Superbonus: il DM Mef sui criteri di erogazione
Nel DM del Ministero i criteri e le modalità per il contributo per le spese sostenute nel 2024 per interventi di efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici.
Il decreto enuncia i criteri e le modalità per l’erogazione del contributo a fondo perduto previsto dal Dl Superbonus 2023 (212/2023) per gli interventi effettuati sulle singole unità immobiliari che rispettino le seguenti condizioni:
- l'intervento ha raggiunto, entro la data del 31 dicembre 2023, uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento;
- il richiedente ha avuto, nell'anno 2023, un reddito di riferimento non superiore a 15 mila euro.
Inoltre, il possesso di tali requisiti devono essere validati mediante istanza all’Agenzia delle Entrate (AdE) entro il 31 ottobre 2024 e il contributo deve essere erogato esclusivamente in relazione alle spese per le quali spetta una detrazione limite del 70% del loro ammontare.
Per i criteri di erogazione del contributo, il provvedimento prevede che, nel caso in cui le risorse stanziate siano sufficienti a coprire l’erogazione integrale di tutti i contributi richiesti, l’AdE determini l’ammontare del contributo in misura pari al 100% dell’importo richiesto. In caso contrario, le risorse saranno destinate con priorità all’erogazione dei contributi a favore dei richiedenti che eleggono abitazione principale l’unità immobiliare oggetto dell’intervento.
Per quanto riguarda invece le modalità di determinazione dell’ammontare del contributo, si dispone che l’AdE tenga conto del rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse e l’ammontare dei contributi richiesti, in particolare:
- se il rapporto è superiore al 100%, il contributo è pari al 100% dell’importo richiesto;
- se il rapporto è compreso fra il 3% e il 100%, il contributo si determina applicando all’importo richiesto la percentuale risultante;
- se il rapporto è inferiore al 3 per cento, il contributo si determina applicando all’importo richiesto la percentuale del 3%.
La stessa AdE, qualora accerti che il contributo sia in tutto in parte non spettante, procederà al controllo e al recupero del relativo importo.
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