Audizione sulla NADEF 2021 della Corte dei Conti

La Corte dei Conti, esamina e commenta, nella sua Audizione, la NADEF che, come previsto, rivede il quadro prefigurato ad aprile alla luce dei più recenti dati economici e dei provvedimenti approvati negli ultimi mesi.

Audizione sulla NADEF 2021 della Corte dei Conti

Di seguito breve outline dell'Audizione:

La Corte è chiamata  ad esprimere valutazioni sulla Nota di aggiornamento del DEF che, come previsto, rivede il quadro prefigurato ad aprile alla luce dei più recenti dati economici e dei provvedimenti approvati negli ultimi mesi. Essa definisce la cornice entro cui dovranno iscriversi gli interventi che il nostro Paese si è impegnato a portare a compimento con il Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Nel predisporre la previsione per il prossimo triennio, il Documento incorpora, quindi, oltre agli effetti che si attendono dalla programmazione delle misure straordinarie legate al Recovery plan, anche quelli che deriveranno dall’ampio insieme di riforme che sono state previste, riforme che dovranno essere realizzate con le risorse messe a disposizione dal Piano, ma che dovranno trovare alimento, oltre che nella crescita, anche in non facili scelte di bilancio. Si tratta di un processo ineludibile, a cui è strettamente legata la possibilità per il nostro Paese, da anni con tassi di sviluppo largamente al di sotto della media europea, di recuperare livelli di crescita più consistenti e persistenti, in grado di riassorbire la caduta di prodotto registrata nel 2020, la più drammatica dall’era postbellica, e garantirne per i prossimi anni un profilo più sostenuto. Seppur ancora soggetta alle incertezze che pesano sul quadro macroeconomico per gli sviluppi che potranno aversi nell’emergenza sanitaria, la Nota sembra offrire elementi rassicuranti circa la possibilità che si apra una fase nuova, caratterizzata da un migliorato contesto nazionale ed internazionale e da un processo di graduale ma continuo ritorno a condizioni di vita più distese.

La Nota offre un’approfondita analisi degli sviluppi della congiuntura macroeconomica interna e internazionale. Rispetto allo scenario tracciato nel Documento di economia e finanza dello scorso aprile, le principali grandezze economiche registrano miglioramenti diffusi e sostanziosi: cresce la fiducia e la domanda di famiglie e imprese, segnatamente nel comparto degli investimenti; tornano ad espandersi le attività produttive nel settore dei servizi privati; recupera, più dell’atteso, il mercato del lavoro. Il tutto in un quadro di maggiore vivacità dei prezzi che non sembra prefigurare durature pressioni sul reddito disponibile reale e potrebbe favorire l’espansione delle basi imponibili. A sintesi di tali sviluppi e nella condivisibile previsione di un consolidamento delle tendenze ora in atto, comunque crucialmente subordinate al successo della lotta alla pandemia, le stime di crescita per l’anno in corso vengono sensibilmente rialzate: dal 4,5 per cento al 6 per cento.

Nel confronto con le valutazioni di fine aprile, la decisa ricalibratura del quadro macroeconomico si traduce in revisioni al rialzo di quasi tutte le poste della domanda aggregata. Sul fronte delle componenti interne risulta imponente l’aggiustamento in positivo degli investimenti fissi lordi (di 6,8 punti percentuali: dall’8,7 al 15,5 per cento) grazie soprattutto al forte dinamismo delle costruzioni e dei mezzi di trasporto; ma significativo risulta anche il miglioramento delle stime dei consumi privati: al +5,2 per cento dal 4,1 previsto nel DEF. Circa il quadro esterno, sulla scorta di un miglioramento degli scambi internazionali che la Nota stima in 2 punti per l’anno in corso, si valutano maggiori esportazioni di beni e servizi per 4,2 punti percentuali (dall’8,2 di aprile all’11,4 per cento); il rialzo, pur non riflettendosi per intero sulla bilancia dei pagamenti e sul contributo alla crescita da parte dell’export netto (in quanto eroso, tale contributo, da 2,2 punti di maggiore crescita delle importazioni), è tangibile testimonianza di una ripresa delle relazioni produttive e commerciali a livello mondiale.

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