Fisco e plusvalenze nel lease back indiretto, risponde l'AdE
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la risposta ad un interpello relativa al riconoscimento, anche per fini fiscali, della plusvalenza derivante dalla cessione di beni mediante operazioni di “lease back indiretto”.
La società che sottopone il quesito all’Agenzia svolge operazioni di “lease back indiretto”, acquistando macchinari dai produttori e rivendendoli alla società controllante al fine di ottenerne la disponibilità in leasing e finanziarne l’acquisto, ottenendo così un margine sulla vendita che si configurerebbe come plusvalenza. Contestualmente, la controllante acquista i macchinari e li vende a società di leasing terze sulla base del contratto di locazione finanziaria stipulato dall’istante, e realizza un margine con la vendita dei macchinari.
L’Agenzia delle Entrate, nella fattispecie descritta, ha considerato che l’istante è sia l’utilizzatore che il fornitore del bene, seppur indirettamente, con la controllante che riveste il ruolo di mero intermediario. Pertanto, ritiene che il comportamento sia rilevante ai fini della determinazione delle imposte.
Risposta Agenzia delle Entrate n. 198/2023