Imprese, dall’UE lo strumento per aiutare a ricapitalizzarle
Nel progetto di bilancio e meccanismo per la ripresa la Commissione destina 31 miliardi di euro per l’industria. L’effetto leva può mobilitare fino a 300 miliardi
Aiutare le imprese che non possono essere sostenute dai governi. Nella proposta senza precedenti – e ancora senza approvazioni definitive – della Commissione sono previsti 31 mld di euro per venire incontro a chi non può intervenire con denaro pubblico per fornire liquidità alle imprese.
Per ora, stando a quanto messo sul tavolo, ci sono 5 miliardi di euro messi a bilancio e altri 26 miliardi provenienti dal fondo per la ripresa. Mobiliterà risorse private per sostenere “con urgenza” aziende europee economicamente valide nei settori, nelle regioni e nei paesi maggiormente colpiti economicamente dalla pandemia di COVID-19. L’effetto leva conta di raccogliere 300 miliardi di euro, ripartiti secondo necessità
Si tratta di uno strumento temporaneo per la ricapitalizzazione delle imprese altrimenti incapaci di assorbire gli shock da Coronavirus.
Lo speciale strumento sarà attivo fino alla fine del 2024, e vedrà il coinvolgimento della Banca europea per gli investimenti (BEI) e del Fondo per gli investimenti strategici (FEI). L’intenzione dichiarata della Commissione è avere questo strumento attivo “quanto prima” quest’anno, per avere una piena capacità già dal 2021 e finanziare il 60% delle operazioni di investimento per la fine del 2022.
Ancora una volta la Commissione viene dunque in soccorso di Paesi come l’Italia, che per ragioni di finanza pubblica hanno meno capacità di intervento. Le condizioni per usufruire dello strumento sono le stesse attorno a cui ruota il meccanismo per la ripresa: utilizzo per attività sostenibili e digitali.