Giorgetti, Manovra 2025: sacrifici per Banche e Ministeri
Il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, illustra alla stampa i provvedimenti approvati dal CdM e chiede "sacrifici" a banche, ministeri e assicurazioni. La conferenza stampa completa in video.
Il Capo del Dicastero dell'Economia e delle Finanze Giorgetti illustra e commenta tutte le decisioni che hanno portato a redigere la Manovra 2025 approvata il 15 ottobre dal Consiglio dei Ministri.
Nella sua introduzione sottolinea che: " Non ci saranno nuove tasse", "la gestione prudente e responsabile della finanza pubblica ha creato lo spazio per rendere strutturali alcune misure come quella del taglio del cuneo fiscale" (18 mld sono stati ricavati da questa buona pratica gestionale) e "i sacrifici li faranno le banche, le assicurazioni e le strutture dei ministeri".
Riportiamo di seguito, per punti, un sunto dei principali temi d'interesse oggetto della disamina in conferenza stampa.
Cuneo fiscale – La Manovra per il 2025 esprime i contenuti del DPB. La prima questione fondamentale è che il Governo non soltanto conferma il cuneo fiscale contributivo ma assicura qualche beneficio per redditi oltre i 35mila euro e fino ai 40mila, oltre che nessuno da zero a 40mila possa peggiorare la propria situazione. Probabilmente ci saranno altre classi di reddito che ne beneficeranno. Vi è un’attenzione ai redditi medio bassi, che avrà una situazione migliore rispetto alla precedente. Non ci saranno nuove tasse.
Banche e assicurazioni – Vi è un significativo intervento su banche e assicurazioni, qualcuno lo chiama extraprofitto, qualcuno lo chiama contributo, il Ministro lo chiama sacrificio. In questo modo si intende il significato di tale termine, molto discusso e abusato nelle scorse settimane.
Tagli ai Ministeri – Anche rispetto alle critiche relative al fatto che il Governo non combatte l’evasione fiscale, il Governo replica con i fatti. I sacrifici li fanno le banche, le assicurazioni e le strutture dei Ministeri che sono chiamati a un importante contributo in termini di taglio, in tanti la chiamano spending review, ovvero una riduzione media del 5% delle spese correnti delle amministrazioni dello Stato.
Catasto – Quanto all’intervento sul catasto, non è contenuto nella Legge di Bilancio perché c’è già nell’ordinamento ed è uno degli impegni assunti nel Piano strutturale di Bilancio. Chi ha usufruito del Superbonus dovrà fare l’aggiornamento delle mappe catastali.