L'ABI audita sul Disegno di Legge di Bilancio 2023

Audizione del Direttore Generale dell’ABI Giovanni Sabatini presso le Commissioni riunite bilancio di Camera e Senato.

L'ABI audita sul Disegno di Legge di Bilancio 2023

Riportiamo fonte Associazione Bancaria l'audizione del Direttore Generale sul Ddl bilancio 2023.

" Illustri Presidenti, Onorevoli Deputati e Senatori,

consentitemi innanzitutto di ringraziarvi, a nome dell’Associazione Bancaria Italiana e del Presidente Antonio Patuelli, per l’invito a partecipare alla presente Audizione ed esprimere il punto di vista del mondo bancario sul Disegno di legge di bilancio per il 2024, che dà attuazione alla programmazione economico-finanziaria esposta nella Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (DEF) 2023.  L’Associazione rappresenta l’importanza di mantenere l’equilibrio nei saldi di finanza pubblica in un contesto connotato da una politica monetaria restrittiva, da una elevata incertezza e da una forte volatilità dei mercati finanziari. La dinamica del debito pubblico richiede ormai nuovi paradigmi di contenimento. Come rappresentato dal Presidente Antonio Patuelli in più occasioni, occorre porre un tetto al debito pubblico italiano, che non può crescere in cifra assoluta all’infinito e che sottrae risorse alle iniziative sociali pubbliche e penalizza la competitività internazionale delle imprese. Una valutazione complessiva sulle misure introdotte in materia di investimenti – e sul loro effettivo impulso alla crescita - potrà essere fornito solo dopo il completamento dell’attuazione della Legge Delega per la riforma fiscale. L’auspicio è che gli incentivi che verranno introdotti in attuazione della Delega fiscale siano connotati dalla semplicità di applicazione, coerentemente con i principi di semplificazione e razionalizzazione che hanno ispirato la stessa Legge Delega per la riforma fiscale. L’abrogazione dell’Aiuto alla Crescita Economica (ACE) che risulta prevista dallo schema di articolato di attuazione in materia di IRPEF e IRES, fa venire meno un incentivo che si è dimostrato assai efficace nel favorire la patrimonializzazione delle imprese. L’incentivo ha prodotto risultati significativi in termini di incremento della patrimonializzazione delle imprese, con effetti positivi sull’economia nel suo complesso, tanto in termini diretti (agevolazione sul proprio reddito imponibile) quanto indiretti (maggior accesso al credito per le imprese). Chiediamo che nella prossima legge di bilancio possa essere reintrodotta tale misura. Per stimolare la crescita, occorrono misure che incentivino la canalizzazione del risparmio verso investimenti a medio-lungotermine. Occorrono interventi per attrarre strutturalmente nell’economia la liquidità accumulata in questi anni grazie ai risparmi degli italiani e, al contempo, per incentivare l’afflusso di capitali esteri. La proposta che l’Associazione da tempo avanza è quella di prevedere una tassazione inferiore per il risparmio investito nel medio/lungo periodo rispetto ad operazioni speculative di breve o brevissimo termine. In tale contesto, la “Delega al Governo per la riforma fiscale” (Legge 9 agosto 2023, n. 111) ha l’ambizione di riscrivere l’intera disciplina tributaria in un contesto di ampia stratificazione normativa, non sempre coordinata. La profondità e l’ampiezza delle modifiche previste comporterà tempi di attuazione che, come indicato dallo stesso Governo in sede di presentazione alle Parti sociali, copriranno la residua durata della legislatura. Proprio questa tempistica, collocata in un complesso scenario economico, consiglia di assegnare delle priorità nei vari ambiti della riforma"...

 

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