Anfia: mercato auto europea giù anche a febbraio (-3,1%)

L'Anfia evidenzia che il 2025 si conferma come anno complesso e di transizione nell’incertezza degli scenari economici e regolamentari.

Anfia: mercato auto europea giù anche a febbraio (-3,1%)

Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito a febbraio le immatricolazioni di auto ammontano a 963.540 unità, il 3,1% in meno rispetto a febbraio 2024.
Nei primi due mesi del 2025, i volumi immatricolati raggiungono 1.959.580 unità, in calo del 2,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

“Nel secondo mese dell’anno, il mercato europeo dell’auto mantiene il segno meno (-3,1% a febbraio), scontando nuovamente le performance negative di quasi tutti i maggiori mercati – afferma Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA.
A febbraio, infatti, dei cinque major market (incluso UK) soltanto la Spagna registra un rialzo (+11%). In flessione, invece, Germania (-6,4%) e Italia (-6,3%), seguite dalle contrazioni più moderate di Regno Unito (-1%) e Francia (-0,7%).
L’apertura sottotono del 2025 non è una sorpresa, perché tanti sono i fattori di incertezza – non solo legati alla transizione ecologica, ma anche al cambiamento degli equilibri geopolitici globali – che influenzano negativamente il mercato e lo rendono un anno ancora sfidante.
Rispetto al piano d’azione UE per l’automotive illustrato dalla Presidente della Commissione UE all’inizio del mese corrente, è prevista per oggi la proposta di modifica mirata al regolamento sulle emissioni di CO2 di auto e veicoli commerciali leggeri per calcolare su tre anni (2025-2027), anziché uno, la conformità ai target di emissioni scattati quest'anno sulle vendite dei nuovi veicoli. Si tratta di un primo correttivo che si limita a rimandare il problema. Auspichiamo, invece, che il piano possa essere rivisto nei contenuti e nella forma, in primis mettendovi alla base la piena neutralità tecnologica come principio fondamentale, secondo quanto dichiarato poco prima del 5 marzo da Ursula von der Leyen. Inoltre, devono essere implementate la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 dei veicoli industriali, le misure mirate alla salvaguardia della competitività delle imprese – per esempio in riferimento al contenimento dei costi dell’energia – e un piano almeno decennale di rinnovo del parco circolante auto europeo”...continua a leggere sul sito dell'Anfia