Crescita allo 0,2%. L'analisi di OAMagazine
In base ai dati Istat del terzo trimestre la crescita acquisita è dello 0,2%. Per Banca d’Italia pesano le tensioni commerciali internazionali e il rallentamento dell’Eurozona.
In base ai dati Istat del terzo trimestre la crescita acquisita è dello 0,2%. Per Banca d’Italia pesano le tensioni commerciali internazionali e il rallentamento dell’Eurozona. La crescita acquisita risulta leggermente superiore alle attese: i principali previsori istituzionali e privati, richiamati dal Bollettino della Banca d’Italia di ottobre, alla luce delle informazioni congiunturali più recenti, avevano “confermato le proiezioni di un’attività economica pressoché stazionaria per il complesso del 2019”. Gli analisti censiti da Consensus Economics prefiguravano “in media una variazione nulla del PIL in Italia nel 2019, lievemente al di sotto delle valutazioni di giugno”.
Sta di fatto che anche l’agenzia di rating S&PGlobal Ratings ha rivisto in leggero rialzo la crescita italiana per il 2019, a un +0,2% dal +0,1% di settembre; per il 2020 la crescita è vista al +0,4% mentre nel 2021 dovrebbe raggiungere un +0,6%. Analoghe, per l’anno che sta per chiudersi, le stime del Fondo Monetario Internazionale.
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