CE: si ad aiuti a fondo perduto e prestiti ma con riforme
segui il video della plenaria della Commissione europea
Prima dell’annuncio ufficiale di Ursula von der Leyen in Parlamento europeo, il commissario all’Economia Paolo Gentiloni annuncia che il Fondo per il rilancio proposto dalla Commissione non sarà di 500, ma di 750 miliardi.
All’Italia spetteranno, secondo quanto anticipato dalla Dpa, 172,7 miliardi: 81,807 sarebbero versati come aiuti e 90,938 miliardi come prestiti. La cifra rappresenta la quota più alta destinata a un singolo Paese, sia in termini assoluti sia per quanto riguarda gli aiuti a fondo perduto che i prestiti. Alla Spagna, che ha la seconda fetta più corposa, verrebbero destinati 140,4 miliardi, divisi tra 77,3 miliardi di aiuti e 63,1 miliardi di prestiti.
La proposta della Commissione Ue prevede la raccolta di fondi sul mercato, sostenuta da garanzie indirette degli Stati membri e rimborsata congiuntamente nel corso di decenni, una mossa controversa, anche alla luce dell’opposizione di alcuni Stati Membri, poiché richiede approvazione unanime.
Von der Leyen: “Modello Ue sfidato come mai prima d’ora”
Nel corso del suo discorso davanti alla plenaria di Bruxelles, il capo di Palazzo Berlaymont ha esordito dicendo che “la crisi ha effetti di contagio in tutti i Paesi e nessuno può ripararsi da solo. Un’economia in difficoltà da una parte indebolisce una forte dall’altra. Divergenze e disparità aumentano e abbiamo solo due scelte. O andiamo da soli, lasciando Paesi e regioni indietro, o prendiamo la strada insieme. Per me la scelta è semplice, voglio che prendiamo una strada forte insieme”.