Accesso al Credito: spieghiamolo in modo semplice
Nel contributo di Italfinance Group alcuni suggerimenti per gestire al meglio la richiesta di accesso al credito.
Come prepararsi? Quali sono le valutazioni che ogni imprenditore dovrebbe fare?
Questa settimana affrontiamo alcuni aspetti quantitativi, nell’articolo qui di seguito troverai alcuni suggerimenti per prepararti e gestire al meglio la tua richiesta di accesso al credito!
Accesso al credito, lo sentiamo spesso, quotidianamente, i principali quotidiani e tg ne parlano, ma cosa significa esattamente?
Quando parliamo di accesso al credito ci riferiamo alla possibilità, per una persona fisica o per un soggetto giuridico, di richiedere un finanziamento o un affidamento ad un istituto di credito (ad esempio banca).
I requisiti per l’accesso al credito (che può risultare più o meno agevole) sono molteplici e sono legati alla tipologia del finanziamento o dell’affidamento al quale si vuole ricorrere.
Questa settimana nello specifico vogliamo affrontare la questione di accesso al credito dal punto di vista dell'Imprenditore.
Partiamo da un dato oggettivo: il recente Rapporto Cerved 2019 sulle PMI, evidenzia il #ROE (ossia la redditività dei mezzi propri) in calo nel 2020. Le dinamiche congiunturali si stanno riflettendo sullo scenario economico delle PMI con fatturato e valore aggiunto previsti in rallentamento e con la redditività netta in calo.
Con il cosiddetto “Credit Crunch” approcciarsi agli Istituti Bancari non è affatto semplice in quanto il rapporto tra le Imprese e il sistema finanziario è realmente sempre più complesso, quindi:
Quali sono le valutazioni che ogni imprenditore dovrebbe fare?
Come dovrebbe prepararsi prima di fare richiesta di accesso al credito?
Ogni Imprenditore dovrebbe conoscere preventivamente i criteri di valutazione che la Banca adotta per valutare il merito creditizio della propria azienda, così come dovrebbe sapere qual è la situazione attuale della sua azienda nei confronti del sistema creditizio
Per fare questo è necessario effettuare una serie di verifiche e di analisi tra cui:
1 - *CENTRALE RISCHI BANCA D’ITALIA (CR)
Abbiamo sottolineato più volte l’importanza della CR (facilmente e gratuitamente scaricabile dal sito banca d’Italia) che è in grado di restituire i risultati degli affidamenti bancari e dei suoi utilizzi, della qualità del credito dell’azienda oltre alle eventuali tensioni in atto; di fatto nel momento in cui la CR evidenzia delle tensioni difficilmente un istituto di credito sarà disposto a finanziare l’azienda.
2- ANALISI DI BILANCIO
Un altro strumento a cui bisogna prestare attenzione e dare giusto peso è sicuramente l’analisi di bilancio, e, come ben sappiamo il rating viene proprio calcolato sui bilanci aziendali.
Bisogna quindi focalizzarsi sul grado di solidità e di solvibilità dell’azienda che viene calcolata con l’analisi degli equilibri patrimoniale, finanziario e reddituale.
È inoltre di fondamentale importanza conoscere come la nostra azienda si colloca rispetto alla media del settore, quindi se è migliore, in linea o peggiore rispetto agli altri competitors.
Per fare questa analisi il mercato propone numerosi strumenti, il più accreditato è *CEBI (centrale bilanci) che è la piattaforma sulla quale atterra il sistema bancario.
3- DSCR
Acronimo di Debt Service Coverage Ratio, il DSCR è un altro di questa lista di elementi da tenere in considerazione.
Il DSCR ovvero rapporto di copertura a servizio del debito, è l’indice volto a misurare la sostenibilità finanziaria del debito aziendale, ovvero la capacità di un’impresa di onorare il proprio debito finanziario (tipicamente a medio lungo termine).
Per questo motivo bisogna mettere in rapporto il cash flow operativo dell’impresa e il flusso finanziario a servizio del debito.
Soprattutto per la richiesta di investimenti a medio-lungo termine il DSCR deve essere supportato da un business plan dettagliato con un’analisi prospettica legata alle attese di mercato in cui opera l’azienda.
Tutti questi strumenti mettono in condizione l’azienda di adeguarsi alla recente riforma della Crisi d’impresa introdotta a marzo 2019, che ha sancito per tutte le società di capitali (a esclusione delle grandi imprese), l’obbligo di dotarsi di un’organizzazione interna adeguata, e impone comunque a tutte le aziende di dotarsi di strumenti adeguati rapportati alla propria dimensione per sviluppare analisi prospettiche che consentano di prevenire e anticipare l’eventuale crisi d’impresa.
L’IMPORTANZA DI AFFIDARSI A UN CONSULENTE ESPERTO
Sembra complicato ma in realtà per fare questo l’imprenditore può affidarsi a consulenti professionali ed esperti che dispongono di strumenti qualificati e riconosciuti dal sistema bancario, e soprattutto a consulenti che forniscano tutte quelle informazioni in grado di rendere chi è alla guida di un’azienda autonomo nella conoscenza e nella valutazione della propria azienda prima di decidere la strada da intraprendere.
“La nostra mission come Italfinance Group è proprio questa, supportarti e darti tutti gli strumenti necessari per essere consapevole di tutte le opzioni a tua disposizione.”
Non sei ancora convinto? Mettici alla prova, siamo qui per te… marketing@gruppoitalfinance.it
*CR
La Centrale dei rischi (CR) è una banca dati, gestita da Banca d’Italia, che dà una fotografia d’insieme dei debiti di imprese e famiglie verso il sistema bancario. È stata istituita per consentire alle banche di essere più facilitate a valutare la capacità dei clienti di restituire i finanziamenti concessi. Nella CR sono registrati i finanziamenti e le garanzie che superano i 30.000 euro. Nel caso in cui il cliente fosse classificato in Sofferenza tale soglia scende a 250 euro. Per le Banche la CR ha un peso rilevante per il calcolo del rating del cliente
PER APPROFONDIRE à https://gruppoitalfinance.it/it/update/finanza-per-tutti-la-centrale-rischi
*CEBI
Organizzazione specializzata nella raccolta e nell’elaborazione dei bilanci di società e organizzazioni diverse. In Italia il servizio è offerto dalla Centrale dei bilanci srl, con sede a Torino, costituita nel maggio del 1983 da parte di Banca d’Italia.