Rapporto OCSE: Economia in recupero ma urge riforma fiscale

Secondo il rapporto dell'OSCE l'economia nel nostro Paese avrà i livelli pre-covid entro il 2022 ma è necessario un intervento permanente sul cuneo fiscale.

Rapporto OCSE: Economia in recupero ma urge riforma fiscale

"Si prevede che l'economia recuperi i livelli del 2019 entro la prima metà del 2022", dopo una crescita per quest'anno stimata al 5,9%. "Il debito pubblico salirà quasi al 160% del Pil nel 2021". E' la stima che l'Ocse fa nella Economic Survey sull'Italia, segnalando che è necessario "continuare a fornire sostegno fiscale, sempre più mirato, fino a quando la ripresa non sarà consolidata nel settore economico e per quanto riguarda l'occupazione".

Anche "un piano fiscale di medio periodo da attuare una volta che la ripresa sarà consolidata", è necessario per "ridurre il rapporto tra debito pubblico e Pil".  "Puntiamo a una crescita post-Covid che sia più alta" di quella realizzata "prima della crisi legata alla pandemia", ha detto il ministro dell'Economia Daniele Franco, durante la conferenza stampa di presentazione del rapporto. "Dobbiamo bloccare questa nostra lunga stagnazione della congiuntura economica". 

Irrisolto ancora il problema dei “working poor“, cioè le persone che lavorano ma hanno un reddito sotto la soglia di povertà: la loro incidenza sul totale dei lavoratori “non è stata influenzata” dall’introduzione del reddito. L’introduzione del reddito di cittadinanza “ha contribuito a ridurre il livello di povertà delle fasce più indigenti della popolazione” e sebbene i livelli di povertà siano aumentati con la pandemia, “nel 2020 i trasferimenti pubblici hanno limitato la diminuzione del reddito disponibile delle famiglie al 2,6% in termini reali”. Anche per quanto rigurda "quota cento" secondo l'Organizzazione di Parigi la sperimentazione va interrotta tornando a correlare età pensionabile e speranza di vita.