Auto Europa, Anfia: il mercato 2020 inizia con -7,4%

Segno negativo per tutti e cinque i maggiori mercati europei (incluso UK), che pesano per il 68% immatricolato e calano più della media europea (-8,2%), con quasi 69.000 unità in meno rispetto a gennaio 2019.

Auto Europa, Anfia: il mercato 2020 inizia con -7,4%

Torino, 18 febbraio 2020 – Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito a gennaio le immatricolazioni di auto ammontano a 1.135.116 unità, con un calo del 7,4% rispetto a gennaio 2019.

“Il mercato auto europeo dell’auto parte sottotono nel primo mese del 2020, riportando un segno negativo – afferma Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA.

I cambiamenti nella tassazione delle autovetture annunciati da alcuni Stati membri dell'UE per il 2020 hanno determinato un’anticipazione degli acquisti a dicembre 2019, con il conseguente calo delle vendite a gennaio. Tra i fattori che hanno contribuito a questa flessione, sono da includere anche l'indebolimento dell’economia globale e l'incertezza causata dall'uscita ufficiale del Regno Unito dall'Unione europea il 1° febbraio scorso.

Nel primo mese del 2020 la domanda di nuove autovetture è diminuita in tutti e cinque major market – includendo anche il Regno Unito – che pesano per il 68% del totale immatricolato e, nel complesso, calano un po’ più della media europea (-8,2%), con quasi 69.000 unità in meno rispetto a gennaio 2019. La Francia registra il calo più marcato (-13,4%), seguita da Spagna (-7,6%), UK (-7,3%), Germania (-7,3%) e Italia (-5,9%), con la flessione più contenuta. Sempre nei cinque maggiori mercati, prosegue, a gennaio 2020, la contrazione del diesel: -20% su gennaio 2019, con una quota del 29,6% contro il 34% di gennaio 2019.

Le vetture diesel si riducono in tutti i maggiori mercati, con cali a doppia cifra: -36% in UK, -23,6% in Italia, -19,6% in Francia, -12,4% in Germania e -11,5% in Spagna. Tra i major market, l’Italia mantiene la quota di auto diesel più alta rispetto al proprio mercato, il 33,3%. Di contro, si assiste ad una buona performance delle alimentazioni alternative nei cinque mercati, con quote che raggiungono un quinto del mercato in Italia e Francia, il 19% nel Regno Unito, il 18% in Spagna ed il 15,5% in Germania”.

In Italia, le immatricolazioni totalizzate a gennaio si attestano a 155.528 unità (-5,9%). Secondo i dati preliminari ISTAT, a gennaio l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da +0,5% del mese precedente).

La lieve accelerazione dell’inflazione è imputabile prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (la cui crescita tendenziale passa da +1,6% a +3,2%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,1% a +2,9%) e dei Beni alimentari lavorati. Nel comparto dei Beni energetici non regolamentati, guardando all’andamento dei prezzi dei carburanti, si rileva che i prezzi del Gasolio accelerano da +0,3% a +3,8% in termini tendenziali (+0,5% su base mensile), quelli della Benzina da +3,1% a +6,7% (+0,3% il congiunturale), mentre si attenua la flessione degli Altri carburanti (da -7,6% a -4,0%,+1,5% il congiunturale).

Dall’analisi del mercato per alimentazione, continuano a calare le immatricolazioni di auto diesel, -24% con il 33% di quota, la più bassa dopo febbraio 2001. Le vendite di auto a benzina raggiungono il 47%, con una diminuzione dei volumi del 2,4%. A gennaio, le auto ad alimentazione alternativa valgono il 20% del mercato (+38% la crescita dei volumi), di cui il 2,1% di auto a zero o a bassissime emissioni (complessivamente 3.286 unità).

Crescita a tre cifre per le vetture puro elettrico (+546%) e per le ibride ricaricabili (+278%). Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 68.036 immatricolazioni nel mese di gennaio (-6,4%), con una quota di mercato del 6% (5,9% a gennaio 2019). La Spagna totalizza 86.443 immatricolazioni nel mese di gennaio (-7,6%). L’Associazione spagnola dell’automotive ANFAC fa notare che le vendite di auto e SUV mantengono lo stesso andamento che avevano in chiusura del 2019, con il canale di vendite alle società positivo e il canale dei privati in declino, un trend che, per il momento, risulta difficile invertire.

È preoccupante che le famiglie non optino ancora per un'auto nuova e preferiscano acquistare un veicolo molto vecchio, come dimostra l’aumento delle vendite di veicoli usati con oltre 20 anni d’età (+17% nel 2019). Al contrario, ANFAC ritiene sia necessario puntare sul rinnovo del parco, per raggiungere gli obiettivi comuni di lotta al cambiamento climatico e di riduzione delle emissioni nocive.

Nel dettaglio, secondo i canali di vendita, il mercato di gennaio risulta così ripartito: 40.551 vendite ai privati (-14% e una quota del 47%), 32.785 vendite alle società (+4,5% e una quota del 38%) e 13.107 vendite per noleggio (-12% e una quota del 15%). Secondo l’alimentazione, le vendite di autovetture diesel nel mese sono diminuite dell’11,5% rispetto a gennaio 2019, con una quota del 28%, mentre le vetture a benzina calano del 17%, con una quota del 54%.

Infine, le autovetture ad alimentazione alternativa rappresentano il 18% del mercato del mese (+54%). In crescita, a gennaio, le auto elettriche (+172% e 1,9% di quota), le ibride plug-in (+188% e 1,7% di quota), le ibride non ricaricabili (+55% e 13,5% di quota), mentre si riducono le vetture a gas (-33% e 1,3% di quota). In Francia, a gennaio, si registrano 134.229 nuove immatricolazioni, con una flessione del 13,4% rispetto a gennaio 2019, che ha contato lo stesso numero di giorni lavorativi, (22 giorni).

Il mercato dell’usato, secondo le stime di CCFA, registra 503.635 unità a gennaio, con una variazione positiva del 12,7% rispetto allo stesso mese del 2019. Secondo l’alimentazione, a gennaio le immatricolazioni di auto diesel si riducono del 20% e la quota si attesta al 31,7% (era del 34,2% a gennaio 2019).

Le auto a benzina, con il 48,7% del mercato, perdono quasi 9 punti di quota rispetto a gennaio 2019, con volumi in flessione del 27%. Le auto ad alimentazione alternativa, infine, sfiorano il 20% del mercato di gennaio, con 26.271 unità (+116%), di cui 10.952 auto elettriche (+258% e 8,2% di quota), 3.734 ibride plug-in (+226% e 2,8% di quota) e 11.513 ibride tradizionali (+49% e 8,6% di quota). Nel mercato tedesco sono state immatricolate a gennaio 246.300 unità (-7,3%).

Le vendite ai privati calano dell’11,6%, conquistando il 32% del mercato, mentre quelle a società sono in diminuzione del 5% e rappresentano il 68% del totale. Il bilancio del mercato di gennaio per alimentazione evidenzia una quota del 51,5% per le vetture a benzina, con volumi in calo del 17%, il 33% di quota per le vetture diesel (-12% i volumi) ed il 15,5% di quota per le auto ad alimentazione alternativa.

Le vendite di autovetture a metano aumentano del 260%, con 882 unità immatricolate, mentre quelle a GPL calano del 95%. Le autovetture ibride vendute sono state 30.805 e rappresentano il 12,5% del mercato, raddoppiate rispetto a gennaio 2019. Tra le ibride, quelle ricaricabili rappresentano il 3,5% del mercato, in crescita del 308% (8.639 unità). Sono state immatricolate, infine, 7.492 auto puro elettrico, che crescono del 61% e rappresentano il 3% delle vendite. L’emissione media di CO2 delle nuove autovetture immatricolate nel 2019 è pari a 151,5 g/km.

Il mercato inglese, infine, a gennaio totalizza 149.279 autovetture (-7,3%), in linea con le previsioni dell’Associazione inglese dell’industria automotive SMMT. Quest’ultima fa notare che il mercato auto del nuovo è un settore chiave dell'economia globale del Regno Unito, quindi un altro mese in declino è preoccupante.

La fiducia dei consumatori non sta migliorando e non è aiutata dalla decisione del Governo britannico di aggiungere ulteriore confusione e instabilità nel mercato anticipando la data prevista per lo stop alla vendita di auto a combustione interna – comprese le ibride e le ibride plug-in – dal 2040 al 2035.

Sebbene l'ambizione sia comprensibile, data la necessità di affrontare le preoccupazioni per il cambiamento climatico e la qualità dell'aria, i divieti generali non aiutano la fiducia dei consumatori nel breve termine. Per avere successo, il governo deve guidare la transizione con un pacchetto ampio di incentivi fiscali, politiche adeguate e investimenti per stimolare la domanda.

Invece, al momento, non c’è chiarezza nemmeno sul futuro degli incentivi alle vetture plug-in (plug-in car grant) – fondamentali per trainare il processo di elettrificazione del mercato – in scadenza tra una sessantina di giorni in un contesto di infrastrutture di ricarica ancora del tutto inadeguate.

Nel mese, la quota di mercato dei privati si attesta al 41%, in calo del 14%, mentre le flotte si riducono del 2% e rappresentano il 57% del mercato. Prosegue la contrazione del mercato di auto diesel a gennaio (-36%, 34° calo consecutivo), con una riduzione della quota poco al di sotto del 20% (9 punti percentuali in meno rispetto a gennaio 2019). Il mercato delle auto nuove a benzina diminuisce del 9,5% nel mese, con il 61,5% di quota e le auto ad alimentazione alternativa valgono il 19% del mercato di gennaio (+109%).

Le immatricolazioni di auto elettriche a batteria triplicano rispetto a gennaio 2019, mentre le auto ibride plug-in aumentano del 111%.

Il mercato delle auto full-hybrid cresce del 21%, mentre è boom di vendite per le mildhybrid diesel (+721%) e mild-hybrid benzina (+216%). Le auto ricaricabili conquistano il 6% del mercato e le ibride tradizionali il 13%.

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