Anfia: riparte l'auto a giugno segna un +15%
Grazie all’apertura delle prenotazioni del nuovo Ecobonus lo scorso 3 giugno, dopo una lunga attesa e un accumulo di ordini inevasi, le immatricolazioni tornano a crescere rispetto ai livelli del 2023. Lo dice l'Anfia.
A giugno 2024, il mercato italiano dell’auto totalizza 160.046 immatricolazioni (+15%) contro le 139.150 registrate a giugno 2023. Nel primo semestre del 2024 i volumi complessivi si attestano a 886.386 unità, con una crescita del 5,3% rispetto a gennaio-giugno 2023.
“Dopo la contrazione registrata a maggio (-6,6%), a giugno 2024 il mercato auto italiano riparte con un rialzo a doppia cifra sulla spinta del tanto atteso nuovo ecobonus – afferma Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA. Teniamo, come sempre, a ricordare che i volumi totalizzati nel sesto mese dell’anno corrente risultano inferiori del 6,7% rispetto ai livelli pre-pandemia di giugno 2019. Il primo semestre 2024 chiude, così, con un incremento delle vendite del 5,3%. L’impatto dei nuovi incentivi sul mercato deriva sia dall’effetto attesa creatosi negli scorsi mesi – si pensi, in particolare, alla forte frenata, da gennaio scorso, delle immatricolazioni di auto ricaricabili – sia dalla maggiore attrattività economica e inclusività nei confronti di tutte le categorie di acquirenti delle formule di incentivazione rinnovate rispetto al passato. Ci auguriamo che l’andamento delle vendite possa mantenersi positivo anche nei prossimi mesi, così da controbilanciare la fisiologica riduzione dei volumi tipica dei mesi estivi, e che possa contribuire, soprattutto, ad una crescente diffusione delle nuove tecnologie green e una più rapida sostituzione dei vecchi veicoli in circolazione. Ora che si avviano alla conclusione i lavori del Tavolo Sviluppo Automotive al MIMIT, dedichiamo la massima attenzione alla definizione delle priorità di intervento sui temi dell’incremento della produzione locale, della competitività produttiva, dell’attrazione di investimenti produttivi e nuove tecnologie sul territorio e della riconversione delle competenze e sviluppo occupazionale”...continua a leggere la notizia sul sito dell'Anfia.