ABI: “Digitalizzazione e interoperabilità banche dati fisco”

L'Abi ha tenuto un'Audizione presso la Commissione Parlamentare di Vigilanza sull'Anagrafe tributaria per un'indagine conoscitiva sulla digitalizzazione e interoperabilità delle banche dati fiscali.

ABI: “Digitalizzazione e interoperabilità banche dati fisco”

Di seguito riportiamo il testo dell'Audizione fonte ABI:

L’Associazione Bancaria Italiana, anche a nome del Presidente Antonio Patuelli, e del Direttore Generale Giovanni Sabatini, ringrazia la Commissione Parlamentare di Vigilanza sull'Anagrafe tributaria dell’invito a partecipare all’indagine conoscitiva sulla digitalizzazione e interoperabilità delle banche dati fiscali. L’obiettivo di questa indagine è quello di conoscere lo stadio e le prospettive di sviluppo della digitalizzazione dell’Amministrazione finanziaria centrale, nonché della interoperabilità fra i relativi sistemi e con i sistemi delle amministrazioni locali, al fine di misurarne l’efficienza sia in termini di contrasto all’evasione fiscale e ai reati finanziari, sia di semplificazione degli adempimenti fiscali dei cittadini. Tali temi sono di primaria importanza e attualità, assumendo essi un ruolo chiave per il processo di crescita dell’Italia, considerato, peraltro, l’attuale contesto emergenziale. Le tecnologie digitali hanno permesso al settore bancario di rafforzare progressivamente la propria operatività e la relazione con il cliente con particolare attenzione alla sicurezza nei servizi erogati. Per agevolare questo processo, la Commissione Europea ha recentemente comunicato la strategia in materia di Digital Finance per l’Unione Europea, che mira ad affrontare le nuove sfide e i rischi legati alla trasformazione digitale nel settore finanziario.

Tra i temi cardine che la Commissione Europea identifica a sostegno del digitale, si evidenzia l’importanza di attuare una strategia in materia di dati, con l’obiettivo di facilitare la condivisione dei dati tra settori e stati membri, attraverso la definizione di norme chiare ed eque sull'accesso ai dati e sul loro riutilizzo, l'investimento in strumenti e infrastrutture per l'archiviazione e l'elaborazione dei dati e la promozione di spazi di dati interoperabili e comuni (data spaces).

Anche a livello nazionale l’impianto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) conferma la centralità della digitalizzazione per la ripresa e il rilancio dell’economia nazionale evidenziata dalla attività comunitaria. Nel Piano si calcolano vengano destinati alla trasformazione digitale circa 50 miliardi di euro. L'obiettivo principale è intervenire sui tre fattori che hanno inciso più di altri sul ritardo dell’Italia all’appuntamento con il digitale:

(1) lo stato dell’infrastruttura digitale;

(2) l’erogazione dei servizi pubblici digitali;

(3) le competenze e la formazione nelle materie tecnologiche.

La transizione digitale rappresenta, dunque, una necessità trasversale che caratterizza ogni aspetto del più importante atto di pianificazione che ha interessato l'Italia negli ultimi decenni. Le banche, da sempre tra i soggetti che investono significativamente in tecnologia e innovazione, stanno continuando a puntare in modo importante sulla trasformazione digitale. Questa attenzione ha un impatto sugli investimenti e sulla spesa in Tecnologia dell’Informazione, che risulta in crescita e che nell’ultimo anno ha superato i 5 miliardi di euro a livello di mondo bancario italiano. Oltre ad obiettivi funzionali allo sviluppo del Mobile Banking il focus degli investimenti bancari si concentra sulla gestione razionale dei dati, la modernizzazione delle infrastrutture tecnologiche e la sicurezza cibernetica.

Testo completo dell'Audizione