solo di reddito, potenzialmente crescenti. Il momento attuale, inoltre, che fa seguito allo shock della pandemia e a quello sui costi dell’energia connesso, soprattutto in Europa, con l’aggressione russa all’Ucraina non è meno denso di rischi e problemi. Il ritorno dell’inflazione richiede politiche monetarie restrittive; da noi, i conti pubblici continuano a costituire un punto d’attenzione evidente, anche per la difficoltà di recuperare tassi di crescita sostenuti e soprattutto continui. Ma proprio pandemia ed energia ci ricordano quanto le vere, grandi, sfide di oggi sono globali, legate a condizioni strutturali in drastico mutamento. In effetti, negli ultimi tre decenni, quelli che hanno seguito la caduta del muro di Berlino e la fine della Guerra Fredda, abbiamo assistito a straordinari cambiamenti politici, economici, tecnologici, demografici e ambientali. Questo periodo si è contraddistinto innanzitutto per una crescita eccezionale dell’economia globale. L’apertura agli scambi internazionali, all’interno di un quadro di regole condivise ma con debolezze crescenti, ne è stata la forza trainante. Tuttavia, oggi stiamo osservando una tendenza diffusa a dare per scontato che la crescita dell’economia e del benessere possa continuare senza la spinta fornita dall’apertura agli scambi. Una visione, questa, che non condivido. Al contrario, ritengo che un mondo aperto, basato sul multilateralismo e sulla cooperazione internazionale, non solo sia essenziale per garantire una crescita economica globale robusta, ma possa anche offrire i mezzi e le opportunità per rendere questa crescita più equilibrata. Inoltre, le grandi sfide che abbiamo di fronte non possono essere superate se non con un impegno crescente di tutti i principali attori politici, economici e finanziari."...continua a leggere il discorso sul sito di Banca d'Italia