Codice incentivi e Codice appalti, il CdM approva
Il Consiglio dei Ministri del 21 ottobre ha approvato, tra gli altri provvedimenti, i Dlgs Codice incentivi e Codice appalti.
Il Dlgs, attuativo della Legge delega di revisione del sistema di incentivi alle imprese (Legge 160/2023), volto a riordinare l'offerta degli incentivi statali, è composto da 28 articoli e definisce i principi generali che regolano i procedimenti amministrativi concernenti gli interventi che prevedono agevolazioni alle imprese, oltre a recare disposizioni per l’utilizzo della strumentazione tecnica funzionale. In particolare, interviene in materia di programmazione degli incentivi e del coordinamento istituzionale, nell’ambito dell’attuazione degli incentivi e relativamente alla valutazione, il monitoraggio, l’informazione e la pubblicità degli stessi, oltre ad alcune disposizioni transitorie e finali. Il codice verrà sottoposto all'iter parlamentare per l’espressione del parere al Governo, in vista dell’approvazione idefinitiva. Approvato anche il Dlgs Correttivo Codice appalti, composto da 89 articoli e contenente. In particolare, reca correttivi ancheriguardo le modalità di certificazione dei requisiti e della fattibilità tecnica, alla gestione dei flussi informativi, alle procedure di affidamento dei contratti di appalto, alle misure di premialità nell’ambito elle procedure di gara, alla stipula dei contratti di subappalto, nonché alle modalità applicative delle clausole di revisione dei prezzi. Approvati anche nella stessa tornata del Consiglio dei Ministri il DPR Procedure istruttorie AGCM, il decreto apporta modifiche, anche formali al regolamento 217/1998 in materia di procedure istruttorie di competenza dell’AGCM. In particolare, è stata prevista l’abrogazione della disposizione che prevede che siano 4 i componenti del Collegio, e che il provvedimento di avvio dell’istruttoria sia notificato alle imprese e agli enti interessati e, qualora riguardi imprese che operano nel settore assicurativo, ne è data comunicazione all’IVASS. Inoltre, è previsto che possano partecipare all’istruttoria i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati.