Lease 2020 Digital edition, focus su Infrastrutture ed NPL

Lease 2020 Digital edition, focus su Infrastrutture ed NPL

Lease2020 digital edition ha toccato, fra gli altri, due temi cruciali: le infrastrutture e gli NPL. Andrea Albensi, Direttore Operativo di Assilea, ha condotto i lavori aprendo Partenariato Pubblico Privato (PPP), spiegando come "il leasing può essere di supporto per colmare quel gap infrastrutturale Paese". TommasoDal Bosco, Responsabile area Sviluppo Urbano e territoriale di IFEL ha esposto il punto di vista dei Comuni italiani sull’impiego del PPP per la realizzazione di opere pubbliche.

Il punto è facilmente riassumibile”, ha chiosato Dal Bosco. “Sul fatto che ci sia bisogno di coltivare questa modalità operativa non c’è dubbio. Abbiamo città vecchie, che bisogna rigenerare, la mancanza di infrastrutture per la mobilità sostenibile, l’edilizia scolastica su cui investire. Però, con la crisi pandemica, abbiamo molte meno risorse economiche. Il leasing è quindi una grande risorsa, particolarmente adatto per le operazioni di taglia piccola e media, ma si scontra con le criticità di relazione fra promotori e P.A., dovuta a un problema di cultura - legata alla spesa tradizionale, trasferimento e appalto – e alla difficoltà di fare incontrare domanda e offerta. Il Codice degli appalti ci viene incontro, almeno nei principi, perché impone all’Amministrazione la valutazione delle diverse opzioni, ma il funzionariato pubblico non è pronto per fare questo lavoro. Dobbiamo mettere in campo nuovi meccanismi”.

Antonio Ciucci, Vicepresidente Ance Roma, sempre in tema di Partenariato Pubblico Privato si è detto perfettamente allineato su questa visione, confermando che “il Project Finance, che oggi chiamiamo PPP, non ha mai funzionato. Nel tempo le cose, anziché migliorare, sono peggiorate anche in termini di complessità di gestione. Ora sono arrivati i provvedimenti “Sblocca cantieri“ e “Semplificazioni”, ma l’intervento non è sufficiente. La qualità dell'Amministrazione in questi decenni è peggiorata, perché non vi si è investito, e anche un appalto semplice si blocca per la cosiddetta paura della firma e per meccanismi burocratici”. Questione non secondaria è dove si spenderanno i fondi del Recovery Fund? “Io credo per lo più nei contratti già perfezionati di Anas e TRFI– ha commentato Ciucci - “resta dunque il problema di come finanziarie le opere degli Enti locali. Il Partenariato con il leasing sarebbe una soluzione eccezionale, per scuole, ospedali, disseto idrogeologico, ma manca una vera semplificazione per metterlo in campo". Il vero collo di bottiglia non è la fase di gara, su cui si è intervenuti nel Dl Semplificazioni, ma è a monte, nella fase di progettazione, “che prevede infiniti pareri, un lungo serpente il cui arrotolarsi su se stesso fa scemare l’interesse dei finanziatori”.

Eppure i vantaggi del leasing per la PA sono molteplici, ha ricordato Albensi, chiamando in causaManuel Farina, Responsabile Servizio Leasing Pubblico di UBI Leasing. "La fotografia fatta dai colleghi relatori è quella del sistema Italia oggi,  grandi problemi di natura burocratica, norme che cambiano con estrema facilità, generando così  quella che si è detta la paura della firma. Però ci sono soggetti che ci credono, come noi di UBI”, ha ribadito Farina, ricordando che “nel 2019 il numero di bandi in PPP è stato più del doppio che nei tre anni precedenti. Nel 2020 abbiamo il caso di un bando per la realizzazione di un asilo e di una scuola primaria, pubblicato a gennaio, con la struttura inaugurata a settembre. Nell’anno della pandemia. Questi esempi vanno promossi per dare forza a questo motore e far funzionare le cose anche con innovazione e capacità di problem solving. Tutte le opere che abbiamo realizzato negli ultimi 10 anni, circa 400, sono state tutte fatte e nei tempi previsti, trovatemi con quale altro strumento una qualsiasi P.A. ha avuto lo stesso risultato. Lo dobbiamo urlare in tutte le sedi”.

Lease2020 digital edition è stato chiuso dal Punto NPL, aperto da Beatrice Tibuzzi, Responsabile Studi e Statistiche di Assilea, che ha illustrato i numeri che possono essere tenuti a rifornimento. “Parliamo di 14 miliardi di euro di non performig leasing che rappresentano il 18,7% dell’outstanding leasing a giugno 2020, 11 dei quali solo leasing immobiliare. In termini numerici sono 64.000 contratti. Preoccupa il peso del recupero medio sull’immobiliare, inchiodato a 6,5 anni”. Su questo scenario si innesta l’emergenza Covid19 “che ha prodotto 189.000 richieste di moratorie leasing per un debito residuo di 22,6 miliardi, pari al 25% del portafoglio contratti”.

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Che succederà dunque nel 2021? Luigi Mazzucchelli, Head of  Leasing Asset Management di Neprix, ha evidenziato che “questi numeri fanno tremare i polsi. Il numero che preoccupa di più è quello delle 189.000 moratorie, con la sola gestione che sta affossando l'operatività delle società di leasing e porta via energie per affrontare quello che sarà l'emergenza del prossimo anno. Noi stiamo immaginando di offrire servizi ad hoc per gli NPL, soprattutto nel 2021 che secondo me dovrà essere l’anno di svolta”.Andrea Beverini, Direttore Commerciale di Assilea è intervenuto per illustrare le iniziative dell’Associazione. "Gli NPL sono esplosi, si presenta ora la necessità di gestirli. Assilea ha trasformato e innovato la piattaforma GEPI, già presente e a disposizione dei Soci da anni per la gestione delle perizie immobiliari. Adesso è  un vero e proprio gestionale per seguire tutta la vita del contratto immobiliare, sia nella fase in "bonis" (anche rispondendo al monitoraggio statistico richiesto da EBA), sia la fase "post bonis", fino ad arrivare all’NPL, mantenendo il livello di efficienza dei beni. Partendo dalla nostra piattaforma storica, con il nostro Socio aggregato Moderari e con i ricercatori di Data Science dell'Università di Roma la Sapienza, abbiamo studiato un modello di analisi predittiva in grado di fornire una valutazione puntuale e predittiva dei valori immobiliari degli asset, consentendo così alla società di leasing di prendere tutte le decisioni sugli asset e come gestirli”. Attraverso questo modello si riuscead avere un modello di valutazione predittiva addirittura a sei anni, tanto più essenziale in questa fase storica.

In chiusura Albensi ha illustrato il Progetto NPL di Assilea, un percorso di consulenza a 360° su tutta la gestione degli NPL per verificare livelli di indebitamento di singoli associati, le prospettive di mercato dei beni, conferimento di immobili a fondi chiusi, ecc.