Anfia: mercato italiano auto ancora fermo, maggio a -0,2%

Il mercato auto italiano resta debole, con un lieve calo nei primi cinque mesi rispetto al già fragile 2024. Urgente che i nuovi incentivi chiariscano i beneficiari e siano operativi al più presto.

Anfia: mercato italiano auto ancora fermo, maggio a -0,2%

A maggio 2025, il mercato italiano dell’auto totalizza 139.390 immatricolazioni, con una variazione negativa dello 0,2%,1 rispetto a maggio 2024, che aveva totalizzato 139.612 unità.
Nei primi cinque mesi del 2025 i volumi complessivi si attestano a 722.452 unità, con un calo dello 0,5% rispetto a quelli di gennaio-maggio 2024.

“Dopo le contenute variazioni positive di marzo e aprile, il mercato auto italiano di maggio risulta stabile (-0,2%), penalizzato da un giorno lavorativo in meno rispetto allo stesso mese del 2024 (21 giorni contro 22) – afferma Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA.
Si conferma quindi in lieve flessione (-0,5%) il cumulato dei primi cinque mesi dell’anno, un 2025 dai volumi piuttosto deboli.
Guardando al mercato per segmenti, anche a maggio prosegue la crescita costante dei SUV, +6,7% e 57,4% di quota, mentre sul fronte delle alimentazioni mantengono il trend positivo sia le vetture elettriche (BEV) – con una crescita del 40,8%, ma con quote ancora deboli sia nel mese che nel cumulato (5,1%) - che le ibride plug-in (PHEV), a +52,3%; bene anche il rialzo registrato da vetture mild e full hybrid, che aumentano del 12,1% nel mese.
In questo contesto, l’annuncio dei nuovi incentivi per i veicoli a zero emissioni previsti dal Mase rappresenta un elemento positivo e inaspettato per il mercato, che potrebbe conferire una nuova spinta alla domanda di vetture BEV, sebbene con il vincolo della rottamazione dei vecchi veicoli e dell’appartenenza a due fasce Isee.
La misura prevede uno stanziamento di circa 600 milioni di euro, derivanti dalla rimodulazione di risorse finanziarie del PNRR originariamente destinate allo sviluppo delle infrastrutture di ricarica elettrica che, purtroppo, sono rimaste inutilizzate. E’ importante che il relativo decreto attuativo del Mase venga pubblicato in tempi brevi per evitare l’effetto attesa che rischia di bloccare il mercato. Inoltre, è fondamentale che la misura chiarisca il perimetro dei beneficiari il prima possibile,
vista la limitazione territoriale per persone fisiche residenti in aree urbane funzionali –
aree non precisamente definite e di cui non esiste ancora un elenco”.
Analizzando nel dettaglio le immatricolazioni per alimentazione2, le autovetture a benzina vedono il mercato di maggio in calo del 19,6%, con una quota di mercato al 25,9%; allo stesso modo, le diesel calano del 28,6%, con una quota al 10,3%. Nel cumulato dei cinque mesi, le immatricolazioni di auto a benzina registrano una flessione del 15,4% e le delle auto diesel calano del 31,7%, rispettivamente con quote di mercato del 26,6% e del 10,1%.
Le autovetture mild e full hybrid, come già segnalato, aumentano del 12,1% nel mese, con una quota del 44,8%; nel cumulato crescono invece del 14,4%, con una quota del 44,6%.
Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili (BEV e PHEV) aumentano del 46,3% a maggio e rappresentano il 10% del mercato del mese (a maggio 2024 era del 6,8%); nel cumulato incrementano del 56,7% e hanno una quota del 9,7% (in aumento di 3,5 punti percentuali rispetto ai primi cinque mesi del 2024).
Nel dettaglio, le auto elettriche (BEV) hanno una quota del 5,1% sia nel mese che nel cumulato; le vendite incrementano del 40,8% a maggio e del 70,4% nel cumulato. Le ibride plug-in aumentano del 52,3% a maggio e del 43,9% nel cumulato. Esse rappresentano il 4,9% delle immatricolazioni del singolo mese e il 4,6% del totale da inizio anno.
Infine, le autovetture a gas rappresentano il 9% dell’immatricolato di maggio, interamente composto da autovetture GPL (che sono in crescita: +36,1% nel mese). Nel cumulato, le immatricolate a gas (considerate anche le auto a metano, che quest’anno sono scomparse dal mercato) calano dell’1,1%. Nei primi cinque mesi 2025, le alimentate a gas costituiscono l’8,9% del mercato.