Draghi al Parlamento, pronti 2.400 soldati italiani.

Deciso il rafforzamento sotto il comando NATO del fronte orientale. Attualmente sono operativi nostri reparti in Lettonia e Romania. Le principali dichiarazioni del Premier.

Draghi al Parlamento, pronti 2.400 soldati italiani.

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è stata preceduta da intensi attacchi cibernetici ed è avvenuta contemporaneamente da nord, est, sudest e sud.

Sono stati isolati i porti della costa sud e forze anfibie sono sbarcate a Odessa, principale città portuale del Paese. Proseguono lanci di missili su città anche occidentali e una pioggia di missili è caduta sulla capitale Kiev. Il ministero dell’Interno ucraino registra vittime civili.

La situazione ci riporta ai giorni più bui dell’Europa ed è possibile immaginare un ingente flusso di profughi verso i Paesi UE limitrofi. Secondo fonti del governo ucraino ieri 137 soldati sono stati uccisi.

Sempre ieri sera è stata disposta la mobilitazione generale di tutti gli uomini da 18 a 60 anni, cui è stato vietati di lasciare il Paese.

Rischiamo un perdurare delle operazione fino alla capitolazione dell’Ucraina.

L’Ambasciata italiana a Kiev è aperta e pienamente operativa e resta in massima allerta. Il personale è stato spostato in luogo più sicuro.

Sono presenti circa 2000 italiani, cui è stato raccomandato di seguire le indicazioni delle autorità locali. Stiamo pianificando con le principali capitali europee un’evacuazione in condizioni di sicurezza dei nostri cittadini.

L’Italia condanna fermamente l’invasione. L’attacco è una gravissima violazione di uno stato libero e democratico, dei trattati internazionali e dei valori europei.

L’agenda del presidente russo è vasta, complessa e premeditata e ho la sensazione di un profondo cambiamento delle relazioni internazionali che ci accompagnano da 70 anni.

Abbiamo richiamato la Russia a cessare l’attacco e far rientrare le sue truppe e richiamato l’ambasciatore russo alla Farnesina.

Ci siamo riuniti con i leader del G7 e il Consiglio UE straordinario a cui ha preso parte anche il presidente Zelensky.

E’ stato uh momento drammatico, Zelensky è nascosto in qualche luogo di Kiev, ci ha detto che non ha più tempo e l’Ucraina non ha più tempo e lui e la sua famiglia sono l’obiettivo dell’invasione.  Abbiamo fissato un appuntamento questa mattina alle 9.30 ma non è stato possibile realizzare la telefonata.

La nostra condanna si estende alla Bielorussa che è responsabile a pieno titolo.

Stiamo adottando un pacchetto di 110 milioni di euro di aiuti all’Ucraina, per scopi umanitari e di stabilizzazione finanziaria.

Il primo risultato raggiunto dall’invasione, infatti, è stato quello di distruggere il sistema finanziario ucraino 

Le violenze praticate dalla Russia rendono, nei fatti, il dialogo impossibile. Dobbiamo esercitare la massima pressione per far desistere la Russia.

Oggi pomeriggio un summit NATO deciderà di coordinare rafforzamento del fianco orientale.

La NATO ha approvato 5 piani di risposta graduale: innanzitutto il consolidamento della deterrenza a est, seguono difesa e ristabilimento della sicurezza.

Per quanto riguarda il dispiegamento di forze sul fronte orientale sotto il comando NATO, le forze italiane che prevediamo siano impiegare immediatamente sono 240 uomini schierati in Lettonia e le forze navale e aereonautiche presenti in Romania.

Siamo pronti a contribuire con 1.440 uomini e ulteriori 2.000 disponibili.

Italia e Nato vogliono trasmettere un messaggio di difesa della propria architettura.

Per le sanzioni, l’Italia è perfettamente in linea con principali partner UE e del G7. Le prime formalmente approvate sono in relazione alla decisione Russa di riconoscere gli stati separatisti, altre seguiranno.