E arriva anche il "bazooka" di Bankitalia
In linea con quanto deciso dalla BCE, le banche significative, le banche meno significative e gli intermediari non bancari potranno operare temporaneamente derogando ai principi dell'ordinaria gestione bancaria.
Proroga dei termini e altre misure temporanee per mitigare l’impatto del COVID-19 sul sistema bancario e finanziario italiano
La Banca d’Italia annuncia una serie di misure miranti ad agevolare lo svolgimento delle attivitàdelle banche e degli intermediari non bancari vigilati, messo in difficoltà dall’emergenza sanitaria incorso.
Per consentire al sistema bancario e finanziario di concentrare tutti gli sforzi in questa direzione, la Banca d’Italia, in linea con le iniziative assunte dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) e dalla Banca Centrale Europea (BCE), ha deciso di concedere alcune dilazioni per i seguenti adempimenti. Esse si applicano anche alle banche significative, in relazione alle materie di competenza della Bancad’Italia.
1. 60 giorni per gli adempimenti in materia di: ICAAP/ILAAP per banche e SIM e ICAAP per Intermediari Finanziari ex art. 106 TUB (IF); Piani di risanamento, Relazioni sulle funzioni esternalizzate per banche e IF; Relazioni sulla struttura organizzativa per SIM, SGR, SICAF, SICAV, IP e IMEL (ove dovuta per interventi organizzativi rilevanti); Autovalutazione della permanenza dei requisiti di idoneità del depositario; Relazione della funzione antiriciclaggio (che include l’eserciziodi autovalutazione dei rischi relativa al 2019); Adeguata verifica (recupero dei dati della clientela già acquisita per fini antiriciclaggio); Relazione sul rispetto degli obblighi in materia di deposito e sub-deposito degli strumenti della clientela e adempimenti previsti dalla disciplina transitoria del Regolamento del 5.12.2019 di attuazione del TUF (cfr. art. 2, comma 2 e atto di emanazione del Regolamento) da parte degli intermediari che prestano servizi di investimento;
2. 150 giorni per la trasmissione della prima Relazione sui rischi operativi e di sicurezza per le banche;
3. 60 giorni per le risposte da fornire alle consultazioni normative in corso e un allungamento deitermini per l’invio delle osservazioni per le consultazioni che saranno avviate nei prossimi giorni.
Il termine per l’invio dell’aggiornamento dei piani di riduzione dei crediti deteriorati da parte delle banche meno significative tenute al relativo invio è posticipato al 30 giugno.
I nuovi termini che vengono indicati includono il periodo di sospensione previsto dall’articolo 103 del dl18/2020, nei casi in cui la documentazione riguardi procedimenti amministrativi della Bancad’Italia.
Sfruttando gli elementi di flessibilità consentiti dalla regolamentazione e in linea con quanto deciso dalla BCE per le banche significative, le banche meno significative e gli intermediari non bancari potranno operare temporaneamente al di sotto del livello della Componente target assegnata a esito del processo SREP (Pillar 2 Guidance - P2G), del buffer di Conservazione del capitale (CCB) e del Coefficiente di copertura della liquidità (LCR). Al verificarsi di queste circostanze la Banca d’Italia valuterà i piani di riallineamento che saranno presentati dagli intermediari tenendo conto delle condizioni eccezionali che hanno portato i coefficienti di capitale e della liquidità a livelli inferiori a quelli richiesti.
La Banca d’Italia sta inoltre riprogrammando i calendari delle ispezioni in loco, senza far venir meno l’attenzione alla solidità delle banche e degli altri intermediari vigilati.
Sono in corso valutazioni sull’introduzione di margini di flessibilità relativi ai termini di invio dellesegnalazioni di vigilanza e Centrale dei rischi, anche in coordinamento con le Autorità di Vigilanza Europee. Su questi aspetti, unitamente ad altri che dovessero emergere in futuro, si fa riserva di fornire indicazioni.
Si sottolinea la necessità fondamentale di considerare e affrontare il rischio di pandemia nei piani di emergenza. Le banche meno significative e gli altri intermediari vigilati sono invitati a rivedere i piani di continuità operativa e a considerare quali azioni possono essere intraprese in modo di minimizzare i potenziali effetti avversi della diffusione del COVID-19.
La Banca d’Italia continuerà a monitorare l’evolvere della situazione e – in stretto raccordo con le Autorità Europee e nei limiti delle proprie competenze – assumerà ulteriori iniziative, se necessario.